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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 30/11/2020, 16:37 
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Iscritto il: 20/09/2012, 9:47
Messaggi: 1085
Ho gia' sottoposto la domanda ad un altro Forum, senza alcun successo. Adesso la propongo qui: non si sa mai...
Sto dando la caccia (per pura curiosita') ad un latitante, che e' peggio di un boss della mafia visto che posseggo solo questa improbabile ''foto'':
Allegato:
15 ancona.jpg
15 ancona.jpg [ 146.26 KiB | Osservato 1551 volte ]

L'immagine viene da un vecchio numero di Fil-Italia del 1981 (allora ancora in formato ''fanzine'') che traduceva un articolo di Aldo Rossi, pubblicato su ''Francobolli'' n.110. Qualcuno possiede quel numero della rivista ''Francobolli''? Magari conteneva una foto migliore...
L'articolo faceva riferimento ad un vecchissimo testo pubblicato nel 1946. Eccolo:
Allegato:
messina.jpg
messina.jpg [ 97.74 KiB | Osservato 1551 volte ]

Questo testo assai archeologico fa parte della mia biblioteca e su questo progettato francobollo da 15 centesimi ''Monumenti distrutti'' asseriva che esso fu invero stampato: ''sembra che sia stato preparato anche un valore da 15 centesimi verde tipo AG (cioe' con l'immagine di S. Ciriaco di Ancona, NDR) del quale vennero stampati 1.000.000 di esemplari, che pero' non furono posti in vendita agli sportelli degli uffici postali, ma accantonati all'Ufficio Filatelico del Ministero delle Comunicazioni, esclusivamente per i collezionisti''.
Il testo di Messina si sofferma - tra l'altro - sui vari progetti di emissioni della RSI, fornendo - chissa' da quale fonte - le tinte e le tirature pianificate. Della serie ordinaria, ad esempio, ci informa che erano previsti il seguenti valori: 1,20 lire (tamburino) e 1,50 lire (Italia turrita) 10 milioni di esemplari - 2 lire (Mazzini) 10 milioni - 2,50 lire (Garibaldi) 5 milioni e cosi' via anche per gli espressi e per la serie della forze armate. Di tutto cio' restano prove e cartoncini vari ben noti ai soci AICPM perche' riprodotti nel volumone sulla RSI. Del 15 centesimi, invece, non c'e' traccia.
Una semplice ''leggenda'' ??????

_________________
Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 30/11/2020, 19:21 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
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Sono trascorsi circa 76 anni dalla loro stampa e, ad oggi, non se n'è vista nemmeno l'ombra: il sospetto che quel 15cent. sia una leggenda è più che fondato.

Fai bene a chiederti quali fossero le fonti per simili affermazioni, giacché ai tempi di quella pubblicazione, ossia in un contesto temporalmente più vicino ai fatti, certe notizie non erano verificabili.
Oggi, invece, quel che si afferma si può documentare, mentre il resto è pressoché memoria orale, un po' come per la genesi e distribuzione sovrastampa GNR di Brescia.
Ognuno si formi liberamente le opinioni che preferisce, ma per rispetto dell'ambito storico onestamente dovremmo rifarci più possibile ai fatti verificabili o, quantomeno, alle più probabili evidenze supportate dai documenti pervenuti.

Avrei piacere se saltassero fuori, ma dubito che avverrà.

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https://espressirsi.wordpress.com/


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MessaggioInviato: 01/12/2020, 5:25 
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Iscritto il: 11/08/2016, 17:31
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Mi sono stati offerti tutti i tipi del materiale cartaceo con monumenti distrutti. Non mi ricordo di un 15 centesimi.
Se avesse avuto la minima possibilità di esistenza, ne avrei saputo.


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MessaggioInviato: 08/12/2020, 17:02 
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Iscritto il: 20/09/2012, 9:47
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rogerbarrett ha scritto:
...
Fai bene a chiederti quali fossero le fonti per simili affermazioni, giacché ai tempi di quella pubblicazione, ossia in un contesto temporalmente più vicino ai fatti, certe notizie non erano verificabili.
Oggi, invece, quel che si afferma si può documentare, mentre il resto è pressoché memoria orale, un po' come per la genesi e distribuzione sovrastampa GNR di Brescia.
....

Anch'io in effetti, sono propenso a dare per assodato che il 15 centesimi monumenti distrutti con la chiesa di Ancona sia una ''leggenda'': se fosse stato stampato e accantonato per la vendita ai collezionisti sarebbe finito alla fin fine nello stock ministeriale e poi nei cataloghi delle tentate vendite ministeriali (dove erano presenti milioni di francobolli RSI) .

Tuttavia FORSE non tutto del vecchio testo di Messina e' da buttare. Sul completamento della serie ordinaria, l'autore fornisce la seguente tabella di preventivati colori e tirature:
-1,20 lire ocra (tamburino) 10 milioni
-1,50 lire ardesia (Italia turrita con fascio) 10 milioni
-2 lire granata (Mazzini) 10 milioni
-2,50 lire arancio (Garibaldi) 5 milioni
-3,70 lire violetto (Italia turrita con fascio) 5 milioni
-5 lire rosa-rosso (Garibaldi) 5 milioni
-10 lire violetto (Mazzini) 5 milioni
-20 lire verde-giallo (tamburino) 3 milioni
-25 lire blu-nero (Italia turrista con fascio) 3 milioni
-50 lire violetto (Mazzini) 3 milioni
-100 lire bicolore (Garibaldi)- tiratura non indicata
-2,50 lire espresso arancione 20 milioni
-4 lire espresso carminio 10 milioni
Ora noi sappiamo da un cartoncino di prove di colore che vennero effettivamente ipotizzati i valori Mazzini da 2 - 10 - 50 lire piu' o meno nei colori indicati; lo stesso cartoncino reca le prove di colore dei Garibaldi da 2,50 e 5 lire (anche qui piu' o meno nei colori indicati). Il cartoncino reca al verso la data 4-4-1945 (cioe' quando non mancava molto alla fine della RSI!!!!) Tra l'altro la stessa data compare anche su un cartoncino di prove di colore dei segnatasse definitivi RSI (di cui peraltro Messina non fa alcun cenno). Prove del bozzetto dell'espresso da 2,50 lire ''Zara'' pure sono note ma in colore ''diverso'' (grigio) e risalenti al febbraio 1944.
Era prevista per il 1945 - dice infine Messina- anche una serie di propaganda per le forze armate (di cui ci restano una paio di prove esteticamente non brillanti) che doveva essere composta da:
-25 cent. verde (alpino) 10 milioni
-50 cent. violetto (marinaio) 10 milioni
-1 lira viola carico (paracadutista) 20 milioni
-1,25 lire azzurro (aviatore) 10 milioni
-1,50 lire ardesia (GNR) 10 milioni
-2 lire cremisi (bersagliere) 10 milioni

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 08/12/2020, 23:05 
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La maggioranza delle denominazioni menzionate non avevano ragione di esistere, in quanto senza equivalenti tariffari, oppure equivalenti già scaduti (tariffa Regno quando era in vigore tariffa RSI)

Alti valori Mazzini sono diversi. Tenendo conto del deficit di bilancio della RSI, una grande inflazione era facile da prevedere. I tedeschi facevano pagare i costi dell'occupazione alla RSI, e la Banca d'Italia (quella della RSI) faceva l'unica cosa possibile, stampava banconote. Verso la fine della guerra (appunto quando i Mazzini erano progettati), la meta' del bilancio della RSI era del denaro stampato senza nessun valore economico aggiuntivo. Naturalmente, le persone che hanno dato l'ordine di stampare banconote sapevano benissimo le conseguenze. Aveva senso prepararsi per l'inflazione progettando dei francobolli con alti valori.


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