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 Oggetto del messaggio: K u K China Munitions Kolonne ????
MessaggioInviato: 17/07/2018, 15:57 
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In un'asta della ditta spagnola Sole y Llach ho visto questa cartolina in franchigia ungherese datata 1915. Confesso la mia totale ignoranza in proposito. Il mittente (evidentemente croato, quindi appartenente alle forze armate del Regno d'Ungheria nell'ambito dell'Impero asburgico) indica - come conferma il timbro di censura - l'imperial regia China Munitions Kolonne, dotata di apposito annullo di Feldpost. Mi sembra improbabile che c'entri qualcosa la Cina (anche se fino al 1917 l'Austria-Ungheria ebbe una mini-concessione a Tien-tsin) ma non riesco a immaginare un significato diverso….
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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 17/07/2018, 19:48 
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Si la tua missiva proviene dal distaccamento K.u.K. China Munitions Kolonne ubicato in Cina, come hai ipotizzato alla fine del tuo topic,ed era stata inviata dal militare a Krizevci con la Feldpotamt n.78.
Aggiungo questa missiva del 1916, sempre reperita dal Web inviata dal Distaccamento militare austriaco annullato dal timbro "K.u.K. .Feldpostamt 88 a doppio cerchio con lineare in inchiostro blu" K.u.K. China-Gebirgskanonenbatterie Nr. 3 / GAR 2 ".Riccardo.


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Ultima modifica di ricky1964 il 17/07/2018, 20:09, modificato 1 volta in totale.
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MessaggioInviato: 17/07/2018, 20:08 
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China e' un tipo di munizioni "Shrapnel", non e' la località


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MessaggioInviato: 17/07/2018, 20:15 
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Thenewguy ha scritto:
China e' un tipo di munizioni "Shrapnel", non e' la località

Ciao Seref, la descrizione di tale missiva è questa: China 1915 Letter card addressed to Krizevci
from the Austrian Military Detachment cancelled by "K. un K. Feldpostamt 78 double-ring with military cachet "K.U.K. China Munitions Kolonne 2/3 Zensuriert" in violet with arrival on reverse. Superb and rare item from the small Austrian military post. (pt)
.Saluti Riccardo.


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MessaggioInviato: 17/07/2018, 20:20 
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L'ho visto anch'io. Ma ho anche visto che la cartolina ha raggiunto il destinatario in sei giorni. Il che non era possibile nel 1915 per una cartolina inviata da Cina.

Ciao

**Anzi, quattro giorni :?: :?:


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MessaggioInviato: 17/07/2018, 20:30 
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Thenewguy ha scritto:
L'ho visto anch'io. Ma ho anche visto che la cartolina ha raggiunto il destinatario in sei giorni. Il che non era possibile nel 1915 per una cartolina inviata da Cina.

Ciao

**Anzi, quattro giorni :?: :?:

Si tratta probabilmente di un errore del datario del timbro.Riccardo.


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MessaggioInviato: 17/07/2018, 20:45 
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80b0fcdaeda4e3708e12da839e7b065a.jpg
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La didascalia: Bei der Öster. Chinabatterie in Südtirol 1915 China Battery South Tyrol

Due proiettili sulla tavola devono essere i famosi China

Sembra fossero chiamati cosi perché Skoda li aveva prodotti per vendere al governo cinese, ma dovettero "dirottarli" a causa della guerra


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MessaggioInviato: 17/07/2018, 20:52 
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Aggiungo questa missiva da delcampe: DEUTSCHE CHINA-OFFICE-1915-FELDPOST Korrespondenz KARTE 307-K.u.K.CHINA FELDKANONEN DIVISION I, n.2- BATTERIES- FÜR KROATIEN, RRR. in Italiano UFFICIO TEDESCO-CINA-1915-FELDPOSTKORRESPONDENZKARTE 307-K.u.K.CHINA FELDKANONEN DIVISION I,BATTERIE N.2- PER CROAZIA,RRR.Riccardo.


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MessaggioInviato: 17/07/2018, 23:13 
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Mi sembra ovvio che la spiegazione corretta è quella che ci ha fornito Seref, che mette insieme tutti i tasselli: la fotografiascattata in Sud Tirolo, i tempi di consegna, la descrizione dei vari reparti che usavano questo tipo di munizioni.

Non vedo perché si debba invece considerare più affidabile la descrizione di un venditore che ha ovviamente equivocato la dicitura "Schmalsp China Feldkanone Division" ovvero divisione artiglieria da campo "china" di piccolo calibro, pensando che invece si trattasse di una divisione dislocata in Cina, peraltro tedesca anzichè austroungarica.

Vittorio

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Fortunato possessore di una bellissima collezione di Somalia Italiana: Francobolli, Storia postale, Annullamenti, Posta Militare, Navi


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MessaggioInviato: 18/07/2018, 8:03 
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Sono pienamente d'accordo con Seref e Vittorio: China è il tipo di munizioni non la località. Da una piccola ricerca,in quel periodo la feldpost 88 di trovava a Olmutz in Moravia e la 307 a Saraievo
Roby


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MessaggioInviato: 18/07/2018, 15:11 
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Benissimo, grazie mille, dubbio dissipato. Mi sembrava improponibile una provenienza dalla Cina… Ma sul mio vocabolario tedesco non si forniva nessuna alternativa linguistica e le mie conoscenze di balistica sono inferiori allo zero.
Resta il fatto che sul mercato girano fra aste e siti un po' di cartoline in franchigia con un vistoso errore di attribuzione. Anche quella che avevo inizialmente illustrato io era erroneamente collegata dal venditore con la Cina suscitando i miei sospetti

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 18/07/2018, 19:03 
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Bravo Seref avevi ragione tu riguardo i proiettili di tipo CHINA, sono stato depistato dalle indicazioni dei vari venditori su web, ed anche dal fatto che effettivamente esisteva una possessione a TIENSIN.Quindi il proiettile tipo CHINA, dovrebbe essere quello che è presente al centro della tavola, (accanto al bottiglione di vino) nella foto che hai postato, di cui vado ad elencare alcune note tratte da Wikipedia.
L'Impero Austriaco era consapevole dell'importanza della sua frontiera meridionale, che era dominata dalle Alpi, inoltre anche le frontiere meridionali (in particolare la Bosnia) erano prevalentemente montuose come la buona parte dei Balcani; quindi era necessario produrre artiglierie che fossero in grado di operare in ambiente montuoso, quasi privo di strade, ma fornito prevalentemente di mulattiere. Il pezzo da montagna allora in servizio, il 7 cm Gebirgsgeschütz M. 99, era di progettazione obsoleta, ad affusto rigido. Date queste premesse il pezzo doveva essere scomponibile in carichi di peso non eccessivo per un mulo e, dal punto di vista balistico, doveva avere un angolo di tiro quanto più elevato possibile, pur non arrivando ad essere un mortaio. Il primo pezzo prodotto fu il 10 cm Vz. 10, ma, successivamente, per aumentare la maneggevolezza, il calibro fu diminuito a 75 mm, producendo il materiale da montagna 7,5 cm Vz. 13 , che ebbe un limitato successo di esportazione. Del Vz. 13 furono utilizzati dall'Imperial-Regio Esercito solo 52 pezzi, sequestrati all'inizio della prima guerra mondiale, con la denominazione M.14 tipo Cina. Intanto era stato progettato un pezzo simile, ma scomponibile più facilmente, denominato 7,5 cm Vz. 15.
L'impiego nel Regio Esercito
Il Regio Esercito fin dal 1915 utilizzò sul fronte albanese un numero imprecisato di pezzi Skoda vz 13 75 mm, destinati originariamente al governo cinese, trasportati dal piroscafo Bayern, internato a Napoli nel 1914 (cioè nel periodo di neutralità dell'Italia) e successivamente sequestrato all'atto dell'ingresso in guerra. Una volta constata l'efficienza del pezzo vz 15, ed avendone catturati alcuni esemplari, lo Stato Maggiore ne decise la riproduzione dando una commessa all'Ansaldo nel 1918, commessa che fu interrotta a causa della conclusione della guerra.
Al termine della prima guerra mondiale furono recuperati 392 pezzi come preda bellica mentre altri 268 pezzi completi e 55 bocche da fuoco furono ceduti dall'Austria in conto riparazioni dei danni di guerra, questi pezzi furono distribuiti alle batterie da montagna a partire dal 1920. Rispetto al pezzo da 65/17, che era l'arma standard per l'artiglieria da montagna italiana nel corso della Grande Guerra, questo pezzo presentava sensibili vantaggi balistici (maggiore angolo di elevazione e possibilità di utilizzare cariche di lancio multiple), ma aveva un peso superiore, che richiedeva il someggio su 7 carichi, invece dei 5 del 65/17.Riccardo.


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