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MessaggioInviato: 01/10/2019, 13:59 
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Le Isole del Canale della Manica (Guernsey-Jersey-Sark-Alderney) , possedimento inglese, furono occupate dalle truppe germaniche il 30/6/1940.
L'occupazione si protrasse fino alla fine del conflitto, furono infatti liberate il 9 Maggio 1945.
La 319a Divisione di Fanteria era la principale forza militare di occupazione , la quale insieme a vari reparti di Marina ed Aviazione
vantava complessivamente circa 20.000 uomini.
Dopo l'8 Settembre 1943 e la susseguente nascita della RSI circa 500 militari aderenti alla stessa furono trasferiti e incorporati
nella 319a Divisione.
Recentemente sono venuto in possesso di questa interessante e rara missiva.


Lettera spedita a Villafranca (PD) da un militare aderente alla RSI e facente parte della 469a Batteria Costiera di stanza a Jersey fino alla fine del conflitto.
Il mittente indica ancora feldpost 19918 , in realtà tale feldpost risulta cancellata alla fine del 1943 quando l’unità fu accorpata nella HKAR 3./1265  di cui entrò a far parte la 469a Batteria Costiera e alla quale fu assegnatala feldpost 27019 D.
Annullo feldpost datario 20.2.44 con g di Jersey. Bolli di censura dell’ufficio di Monaco di Baviera (lettera d).


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MessaggioInviato: 02/10/2019, 17:20 
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Complimenti Marco per i documenti straordinari che condividi con tutti noi.

Roby


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MessaggioInviato: 02/10/2019, 17:32 
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Roby2000 ha scritto:
Complimenti Marco per i documenti straordinari che condividi con tutti noi.

Roby


Grazie ! Li centellino perchè penso di partecipare alla prossima esposizione virtuale AICPM con collezione inedita e non voglio
rovinare la sorpresa. A Novembre penso di fare una scappata a Verona e spero di incontrare e conoscere di persona qualcuno di voi.


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MessaggioInviato: 04/10/2019, 18:53 
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Non credo si possa parlare di truppe RSI, quanto invece di italiani collaborazionisti, certamente, che servivano in reparti tedeschi, che ne pensate?
A mio parere dovrebbe far testo l'ordinamento delle truppe della RSI, cioè la nazionalità del reparto di appartenenza, non del singolo arruolato.

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MessaggioInviato: 05/10/2019, 17:39 
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Ricercatore ha scritto:
Non credo si possa parlare di truppe RSI, quanto invece di italiani collaborazionisti, certamente, che servivano in reparti tedeschi, che ne pensate?
A mio parere dovrebbe far testo l'ordinamento delle truppe della RSI, cioè la nazionalità del reparto di appartenenza, non del singolo arruolato.


In effetti fino ad inizio 1944 non ci fu nessun ordinamento , ho scritto così perchè per essere inquadrati e arruolati nell'esercito tedesco
bisognava aver aderito alla RSI.


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MessaggioInviato: 06/10/2019, 11:54 
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Ricercatore ha scritto:
Non credo si possa parlare di truppe RSI, quanto invece di italiani collaborazionisti, certamente, che servivano in reparti tedeschi, che ne pensate?
A mio parere dovrebbe far testo l'ordinamento delle truppe della RSI, cioè la nazionalità del reparto di appartenenza, non del singolo arruolato.


concordo con Ricercatore, se come dice Marco furono inquadrati (in quanto aderenti a RSI, quindi collaborazionisti) nella 319 Divisione tedesca,"singolarmente", non come battaglione italiano al suo interno, ma sottoposti al comando di ufficiali tedeschi.
Rimando al libro di Giannoccolo pag. 28 per avere un quadro sintetico ma completo delle situazioni in cui un militare italiano poteva trovarsi a contatto con le Forze armate germaniche (IMI internato non collaborazionista, IMI della truppa come lavoratore coatto,o lavoratore volontario collaborazionista, IMI in aiuto logistico a formazioni militari tedesche, soldato combattente). Nell'Isola di Rodi a seconda della posizione attiva o meno che si voleva avere nei confronti dei Tedeschi, si era sottoposti a due tipi diversi di giuramento dal distretto militare italiano della località (vedasi esempi tratti sempre da libro di Giannoccolo).
D'altronde a supporto di quanto dichiarato da Marco ho trovato una indicazione di reintegro nell'Esercito Nazionale Repubblicano che sposta la data dell'ordinamento /inquadramento al gennaio-febbraio 1945: si veda il catalogo Buzzetti Vironda a pag. 309, qui riportato.

In conclusione come si vede valide entrambe le interpretazioni (a seconda del periodo).
Grazie ancora a Marco che ci fa vedere documenti veramente rari (nelle isole del Canale c'erano 17 sottufficiali e 399 soldati!).


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MessaggioInviato: 06/10/2019, 12:14 
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p.m.pistoia ha scritto:
Ricercatore ha scritto:
Non credo si possa parlare di truppe RSI, quanto invece di italiani collaborazionisti, certamente, che servivano in reparti tedeschi, che ne pensate?
A mio parere dovrebbe far testo l'ordinamento delle truppe della RSI, cioè la nazionalità del reparto di appartenenza, non del singolo arruolato.


concordo con Ricercatore, se come dice Marco furono inquadrati (in quanto aderenti a RSI, quindi collaborazionisti) nella 319 Divisione tedesca,"singolarmente", non come battaglione italiano al suo interno, ma sottoposti al comando di ufficiali tedeschi.
Rimando al libro di Giannoccolo pag. 28 per avere un quadro sintetico ma completo delle situazioni in cui un militare italiano poteva trovarsi a contatto con le Forze armate germaniche (IMI internato non collaborazionista, IMI della truppa come lavoratore coatto,o lavoratore volontario collaborazionista, IMI in aiuto logistico a formazioni militari tedesche, soldato combattente). Nell'Isola di Rodi a seconda della posizione attiva o meno che si voleva avere nei confronti dei Tedeschi, si era sottoposti a due tipi diversi di giuramento dal distretto militare italiano della località (vedasi esempi tratti sempre da libro di Giannoccolo).
D'altronde a supporto di quanto dichiarato da Marco ho trovato una indicazione di reintegro nell'Esercito Nazionale Repubblicano che sposta la data dell'ordinamento /inquadramento al gennaio-febbraio 1945: si veda il catalogo Buzzetti Vironda a pag. 309, qui riportato.

In conclusione come si vede valide entrambe le interpretazioni (a seconda del periodo).
Grazie ancora a Marco che ci fa vedere documenti veramente rari (nelle isole del Canale c'erano 17 sottufficiali e 399 soldati!).


Grazie a te per le preziose informazioni ! Avrei piacere di poter acquisire questa documentazione :il libro del Giannoccolo da te citato è reperibile da qualche parte idem per il catalogo Buzzetti- Vironda ? Oppure è possibile averne copia ?


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MessaggioInviato: 06/10/2019, 16:28 
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Circa 1 anno fa(2/10/2018) ci lasciava Gianni Giannoccolo, 96ienne ex partigiano, cultore della materia dei prigionieri di guerra e della occupazione tedesca in Italia. Con le sue collezioni ha alimentato mostre e pubblicazioni. Tra le tante anche il libro citato, ormai introvabile, come il catalogo dell'altro rimpianto maestro Luciano Buzzetti.
Entrambe soci dell'AICPM.
Credo tu debba cercare in internet o altrimenti presso la ns. associazione con una inserzione sulla rivista o qui nel forum.


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MessaggioInviato: 14/10/2019, 14:13 
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Altra lettera spedita dalle Isole del Canale , stavolta dalla Feldpost 34443C -319a Divisione. 3a Batteria Costiera (Ziethen). Mittente : Alpino Gino Poggiana. Bollo Feldpost lettera G (Jersey) in data 27-11-43. Bolli e fascetta di censura dell'ufficio di Monaco di Baviera. Al verso bollo di arrivo circolare Bassano del Grappa ?-12-1943. Al recto è presente anche un bollo datario lineare 21 MAR.1944 di cui non riesco a comprendere il significato...forse bollo di censura RSI come quelli circolari in basso a dx di cui però non ho trovato riscontro nell'articolo di Sirotti pubblicato sul n°115 della rivista AICPM.Il 19 cerchiato dovrebbe corrispondere all'ufficio censura di Cuneo.(?)

P.S. : alla batteria Ziethen erano in dotazione 4 cannoni Skoda da 100mm (https://it.wikipedia.org/wiki/%C5%A0kod ... _1914/1919) arma in dotazione anche all'esercito italiano.
Ecco giustificato l'impiego di personale militare italiano che probabilmente conosceva e sapeva maneggiare quest'arma.


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MessaggioInviato: 16/10/2019, 14:27 
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p.m.pistoia ha scritto:
Circa 1 anno fa(2/10/2018) ci lasciava Gianni Giannoccolo, 96ienne ex partigiano, cultore della materia dei prigionieri di guerra e della occupazione tedesca in Italia. Con le sue collezioni ha alimentato mostre e pubblicazioni. Tra le tante anche il libro citato, ormai introvabile, come il catalogo dell'altro rimpianto maestro Luciano Buzzetti.
Entrambe soci dell'AICPM.
Credo tu debba cercare in internet o altrimenti presso la ns. associazione con una inserzione sulla rivista o qui nel forum.


Ti posso confermare che il libro del Giannoccolo è disponibile da Vaccari .


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