Il SERVIZIO DELLA POSTA DA CAMPO prevedeva che le raccomandate, gli espressi e le assicurate fossero disponibili solo ed esclusivamente per comunicazioni di servizio. Le raccomandate sono abbastanza rintracciabili sul mercato (salvo avviamente quelle in partenza dagli Uffici particolarmente rari), mentre in tanti anni di collezionismo (forse sarò stato particolarmente sfortunato) ho visto solo una ASSICURATA DI SERVIZIO, scansione della quale allego.Il mitttente è l'ISPETTORATO III ZONA POSTA DA CAMPO - FIRENZE (con sede a Firenze) lineare bluastro dello stesso colore gli altri lineari, destinatario l'UFFICIO POSTA DA CAMPO N. 777 (dislocato a Massa Marittima). Al verso: il tondo dell'Ispettorato III Zona/Posta da Campo sempre in colore bluastro ed infine il bollo di transito: Posta da Campo/Concentramento N. 5600 (14.4.44) che operava a Firenze.

Ciao Roberto,
effettivamente le assicurate con annulli di PdC non sono affatto comuni.
Ho visto molte assicurate di enti militari che spedivano tramite posta civile, ma con annulli di PdC ho in collezione solo questa che ti mostro:

_________________
I miei siti:

- STORIA POSTALE DELLA R.S.I.
- STORIA POSTALE DEI LAGER NAZISTI
- LE PAGELLE DELL'ERA FASCISTA

ciao,

ecco il mio piccolo contributo.

Grazie ad entrambi per il contributo.
Certo fa .. sorridere l'indirizzo della ditta di Mortara "Soc. Anonima per la fabbricazione dei fez", ma, a parte questa parentesi, visto l'impronta del bollo TS è importante sapere se la tassa è stata riscossa ed a quanto ammontava? e come hanno fatto a calcolarla (in arrivo) visto che manca qualsiasi riferimento al peso del plico?

Ciao Roberto,

no, al verso non c'è nessun segno di tassa: vi è solo il timbro tondo amministrativo del CCGU della RSI e i timbri postali di Pavia e di Mortara.

Con questa spiegazione le cose quadrano.
Le circolari 6480/3 (27.4.44) e 6918/3 (7.5.44) recitano al punto 3 (SPEDIZIONI D'UFFICIO FATTE DA COMANDI MILITARI):
possono essere spedite in esenzione di tassa (mentre la spedizione di assicurate fronte/Paese; Paese/fonte; fronte/fronte non erano ammesse).

lettere assicurate: fino a gr. 1000 di peso e con valore fino a £. 200.000 oppure marchi 20.000

purchè dotate del bollo ovale del Comando militare mittente.

La tua assicurata di servizio per £.100 rientra ora perfettamente nei parametri sopra indicati (compresa l'etichetta con n.ro pari), non avrebbe dovuto esservi il tondo T.S (forse apposto in applicazione delle norme della POSTA MILITARE).

Ciao Roberto,
in realtà il timbro TS potrebbe essere stato apposto correttamente, perché di fatto potrebbe essere stata gestita dalle Poste come una spedizione tassa a carico di un ente verso un privato che non godeva di esenzione e, quindi, teoricamente sottoposta a tassazione semplice e non a tassa più sovratassa, con tassa assolta tramite addebito su conto corrente speciale postale della ditta destinataria.

Mi incuriosisce molto il valore massimo assicurabile di 200.000 Lire o 20.000 RM che citano le circolari.

Alcuni autori sostengono che il valore massimo assicurabile per la posta civile fosse di 5.000 Lire, mentre esistono documenti che testimoniano assicurazioni per almeno 10.000 Lire in periodo RSI.
In un annuario statistico del Regno d'Italia avevo letto che il valore limite di assicurazione dipendeva dalla categoria di appartenenza dell'ufficio postale, con valore massimo di 5.000 Lire per gli uffici minori e 10.000 Lire per quelli più importanti delle zone metropolitane.
Riusciresti a far chiarezza su queste indicazioni?
Ciao e grazie.

_________________
I miei siti:

- STORIA POSTALE DELLA R.S.I.
- STORIA POSTALE DEI LAGER NAZISTI
- LE PAGELLE DELL'ERA FASCISTA

Ciao Ricercatore,
credo si debba tener conto dei differenti modi operativi dell'Amministrazione Postale civile e delle esigenze e caratteristiche delle strutture Posta Militare/Posta da Campo.
Per le assicurate (posta normale) in RSI non ho mai trovato specificato i massimali che tu indichi. Nel pregevole libro di Sirotti questa indicazione, esistente nella 1ª, è stata tolta nella 2ª edizione (esiste solo un accenno in una didascalia forse erroneamente dimenticata), e nello stesso volume sono rappresentate diverse immagini di assicurate per £.10.000.
L'unica indicazione che ho nei miei appunti è che nel 1874 (milleottocentosettantaquattro) il massimale per le assicurate passa per le Direzioni Postali da £.3000 a 5000; per gli Uffici Primari da £.1500 a 3000; fissando per gli Uffici Secondari (solo nel caso lo richieda il Municipio impegnandosi a delegare un suo rappresentante ad assistere alle operazioni di partenza e d'arrivo della posta) il massimale in £.1000.
Mi sembra abbastanza improvabile che il massimale, nel corso degli ottant'anni trascorsi, non sia mai stato elevato.
Per tua conoscenza per i servizi a denaro degli Uffici Militari dall'11.8.41 il limite massimo dei vaglia interni fu elevato a £.5.000; per i versamenti in c/c ammessi in esenzione di tassa per i Comandi il massimale fu portato a lire 50.000 mentre per i militari a lire 5.000.
Per le assicurate in regime di POSTA MILITARE (1939/43) e di Posta da Campo le disposizioni cambiarono.
In "Posta Militare" le assicurate ammesse furono limitate a quelle del servizio postale (ufficiali), a quelle spedite dai Corpi Militari con valore convenzionale di cento lire (ufficiose) entrambi i casi in esenzione di tassa e quelle provenienti dall'estero, osservando in questo modo le convenzioni internazionali.
In "Posta da Campo" in un primo periodo (quest'ultimo terminato fine aprile/inizi maggio) vennero mantenute le vecchie disposizioni, successivamente, in parallelo con le disposizioni della Feldpost Tedesca, vennero introdotte le innovazioni oggetto della mia precedente risposta. Mi auguro di non essere stato ..troppo confuso.

Ciao Roberto,
l'argomento del valore massimo di assicurazione mi ha sempre incuriosito e stimolato dal tuo post ho fatto qualche ricerca e ho trovato questo riferimento per i limiti vigenti in RSI:

R.D. 23 maggio 1940 - XVIII n.° 750
pubblicato G.U. n.158 del 8/7/1940

...

LIMITI DI VALORE E DI ASSEGNO

1) ASSICURAZIONE

Ordinaria:

a) nei rapporti fra uffici e ricevitorie principali e ricevitorie di 1° e 2° classe:
- per le corrispondenze L.10.000
- per i pacchi L. 1.000

b) nei rapporti degli stabilimenti predetti con le ricevitorie di 3° classe, e fra queste ultime:
- per corrispondenze e pacchi L. 1.000

c) nei rapporti degli stabilimenti indicati nelle lettere precedenti con le collettorie postali e fra queste ultime:
- per corrispondenze e pacchi L. 200

Convenzionale:

Nei casi indicati nelle precedenti lettere a) e b):
- per le corrispondenze L.1.000
- per i pacchi L. 500

Nel caso indicato nella precedente lettera c):
- per corrispondenze e pacchi L. 200

-----------------------------------------------------------------------------------

Discorso diverso nel Regno del Sud, dove i limiti per il punto a) erano stati portati col D.L. n.191 del 10/8/1944 a L. 20.000 e L. 2.000

_________________
I miei siti:

- STORIA POSTALE DELLA R.S.I.
- STORIA POSTALE DEI LAGER NAZISTI
- LE PAGELLE DELL'ERA FASCISTA

Ciao Ricercatore,
ora abbiamo la certezza che almeno al Sud dalla fine di agosto 44 i massimali assicurabili erano di £. 10.000 e 2.000. Dobbiamo rintracciare analoga disposizione dell'amministrazione postale della RSI (scopriremo che è stata emanata negli stessi giorni e con i medesimi massimali).
Buona caccia.

Roberto,
quanto ho riportato era relativo al 1940 e quindi valeva anche in RSI sicuramente per il primo periodo tariffario, ma reputo anche per il secondo, perché il dispositivo di aumento delle tariffe successivo non ha alcuna indicazione di variazione dei limiti di assicurazione e di assegno.

Al sud, invece, venne emanato il decreto luogotenenziale che alzò i limiti come indicato (20.000 Lire e 2.000 Lire).

_________________
I miei siti:

- STORIA POSTALE DELLA R.S.I.
- STORIA POSTALE DEI LAGER NAZISTI
- LE PAGELLE DELL'ERA FASCISTA

segnalo questa

_________________
https://espressirsi.wordpress.com/