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MessaggioInviato: 22/04/2018, 15:48 
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Iscritto il: 20/09/2012, 9:47
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I luoghi di cui vorrei parlare sono oggi una pregiata destinazione turistica, la Namibia. Ma agli inizio del '900 vi si svolsero sanguinose campagne coloniali. Allora il territorio costituiva una colonia tedesca con il nome di Africa del Sud Ovest Tedesca: nel 1903 le tribu' Herero si ribellarono ad un regime coloniale assai oppressivo; uno dei capi della rivolta fu Samuel Maharero il cui motto era ''moriremo combattendo''. In seguito all'uccisione di numerosi coloni, la Germania guglielmina invio' consistenti truppe per reprimere la rivolta. Nel 1904 gli herero subirono una disastrosa sconfitta a Waterberg ma la guerriglia continuo' a lungo, nonostante le misure draconiane prese dal generale Lothar Von Trotha: uccisione in massa dei maschi delle tribu' in rivolta e deportazione di donne e bambini nelle zone desertiche. Quando l'ordine del generale fu reso noto in Germania, il governo ingiunse di ritirarlo ma solo a fine 1904 fu sospeso. Solo nel 1908 torno' a ''regnare l'ordine'' nella colonia. I militari tedeschi impegnati nella campagna raggiunsero la cifra di 19 mila; decine di migliaia di africani furono uccisi o morirono di sete nei trasferimenti forzati.
Con un cosi' rilevante spiegamento di forze, la posta militare lavoro' intensamente e sopravvive diverso materiale: parecchi oggetti di feldpost infatti compaiono in un'asta della berlinese Schlegel che si terra' il mese prossimo. Ed e' appunto sfogliando questo catalogo che ho tratto lo spunto per questo intervento. Dal catalogo dell'asta ho recuperato qualche foto che allego qui sotto (i documemnti vanno dal 1904 al 1907)
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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 22/04/2018, 16:01 
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Grazie Riccardo, argomento molto interessante. Il colonialismo tedesco in Africa è un po' dimenticato.


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MessaggioInviato: 22/04/2018, 18:14 
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Iscritto il: 30/10/2012, 14:25
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Vorrei ricordare che anche nell'Africa Orientale Tedesca (Deutsch Ost Afrika), l'attuale Tanzania fu teatro di rivolte e massacri per la crudeltà dei tedeschi . Come ammise il governatore Von Liebert: In Africa è impossibile ottenere qualcosa senza crudeltà.La schiavitù non fu mai abolita ufficialmente.Guerre ve ne furono 3 . La prima detta "rivolta araba" fu a Zanzibar e la costa di Dar el Salan che non accettarono la dominazione e fu domata dopo l'arrivo di un gran numero di truppe, la seconda di Machemba della tribù degli Yao durò dal 1890 al 1899 e in questi 9 anni condusse una guerriglia sistematica contro i tedeschi fichè fu annientato, un'altra rivolta fu opposta da Mkwawa capo degli Hehe che durò 4 anni e preferì uccidersi che arrendersi.I tedeschi gli tagliarono la testa e la mandarono a Berlino come trofeo. L'ultima grande rivolta fu nel 1905 quando i tedeschi imposero il lavoro obbligatorio nei campi di cotone, fu chiamata la rivolta dei "Maji Maji". La rivolta fu domata al costo di 75000 caduti africani, fra repressione, carestia. Allo scoppio della prima guerra mondiale,Paul von Lettow-Vorbek condusse una brillante guerriglia contro le forze inglesi e si arrese dopo l'armistizio ma questi 4 anni provocarono fra gli africani più di 100000 morti. Un proverbio swahili dice: Quando gli elefanti si scontrano, è la vegetazione che soffre.
Roby


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MessaggioInviato: 22/04/2018, 20:05 
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molto interessante l'argomento. grazie. bella anche la sequenza di corrispondenze, penso di una certa rarità. :shock: :ugeek: :roll:


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MessaggioInviato: 23/04/2018, 9:01 
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Per la verita' i prezzi di questo materiale non superano poche decine di euro il che fa supporre che non sia di difficile reperimento.
Quelle che mi hanno colpito sono le diverse modalita' utilizzate dalla posta militare in questa campagna (che saranno poi presenti in altri episodi bellici moderni): appositi moduli (feldpostkarte), semplice indicazione manoscritta da parte del mittente, predisposizione di timbri di posta militare.
Per quanto riguarda le osservazioni di Roby, in effetti le conquiste coloniali in Africa hanno spesso dato luogo a scontri assai sanguinosi non solo nelle aree germaniche (anche se la Germania ebbe fama giustificata di ''durezza coloniale'') ma anche in quelle italiane, francesi, inglesi, belghe ecc. E la relativa memoria non e' spesso adeguatamente conservata: come si vede la storia postale puo' dare in questo un suo contributo. Comunque, stando a Wikipedia, la Germania ha chiesto pubblicamente scusa per le guerre contro gli Herero nel 2004 e nel 2015 ha riconosciuto che ebbero carattere di genocidio.

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 23/04/2018, 18:31 
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sono convinto che aldilà del valore commerciale, talvolta determinato dalla domanda e basta, questo materiale sia raro. Non credo ci fossero tanti tedeschi nelle forze armate a disposizione dell'impero germanico in Africa nella 1gm, senza contare le difficoltà di comunicazione, presumo , con la madre patria.
sarebbe quindi un buon inizio di collezione per chi volesse.... ;)


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