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MessaggioInviato: 22/06/2019, 12:01 
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I francobolli sovrastampati PM furono emessi per essere usati nei territori occupati dalle truppe italiane, durante il secondo conflitto mondiale. Con questi francobolli, facilmente riconoscibili, si voleva evitare qualsiasi speculazione sui cambi tra le valute. Il loro utilizzo fu tassativamente vietato sul territorio metropolitano( telegramma circolare nr. 551180 del 24/4/43, ministero delle poste e telcomunicazioni). Ma come spesso accade nessun divieto può evitare che qualcuno, eccezionalmente, lo trasgredisca.

A prova che, comunque, la regola fu generalmente rispettata, abbiamo una reale scarsità di documenti spediti in territorio Italiano affrancati con i PM.
Ovviamente dalla mia statistica restano esclusi quei documenti prodotti a fini filatelici, con le varie complicità di addetti postali e collezionisiti, quasi sempre facilemente riconoscibili comunque pochi nel periodo esaminato a differenza di quanto accaduto nei territori della RSI. Infatti i francobolli con sovrastampa PM furono distribuiti ai collezionisti già dall' aprile 1943.

28 giugno 1943. Lettera spedita da Jesi per Forlì. Al retro si evince che il mittente era un militare ( tenente) di stanza all'aereoporto 903 PM 60. La busta fu affidata a qualche commilitone di rientro in Italia e da qui spedita tramite posta civile. Ad oggi prima data a me nota di uso di Pm su territorio metropolitano.


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MessaggioInviato: 22/06/2019, 12:37 
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aeroporto 903 a Scutari, portata in Marche già affrancata , annullata a Jesi. Il pilota era nella squadriglia di osservazione aerea equipaggiata con ImamRo 37.
Interessante.


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MessaggioInviato: 22/06/2019, 12:40 
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mi accorgo ora che il thread era meglio se lo aprivi in Storia Postale Regno (fino al 8/9/43)...
ciao a presto.


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MessaggioInviato: 22/06/2019, 13:54 
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Enrico hai ragione e francamente non ho pensato a questo particolare. La mia collezione si sviluppa sull'uso dei PM in luogotenenza e non ho pensato che per questa parentesi di usi siamo in Regno. Ma se possibile preferirei tenere il tutto nella sezione luogotenenza.
Un ringraziamento particolare per la nota storica sull'aereoporto.


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MessaggioInviato: 22/06/2019, 13:57 
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aggiungo una busta gia pubblicata in altro post di Fabio Caggiula


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MessaggioInviato: 22/06/2019, 13:58 
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aggiungo una busta già inserita da Morek in altro post


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MessaggioInviato: 24/06/2019, 23:37 
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Ciao Fabrizio
Concordo sul fatto che questi documenti siano di scarsissima reperibilità.
Posto l'unico in mio possesso.
Agostino

25/08/1943 - Busta di lettera spedita da Brindisi per Carbonara (Bari) e affrancata con 50 c. serie Imperiale P.M.
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Colleziono Storia Postale d'Italia dal 1943 al 1946.
Mi diverto inoltre a collezionare "Annulli a Targhetta" e Chiudilettera Antitubercolari.

Continuo ad aggiornare, anche con gli ultimi anni, la mia collezione di Francobolli d'Italia.


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MessaggioInviato: 28/06/2019, 0:05 
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3 settembre 1943 da Cerea (Verona) per Domodossola. Affrancata con 2x 50 cent pa PM. Il mittente era un tenente del reparto comando del 17° Reggimento Fanteria Acqui (Pm 2 indicato a penna). La busta fu consegnata ad un commilitone ( si evince dal testo) che si recava in italia in licenza e da qui spedita via posta civile a destinazione. La busta risulta affrancata per 1 lira pari al porto lettera (50 cent) e il porto aerea ( 50 cent) di cui ovviamente non fruì.


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MessaggioInviato: 13/09/2020, 1:37 
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aggiungo un altro uso di sovrastampato
da montalcino (siena) il 24 / 8 / 43 a genova quarto

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il mittente è militare in forza a montalcino

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Umberto


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MessaggioInviato: 24/07/2021, 9:32 
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Intervengo qui per chiedere gentilmente maggiori informazioni circa un articolo che tratta, anche se marginalmente, l'uso dei P.M.
L'autore è l'esimio Bruno Crevato Selvaggi (abbiate pazienza, ma quando leggo più cognomi penso sempre alla contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare), noto studioso nonché nuovo Presidente di ..bho? ...qualcosa (sono lontano da queste dinamiche): il titolo dell'elaborato, da cui estraggo uno stralcio a riscontro, è "gli ultimi francobolli commemorativi 1934-42".
Alla fine dell'elaborato si parla di P.M.: noto subito alcuni dati interessanti, dei quali magari mi piacerebbe avere riscontro per cultura personale e spirito di condivisione fra appassionati, visto la presenza in questo forum di uno dei massimi collezionisti attivi del tema in chiave storico postale.

Mi domandavo se fosse corretto quanto asserisce l'articolo secondo cui:
- il valore da 15cent. avrebbe una tonalità di colorazione del tutto particolare, perchè magari stampato da una unica provvista di carta con peculiari caratteristiche, che gli possono aver dato quella tonalità;
- sarebbero note pochissime lettere affrancate con esemplari della seconda emissione e nessuna con gli alti valori;
- la divisione tra prima e seconda provvista/serie/distribuzione sarebbe quella dell'elenco valori riportati.

Si potrebbe approfondire l'interessante argomento? Ringrazio in anticipo quanti vorranno partecipare.


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MessaggioInviato: 25/07/2021, 8:55 
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Già che ci siamo ;) , io proverei ad approfondire anche l'insolito uso di questo francobollo in settembre '43, laddove c'è da chiedersi come sia arrivato in Sicilia in quei giorni e se sono noti o meno altri usi nel territorio in quel periodo.

Un datario dei bolli è errato: come più probabile interpretazione il proprietario ha suggerito in didascalia che quel '45 nell'annullo vada inteso come '43.

Per non proporre la mia ulteriore domanda senza alcun supporto, ho ri-consultato il "sacro" :D testo di F.D'Alessandro e S.Di Pietro "La posta in Sicilia durante l'occupazione alleata", nel quale però non ho trovato usi civili dei valori P.M. (per altro ancora vietati in tal senso): giova purtroppo notate che sebbene il manuale sembra voler coprire la stragrande maggioranza di usi nelle varie combinazioni di zone, date e valori, non quota l'uso dei P.M. in settembre 1943.

In ultima considerazione giova ricordare che il servizio espresso era divenuto inattivo fino al suo successivo ripristino solo nel 1 maggio 1944.


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MessaggioInviato: 25/07/2021, 10:48 
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Dal libro di Marchese " 1943 L'anno dell'armistizio".
13.9.43 Riprendono i servizi postali nella città di Catania. Sono ammesse soltanto cartoline postali e cartoline illustrate.
22.9.43 Ripreso il servizio postale in tutta la Sicilia e le isole Eolie. L'affrancatura dovrà essere assolta SOLO CON FRANCOBOLLI DELL' AMGOT. Le lettere debbono viaggiare aperte.
Sulla genuinità del documento, affrancatura, servizio espresso, scrittura e date, ho la mia idea, poi, liberi di pensarla come volete.
Roby


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MessaggioInviato: 25/07/2021, 17:32 
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Iscritto il: 17/04/2016, 21:48
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rogerbarrett ha scritto:
Intervengo qui per chiedere gentilmente maggiori informazioni circa un articolo che tratta, anche se marginalmente, l'uso dei P.M.
L'autore è l'esimio Bruno Crevato Selvaggi (abbiate pazienza, ma quando leggo più cognomi penso sempre alla contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare), noto studioso nonché nuovo Presidente di ..bho? ...qualcosa (sono lontano da queste dinamiche): il titolo dell'elaborato, da cui estraggo uno stralcio a riscontro, è "gli ultimi francobolli commemorativi 1934-42".
Alla fine dell'elaborato si parla di P.M.: noto subito alcuni dati interessanti, dei quali magari mi piacerebbe avere riscontro per cultura personale e spirito di condivisione fra appassionati, visto la presenza in questo forum di uno dei massimi collezionisti attivi del tema in chiave storico postale.

Mi domandavo se fosse corretto quanto asserisce l'articolo secondo cui:
- il valore da 15cent. avrebbe una tonalità di colorazione del tutto particolare, perchè magari stampato da una unica provvista di carta con peculiari caratteristiche, che gli possono aver dato quella tonalità;
- sarebbero note pochissime lettere affrancate con esemplari della seconda emissione e nessuna con gli alti valori;
- la divisione tra prima e seconda provvista/serie/distribuzione sarebbe quella dell'elenco valori riportati.

Si potrebbe approfondire l'interessante argomento? Ringrazio in anticipo quanti vorranno partecipare.




L'articolo che proponi "gli ultimi francobolli commemorativi 1934-42" fa parte del catalogo edito in occasione della mostra “Il regno d'Italia nella posta e nella filatelia”, Roma 2006.

Seguendo i tuoi punti.

Il 15 cent sovrastampato PM a mio modesto parere non presenta nette differenze di colorazione rispetto alle tirature normali. Forse l'unica differenza può essere imputata alla carta (grigia) utilizzata nel 43 rispetto a quella ( bianca) degli anni 30 ma parlare di “netta differenza” mi sembra una esagerazione. Inoltre rimanendo a quanto si conosce sino ad oggi non si trova nota di questa “netta differenza” in nessun testo o articolo che abbia trattato l'argomento in questione.

Vero sono noti pochissimi documenti affrancati con i valori distribuiti ad inizio di luglio del 43. Gli alti valori sono noti su documenti filatelici. Al netto della genuinità degli annulli usati ci dovrebbero dimostrare che furono comunque distribuiti almeno ad alcuni uffici di posta militare.

Sempre basandosi su tutta la bibliografia esistente e ai ritrovamenti documentati pare evidente la “cantonata” presa dal curatore scientifico ed organizzativo della mostra nonché del catalogo nell'affermazione che il valore del 30 cent PM faccia parte della seconda emissione.

Ovviamente quanto sopra espresso è da ritenersi mia personale opinione.
Sicuramente il citato forumer, tra i massimi collezionisti attivi, a cui rogerbarrett fa riferimento potrà essere fonte più autorevoleed esaustiva. Inoltre mi pare abbia, recentemente, tenuto un avvincente conferenza sull'uso dei francobolli sovrastampati PM nel ciclo di conferenze aicpm/aisp ancora visionabili su youtube in cui se ben ricordo nei commenti in coda all'esposizione abbia partecipato anche il Signor Bruno Crevato Selvaggi. Sinceramente non mi pare ci sia stato un suo intervento in merito a questi argomenti.


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MessaggioInviato: 25/07/2021, 18:17 
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rogerbarrett ha scritto:
Già che ci siamo ;) , io proverei ad approfondire anche l'insolito uso di questo francobollo in settembre '43, laddove c'è da chiedersi come sia arrivato in Sicilia in quei giorni e se sono noti o meno altri usi nel territorio in quel periodo.

Un datario dei bolli è errato: come più probabile interpretazione il proprietario ha suggerito in didascalia che quel '45 nell'annullo vada inteso come '43.

Per non proporre la mia ulteriore domanda senza alcun supporto, ho ri-consultato il "sacro" :D testo di F.D'Alessandro e S.Di Pietro "La posta in Sicilia durante l'occupazione alleata", nel quale però non ho trovato usi civili dei valori P.M. (per altro ancora vietati in tal senso): giova purtroppo notate che sebbene il manuale sembra voler coprire la stragrande maggioranza di usi nelle varie combinazioni di zone, date e valori, non quota l'uso dei P.M. in settembre 1943.

In ultima considerazione giova ricordare che il servizio espresso era divenuto inattivo fino al suo successivo ripristino solo nel 1 maggio 1944.



In merito che dire!?

Oltre a quanto già detto da Roberto posso aggiungere che il primo uso noto di tale francobollo presso uffici postali militari ovviamente nei territori occupati mi risulta alla fine di maggio 43. Dubito che possa essere arrivato in Sicilia prima del 10 luglio ossia dall'inizio della liberazione alleata. ma neanche durante la difesa dell'isola per un improbibile spostamento di truppe dai balcani.
Quindi la sua disponibilità in quel luogo e in quel momento è quanto meno improbabile.
Ora, ammesso che per un caso fortuito ed eccezionale fosse nella disponibilità del mittente a settembre 43 una busta spedita per espresso mi pare poco credibile visto che in tale data il servizio accessorio non era ammesso.
Altro fatto strano: sul fronte della busta non si vedono segni di censura ( il retro non è visibile).
Ultimissima cosa per me strana la grafia della parola "Espresso". Non sono un esperto eppure non mi convince che sia della stessa mano che ha scritto l'indirizzo.

Cercando un ipotesi alternativa si potrebbe ipotizzare essere una lettera spedita a settembre del 45 ( quei francobolli in Sicilia furono ampiamente distribuiti durante il periodo d'uso autorizzato civile) sottoaffrancata di 25 cent (la tariffa lettera semplice era di 2 lire) a cui è stato aggiunto il termine “Espresso”. Caso fortuito al retro quel timbro riportante l'anno 43 che ha fatto accendere la lampadina a qualche buontempone?

Molti dubbi poche certezze


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MessaggioInviato: 27/07/2021, 8:26 
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Fabrizio544 ha scritto:
Sicuramente il citato forumer, tra i massimi collezionisti attivi, a cui rogerbarrett fa riferimento potrà essere fonte più autorevoleed esaustiva. Inoltre mi pare abbia, recentemente, tenuto un avvincente conferenza sull'uso dei francobolli sovrastampati PM nel ciclo di conferenze aicpm/aisp ancora visionabili su youtube in cui se ben ricordo nei commenti in coda all'esposizione abbia partecipato anche il Signor Bruno Crevato Selvaggi. Sinceramente non mi pare ci sia stato un suo intervento in merito a questi argomenti.


Questo è il link alla conferenza (meglio metterlo, a scanso di ulteriori equivoci): https://www.youtube.com/watch?v=B9SXVKWQ5nM
Il suo relatore è Marco Rossignoli (cognome noto ad alcuni lettori), collezionista di lungo corso che, se ricordo il tema, ha proseguito dagli studi e dalla collezione paterni.
A mio modesto giudizio stimo che non sia stato un argomento sufficientemente approfondito: magari il formato di pubblicazione (la videoconferenza) non è risultato congeniale, forse la diversa impronta che il relatore ha voluto dare all'esposizione o anche alla sua stessa ricerca, forse sarò io che mi sarei scioccamente atteso maggiori approfondimenti oltre quanto si possa già leggere sulla stampa specializzata, etc...
Insomma, trovo che magari si sarebbe potuto fare di più. Probabilmente in futuro se ne terrà un'altra che affronti altri aspetti (uso/distribuzione secondo periodo e località, limitazioni normate e tolleranza, uso dei valori per l'estero, il (falso?) mito dei valori che rientravano in Italia in tasca ai militari, etc..).

Io invece facevo riferimento a te :) , che studi e possiedi materiale storico postale circa l'uso dei francobolli stampati P.M. e sei effettivamente qui sul forum: hai creato una serie di argomenti di approfondimento su questa piattaforma, nonché questa stessa occasione di confronto :) . Non fingere furbescamente di non aver inteso: sarai anche saggiamente modesto, ma sei di certo fra i più preparati sul tema, come chiunque può riscontrare nelle dettagliate risposte che hai appena fornito.

Come è noto, non sono i titoli riconosciuti o i palchi di conferenze a far meritare il riconoscimento, ma la competenza ...e tu ne hai maturata parecchia nello specifico ambito, proprio come normalmente accade a quanti hanno cercato, cercano e cercheranno di approfondire il proprio collezionismo sulle basi di studio e confronto. In tal senso il forum si conferma un ottimo veicolo, nonché un punto di accentramento di appassionati specializzati/specializzandi e, magari, -chissà!- persino una fucina di esperti.

Ti ringrazio, quindi, per le risposte.

Vorrei portare avanti l'argomento di ricerca circa la busta in espresso che ha generato le perplessità: ho letto che Di Pietro e D'Alessandro, ossia gli autori del citato testo di riferimento per la posta siciliana in periodo AMGOT, sono soci AICPM. Come recapito hanno lasciato i loro due numeri di telefono (fisso :? ): magari proverò a sentirli per chiedere se siano interessati ad esprimere un loro giudizio.

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