aniello.veneri ha scritto:
Scusate la domanda: ma in RSI c’è qualche rara affrancatura non Filatelica?
Immagino di sì ma mi sembra di capire che siano un’assoluta minoranza!
Giusto per nn parlare dei 50 l. Isolati su assicurata!!!
Ciao Aniello (qui è Martino, collezionista di espressi di RSI): sì, ve ne sono e qualcuna è stata postato anche qui, sul forum.
La questione (evidente e nota) è che si tarda ad ufficializzare questi ragionamenti nella stampa specializzata e nei cataloghi: sebbene la storia postale stia perdendo
sempre più l'accezione meno "francobollocentrica"
(indipendente dalla filatelica) permangono interessi contrari, ovvero restii a voler intendere l'oggetto postale per la sua interezza,
completezza, credibilità testimoniale (come appunto vuol la storia postale!) per considerarlo mero supporto di un'affrancatura.
Da buon testone abruzzese, di cosa faccia la maggioranza a me importa relativamente poco
, anzi.. questa sensibilità alla rarità filatelica su busta mi ha finora permesso di spender meno
per oggetti anche interessanti, solo perchè sprovvisti di francobolli rari.
Quel che, però, mi meraviglia è che seguitino a trovar acquirenti oggetti davvero al limite della credibilità (tu citavi, appunto, gli usi del 50 lire fascetto): è evidente che nel tempo,
ovvero con l'avvicendarsi delle generazioni, una certa mentalità da collezionista di francobolli perderà campo sia per il mancato ricambio generazionale nei collezionisiti, sia perchè le nuove leve sono più orientate alla storia postale con accezione non necessariamente filatelica.
In asta Filsam il 15 settembre ne tornerà in vendita un esemplare con base 3.750€+ diritti:
http://www.filsam.com/default.asp?pag=o ... 65850&l=itForse nel tempo certe buste prodotte in serie, come quelle citate in esempio, se decine di anni fa si cedevano ad importanti cifre, in seguito magari potranno realizzare qualche centinaio di euro, ovvero ad un valore più prossimo a quello di mercato del mero francobollo usato.
E', infatti, già accaduto per il
"fascio nero di Genova" su busta:
https://espressirsi.wordpress.com/2017/ ... di-genova/L'ultimo pezzo, che risulta tra i più credibili, sebbene anch'esso confezionato ad uso e consumo del collezionistico dell'epoca, pochi anni fa era proposto a 1.200€ base d'asta + diritti, mentre di recente è stato venduto a circa 200€.
Dulcis in fundo, ora magari meriterò un ban
ma col sorriso.
Ricercatore ha scritto:
DOBBIAMO ESSERE ETERNAMENTE GRATI AI COLLEZIONISTI DELLA PRIMA ORA DI RSI, PERCHE' SOLO GRAZIE A LORO ESISTIAMO NOI COLLEZIONISTI DELLA SECONDA (O TERZA?) GENERAZIONE.
Bhè, pur apprezzando la sincerità dello slancio emotivo, potrebbe essere utile operare una distinzione chiarificatrice di merito tra i collezionisti: coloro che abbiano effettuato ricerca e divulgazione ceretamente han reso possibile il collezionismo attuale e, di certo, meritano stima e riconoscenza. A mio avviso, Enrico sei fra questi.
Altri collezionisti, invece, che abbiano approfittato di una condizione di vantaggio (economica, politica, amministrativa, militare, etc..) per limitarsi a fare incetta di materiale, se non addirittura persino a crearlo... bhè, questi galantuomini per me possono benissimo andare a fare in Q.