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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 02/08/2016, 22:11 
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Iscritto il: 12/09/2012, 18:39
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Vorrei mostrare un uso proprio postale molto raro, forse persino inedito, visto che non è citato nella letteratura relativa alla storia postale RSI che ho potuto consultare finora.
Lo mostro volentieri perché mi piacerebbe avere il vostro parere e, se possibile, la vostra collaborazione per documentare il servizio di posta pneumatica a Milano in RSI.

L'oggetto che mostro è una busta doppio porto a tariffa ridotta nel distretto, spedita a Milano il 16 marzo 1944 per posta pneumatica e consegnata in città nella stessa giornata.

Il doppio porto è confermato sia dalla tariffa del porto ordinario a tariffa ridotta di 50 cent, che dalla presenza dello specifico francobollo in uso proprio da 35 cent per il doppio porto per il servizio di posta pneumatica, annullato con l'apposito timbro per il servizio.
Il francobollo da 35 cent Galilei è presente nei cataloghi e quotato solo per l'uso in affrancature d'emergenza o di matrice filatelica, mentre non è citato l'uso proprio non filatelico in RSI.

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Ogni commento è gradito, come sempre. ;)

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MessaggioInviato: 02/08/2016, 23:25 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
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..bhè, è assai probabile che non sia presente nella letteratura specializzata :) perchè non se ne eran mai visti prima! :o :o :shock: :shock:

Complimenti :D .

Se l'oggetto non avesse avuto l'annullo di posta pneumatica, quasi quasi avrei servato un ragionevole dubbio, ma quella busta invece sembra mostrare tutti i crismi del caso.
Mi domando a quando una edizione di un catalogo/manuale dell'RSI, tipo il Sirotti, corretto, aggiornato, on line e ricco di nuovi esempi come questo?
Se ci riflettessimo, per passione si potrebbe persino farla gratuita ed open source, dato che ogni contributo potrebbe prezioso, perchè la aggiornerebbe quasi in tempo reale.

Pensiamoci, dai.

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MessaggioInviato: 03/08/2016, 10:29 
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Iscritto il: 30/10/2012, 14:25
Messaggi: 5846
Complimenti Ricercatore. Posti dei documenti da restare a bocca aperta! E' una fortuna per il Forum avere collezionisti con pezzi sraordinari e profonda conoscenza del settore come te!
Grazie per aver condiviso con tutti noi i tuoi documenti.
Buona giornata.
Roby2000


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MessaggioInviato: 04/08/2016, 9:04 
Non smetti mai di lasciarci a bocca aperta!
Michele


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MessaggioInviato: 05/08/2016, 18:04 
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Iscritto il: 13/06/2016, 16:35
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A me puzza! Per ora non posso dire di più perché sono fuori sede e non posso controllare alcune cosette. Non vorrei che alla fine fosse come la faccenda dei multiperiodi con RSI di cui attendo ancora risposta.
Prego gli amici di controllare meglio il documento e trovare quella cosa che in me ha fatto sorgere più di un dubbio.
Saluti, Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 05/08/2016, 18:59 
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Iscritto il: 12/09/2012, 18:39
Messaggi: 389
michele mainenti ha scritto:
A me puzza! Per ora non posso dire di più perché sono fuori sede e non posso controllare alcune cosette. Non vorrei che alla fine fosse come la faccenda dei multiperiodi con RSI di cui attendo ancora risposta.
Prego gli amici di controllare meglio il documento e trovare quella cosa che in me ha fatto sorgere più di un dubbio.
Saluti, Michele Mainenti.


Caro Mainenti,
nonostante precedenti discussioni ci abbiano visto su posizioni fortemente contrapposte anche a livello personale (per esempio nel topic relativo al servizio autorizzato di trasporto della corrispondenza da parte di corrieri e aziende private in RSI - link), tuttavia leggerò con molta curiosità e attenzione le sue osservazioni su questo oggetto, così come spero di leggere interventi di altri forumisti.

In ogni discussione ci possono essere punti di vista diversi e, se le argomentazioni sono sostenute da elementi oggettivamente validi, ci si arricchisce dal confronto di idee e di esperienze.
Francamente non so cosa le possa aver fatto sorgere più di un dubbio, comunque ne discuteremo.

Colgo l'occasione per precisare a chi legge, perché non è detto che sappia a cosa si riferisce il suo messaggio in merito alle buste "multiperiodo" (link), che le risposte alle sue osservazioni sono già state da me date nella stessa discussione, sia sulle tariffe degli oggetti mostrati, che sui parametri personali che utilizzo per l'analisi degli oggetti nel definirli "multiperiodo".

Saluti

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MessaggioInviato: 06/08/2016, 2:29 
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Iscritto il: 21/09/2012, 15:22
Messaggi: 125
Devo ammettere che l'intervento di Michele Mainenti mi ha incuriosito notevolmente e gli sarei grato se volesse anticipare qualcosa sulle sue perplessità relative a questa busta. Soprattutto perché il sottoscritto, da un modestissssssimo esame, aveva battezzato la busta come un "ennesimo stramaledetto/eccezionale ritrovamento di Enrico".
Quindi sapere se ho davvero sbagliato e soprattutto dove, mi sarà sicuramente utile.

L'unica cosa anomala che avevo riscontrato è che, pur trattandosi di una busta con apposita finestrella per l'indirizzo, tale indirizzo sia stato invece scritto direttamente sulla busta.
E' oltremodo ovvio che ciò sia un fatto irrisorio e soprattutto irrilevante ai fini di un giudizio sull'originalità della busta.
Per quanto riguarda gli annulli - salvo casi estremi e lampanti - generalmente mi astengo dall'esprimere giudizi in presenza di sole immagini video. Tanto più in questo specifico caso dove non possiedo nessuna impronta di confronto relativa all'ufficio in oggetto.

Rimanendo in attesa di risposte, saluto tutti amichevolmente.
Agostino

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Colleziono Storia Postale d'Italia dal 1943 al 1946.
Mi diverto inoltre a collezionare "Annulli a Targhetta" e Chiudilettera Antitubercolari.

Continuo ad aggiornare, anche con gli ultimi anni, la mia collezione di Francobolli d'Italia.


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MessaggioInviato: 06/08/2016, 9:18 
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Iscritto il: 13/06/2016, 16:35
Messaggi: 141
Ancaria ha centrato uno dei vari dubbi che ho avuto subito anch'io, ma non ne ha avuti almeno altri due evidentissimi, uno dei quali secondo me essenziele. Si osservi meglio il tutto, anche il retro. Inoltre chi intervenga faccia conto di essere nei panni della ditta che spedisce la lettera e vedrà che troverà quello che il sottoscritto ha intuito sia avvenuto sul documento.
Cordialità e buone ferie a tutti. Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 06/08/2016, 9:51 
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Iscritto il: 12/09/2012, 18:39
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michele mainenti ha scritto:
Ancaria ha centrato uno dei vari dubbi che ho avuto subito anch'io, ma non ne ha avuti almeno altri due evidentissimi, uno dei quali secondo me essenziele. Si osservi meglio il tutto, anche il retro. Inoltre chi intervenga faccia conto di essere nei panni della ditta che spedisce la lettera e vedrà che troverà quello che il sottoscritto ha intuito sia avvenuto sul documento.
Cordialità e buone ferie a tutti. Michele Mainenti.


Sono sempre in attesa di qualcosa di concreto, al momento non mi sembra sia emerso ancora nulla.


Nel frattempo, a chi volesse saperne di più sul funzionamento della posta pneumatica, consiglio la visione del video a questo indirizzo:

http://www.lastampa.it/2015/06/25/multi ... agina.html

NB: si noti uno dei fattorini che, prima di partire per il suo giro di consegne, imprime sulla corrispondenze il timbro del portalettere.

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MessaggioInviato: 06/08/2016, 16:44 
ancaria ha scritto:
L'unica cosa anomala che avevo riscontrato è che, pur trattandosi di una busta con apposita finestrella per l'indirizzo, tale indirizzo sia stato invece scritto direttamente sulla busta.
E' oltremodo ovvio che ciò sia un fatto irrisorio e soprattutto irrilevante ai fini di un giudizio sull'originalità della busta.
Le buste con finestra sono un'ottima cosa per spedire fatture e lettere standardizzate. Diventano ostiche da usare per lettere scritte occasionalmente, magari a mano, in formati non compatibili con la finestratura. Ma non mi meraviglia affatto che l'indirizzo sia scritto sulla busta: siamo nel 1944 e si usava quel che c'era, senza andare a cercare buste normali se a disposizione ce n'erano con finestra. E guardando al retro cosa dovrebbe preoccuparci: il fatto che l'ufficio di distribuzione a cui la lettera era arrivata per posta pneumatica da piazza Cordusio usi il timbro con l'indicazione "Raccomandate"? Siamo sempre nel 1944 e a Milano, che aveva conosciuto e continuava a conoscere gli "ammorbidimenti" dei bombardieri alleati, e ci si sarebbe dovuti preoccupare di ciò?
Quanto agli altri dubbi dell'iscritto di fine olfatto, aspettiamo che ce li illustri così anche gli ottimisti come me, che di puzza non ne sentono, avranno da pensare.
Michele


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MessaggioInviato: 07/08/2016, 11:44 
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michele.caso ha scritto:
ancaria ha scritto:
L'unica cosa anomala che avevo riscontrato è che, pur trattandosi di una busta con apposita finestrella per l'indirizzo, tale indirizzo sia stato invece scritto direttamente sulla busta.
E' oltremodo ovvio che ciò sia un fatto irrisorio e soprattutto irrilevante ai fini di un giudizio sull'originalità della busta.
Le buste con finestra sono un'ottima cosa per spedire fatture e lettere standardizzate. Diventano ostiche da usare per lettere scritte occasionalmente, magari a mano, in formati non compatibili con la finestratura. Ma non mi meraviglia affatto che l'indirizzo sia scritto sulla busta: siamo nel 1944 e si usava quel che c'era, senza andare a cercare buste normali se a disposizione ce n'erano con finestra. E guardando al retro cosa dovrebbe preoccuparci: il fatto che l'ufficio di distribuzione a cui la lettera era arrivata per posta pneumatica da piazza Cordusio usi il timbro con l'indicazione "Raccomandate"? Siamo sempre nel 1944 e a Milano, che aveva conosciuto e continuava a conoscere gli "ammorbidimenti" dei bombardieri alleati, e ci si sarebbe dovuti preoccupare di ciò?
Quanto agli altri dubbi dell'iscritto di fine olfatto, aspettiamo che ce li illustri così anche gli ottimisti come me, che di puzza non ne sentono, avranno da pensare.
Michele


Ora la butto lì per sorridere, come fra amici al bar e per puro esercizio di fantasia:
ipotizziamo che si tratti di una raccomandata aperta in primo porto non spedita per posta pneumatica (le raccomandate -mi pare- non andassero per pneumatica).
Il tariffario avrebbe richiesto 25 cent. nel distretto per il porto ed 60 cent. di raccomandazione aperta: in totale 85 cent., proprio come è affrancato.
La raccomandazione aperta, ad eccezione delle "cartoline" e delle "carte manoscritte" era stata sospesa, ma si trovano comunemente invii di questo tipo.
E' ovvio che la mia ipotesi non vuol esser diminutiva del pregio dell'oggetto e serve solo per sorridere delle improbabilità delle coincidenze.

Spero di non aver rimestato l'anatema lanciato da mainenti: nel suggerire questa mia fantasiosa ipotesi, non vorrei avergli guastato il piacere delle ferie :D .

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MessaggioInviato: 07/08/2016, 13:38 
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A me puzza ancora di più di prima e le ferie non mi vengono per niente guastate da coloro che non sanno osservare attentamente il tutto. Sono andato a vedere il sito che mi è stato proposto e sulla posta pneumatica ne so quanto prima. Guardate bene il tutto e troverete un'anomalia per me fondamentale, che dovrò controllare oltre ad altre che mi convincono poco.
Saluti a tutti Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 07/08/2016, 13:44 
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michele mainenti ha scritto:
A me puzza ancora di più di prima e le ferie non mi vengono per niente guastate da coloro che non sanno osservare attentamente il tutto. Sono andato a vedere il sito che mi è stato proposto e sulla posta pneumatica ne so quanto prima. Guardate bene il tutto e troverete un'anomalia per me fondamentale, che dovrò controllare oltre ad altre che mi convincono poco.
Saluti a tutti Michele Mainenti.


Francamente non saprei cosa dirle, ma, visto che ha queste perplessità e che, a suo dire, ci sarebbe un'anomalia per lei fondamentale, non farebbe prima ad esplicitare il suo pensiero rivelando questa anomalia?
Magari, discutendone, la discussione ne guadagnerebbe e potremmo imparare tutti qualcosa in più, sempre ammesso e non concesso che esista un'anomalia.

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MessaggioInviato: 07/08/2016, 14:25 
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rogerbarrett ha scritto:

Ora la butto lì per sorridere, come fra amici al bar e per puro esercizio di fantasia:
ipotizziamo che si tratti di una raccomandata aperta in primo porto non spedita per posta pneumatica (le raccomandate -mi pare- non andassero per pneumatica).
Il tariffario avrebbe richiesto 25 cent. nel distretto per il porto ed 60 cent. di raccomandazione aperta: in totale 85 cent., proprio come è affrancato.
La raccomandazione aperta, ad eccezione delle "cartoline" e delle "carte manoscritte" era stata sospesa, ma si trovano comunemente invii di questo tipo.
E' ovvio che la mia ipotesi non vuol esser diminutiva del pregio dell'oggetto e serve solo per sorridere delle improbabilità delle coincidenze.

Spero di non aver rimestato l'anatema lanciato da mainenti: nel suggerire questa mia fantasiosa ipotesi, non vorrei avergli guastato il piacere delle ferie :D .


Martino,
la raccomandata aperta in realtà è riferita ad una busta chiusa e con timbri passanti sui lembi di chiusura?
Mi sembrerebbe ben strana come raccomandata aperta, visto che, inoltre, manca qualunque segno di targhetta di raccomandazione.
A questo punto perché non ipotizzare che sia stata imbucata da un alieno atterrato con un disco volante a Milano?

Segnalo invece una cosa importante: la posta pneumatica non veniva necessariamente presentata allo sportello, ma, come visto nel filmato che ho proposto, veniva imbucata nelle apposite cassette.

Avete notato, sempre nel filmato, cosa avveniva alla corrispondenza destinata ad essere infilata nel bossolo?
Veniva piegata a metà e, se osservate, la piega centrale sulla busta è doppia, segno che il contenuto non era un semplice foglio ma aveva un certo spessore (che giustifica anche la tariffa per il doppio porto).

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MessaggioInviato: 07/08/2016, 14:31 
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Altro video sulla posta pneumatica:

https://www.youtube.com/watch?v=7-XdDr2WtKg

La posta pneumatica a Palazzo Madama:

https://www.youtube.com/watch?v=wUI7yd_NLP8

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caro Ricercatore,

quando scrivi:
Cita:
A questo punto perché non ipotizzare che sia stata imbucata da un alieno atterrato con un disco volante a Milano?

spero tu abbia inteso lo stesso spirito fantasioso (con cui si raccontano le storielle al bar :) ) proprio della mia proposta.
Intendevo, infatti, per gioco esercitare e suscitare la fantasia degli eventuali interessati per esercizio d'intelleto e divertimento: tutto qua :)
D'altra parte, finchè la sibilla cumana son espliciterà il suo avverso vaticinio :D , non resta che far congetture divertenti in puro esercizio da enigmistica da spiaggia.
Se te la sei presa, allora per una regola non scritta ma condivisa "...tra tutti i dannati barman che ho visto fra Timbuktu e Portland, Maine. O, Portland, Oregon, se preferisci" temo ti toccherà pagare da bere per tutti :D :D :D

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Suvvia Martino, mi conosci e sai che non posso prendermela per una battuta.
Poi un bicchiere di buon Trebbiano col tacchino alla canzanese non mi dispiacerebbe proprio!

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MessaggioInviato: 07/08/2016, 18:12 
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Sino ad ora non sono intervenuto in merito alla disamina poichè non sono esperto in Storia postale della R.S.I., ma volevo solo aggiungere due cose che mi hanno colpito da subito della busta (intesa come supporto per contenere qualcosa di cartaceo) : la prima cosa era il già notato indirizzo scritto direttamente a macchina sulla busta (con finestrella) ma da me subito giustificato dalla situazione di emergenza del periodo ed anche per il fatto del doppio porto, che mi portava a considerare, data l'intestazione (un Istituto Editoriale con tre sedi dislocate nel territorio Nazionale) di questa che potesse contenere un piccolo plico di volantini pubblicitari o cedole librarie o similari (il formato è quello della busta!) e quindi per questo motivo l'indirizzo è stato apposto sul fronte, in quanto non si trattava di una spedizione convenzionale con utilizzo di carta intestata, e non si potesse quindi scrivere l'indirizzo sopra di essi senza rovinarli. Effettivamente come dice Ricercatore (questo lo sapevo anche senza aver visto il video) la Posta Pneumatica veniva piegata per essere imbussolata e infatti è presente una piega evidente a metà busta che dimostrerebbe quanto da me enunciato sopra. Distinti saluti Marangoni Riccardo.


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MessaggioInviato: 08/08/2016, 1:31 
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Ciao a tutti
nell'attesa di conoscere il motivo per cui non sono in grado di "osservare attentamente il tutto" (ovviamente mi ci metto anch'io tra quanti non riescono ad individuare l'inghippo scoperto da Michele Mainenti), vi chiedo cortesemente se potete postare altri esempi del bollo impresso sulla lettera in oggetto: MILANO CENTRO - POSTA PNEUMATICA - mi basterebbero anche solo indicazioni sul suo periodo d'uso - in quanto non possiedo e non conosco il bollo con tale dicitura.
Agostino

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MessaggioInviato: 09/08/2016, 9:15 
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ancaria ha scritto:
Ciao a tutti
nell'attesa di conoscere il motivo per cui non sono in grado di "osservare attentamente il tutto" (ovviamente mi ci metto anch'io tra quanti non riescono ad individuare l'inghippo scoperto da Michele Mainenti), vi chiedo cortesemente se potete postare altri esempi del bollo impresso sulla lettera in oggetto: MILANO CENTRO - POSTA PNEUMATICA - mi basterebbero anche solo indicazioni sul suo periodo d'uso - in quanto non possiedo e non conosco il bollo con tale dicitura.
Agostino

Al fine di aiutare Agostino nella ricerca dell'annullo in questione (purtroppo con esito negativo) nonostante la visione anche di miei cataloghi vecchi, ho scovato solamente sul WEB questo ANNULLO DI POSTA PNEUMATICA però assai più vecchiotto, risalente agli anni Venti, che vado sotto a riprodurre a solo titolo documentale in quanto non è possibile fare una comparazione tra annulli con fogge cosi diverse e riprodotti dalle POSTE a distanza di vari anni, nonostante siano del tipo Guller e presentino la stessa dicitura MILANO CENTRO POSTA PNEUMATICA. Distinti saluti Marangoni Riccardo.


Allegati:
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