Nella cartolina è stato cancellato l'indirizzo del mittente e aggiunto con penna rossa un nuovo indirizzo.
Nel fronte della cartolina sul destinatario è stato apposto un timbro con la seguente dicitura Modulo NON AMMESSO Al MITTENTE, e una freccia indica il nuovo mittente.
Un guller Tortona Arrivi e partenze Alessandria è posto in alto a destra della cartolina.
In origine il mitente scive dalla Scuola Militare II Comp. Posta da Campo 733.
Nel testo al retro il mittente dice di aver ricevuto da un certo Franco l'indirizzo e il modulo.
A questo punto per me diventa difficile capire, il significato di queste modifiche e la mancata consegna.
La cartolina è spedita ad un internato in un lagher che non riesco a leggere bene.
Forse la soluzione per qualcuno sarà elementare, io purtroppo non riesco.
Se qualcuno ha delle ipotesi sono felice di ascoltare.
Eugenio

Mi sembra Stalag 3A a Luckenwalde, Brandeburgo.

I tedeschi erano molto particolari sui tipi di moduli da accettare (o meno) per corrispondenza di prigionieri di guerra. Non credo la cartolina abbia mai lasciato l'Italia. Un funzionario del servizio postale, magari posta militare, ha respinto la cartolina.

Il numero è Stalag 304
Eugenio

Allora era a Ehrenhain, Sassonia

si, ci sono state più fasi, con minore o più elasticità nell'applicazione della normativa, ma , siccome i nostri soldati caduti in mano tedesca non vennero riconosciuti dalla Germania come prigionieri di guerra (e quindi con la possibilità di sottostare alla Convenzione di Ginevra), divennero una "categoria" a se stante e furono Internati Militari (IMI appunto). Per loro valevano solo i moduli predisposti dai tedeschi, l'altra corrispondenza non veniva accettata. Naturalmente come in tutta la storia postale esistono diversi casi di infrazione della normativa, ma in generale la norma era quella. Per la casistica rimando al thread appositamente fatto qualche mese fa nel subforum dei prigionieri e intitolato appunto I.M.I.

per quanto riguarda il campo a cui era indirizzato, se leggo bene, il 304 segue l'indicazione del gefangennummer cioè del numero di prigioniero. Leggo stamlager IIIC, che secondo Giannoccolo, testo a cui mi rifaccio, era a Drewitz.

Grazie un bel pò di notizie me le avete date.
Eugenio