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MessaggioInviato: 08/08/2018, 6:54 
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Abbiamo quindi tre assicurate consecutive spedite nello stesso giorno per lo stesso destinatario dallo stesso mittente con affrancature analoghe...
Come si può dire che nn sono filateliche? Semplicemente ignorando l’esistenza delle altre!
Grazie per aver condiviso l’archivio che è sempre un valore aggiunto per ogni collezionista!
Scusate la domanda: ma in RSI c’è qualche rara affrancatura non Filatelica?
Immagino di sì ma mi sembra di capire che siano un’assoluta minoranza!
Giusto per nn parlare dei 50 l. Isolati su assicurata!!!
Saluti


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MessaggioInviato: 08/08/2018, 6:57 
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Aggiungo un'altra osservazione: che ne pensate dei tre numeri progressivi 329 - 330 - 331 manoscritti sulle tre buste?

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MessaggioInviato: 08/08/2018, 7:04 
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aniello.veneri ha scritto:
Abbiamo quindi tre assicurate consecutive spedite nello stesso giorno per lo stesso destinatario dallo stesso mittente con affrancature analoghe...
Come si può dire che nn sono filateliche? Semplicemente ignorando l’esistenza delle altre!
Grazie per aver condiviso l’archivio che è sempre un valore aggiunto per ogni collezionista!
Scusate la domanda: ma in RSI c’è qualche rara affrancatura non Filatelica?
Immagino di sì ma mi sembra di capire che siano un’assoluta minoranza!
Giusto per nn parlare dei 50 l. Isolati su assicurata!!!
Saluti


Certo che esistono… io cerco proprio quelle! :lol: :lol: :lol: ;)

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Ultima modifica di Ricercatore il 08/08/2018, 7:11, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 08/08/2018, 7:05 
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aniello.veneri ha scritto:
Abbiamo quindi tre assicurate consecutive spedite nello stesso giorno per lo stesso destinatario dallo stesso mittente con affrancature analoghe...
Come si può dire che nn sono filateliche? Semplicemente ignorando l’esistenza delle altre!
...


Mi sembra difficile, visto il post precedente al tuo ultimo intervento…

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MessaggioInviato: 08/08/2018, 7:10 
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Ricercatore ha scritto:
Aggiungo un'altra osservazione: che ne pensate dei tre numeri progressivi 329 - 330 - 331 manoscritti sulle tre buste?


Si li ho notati anch’io, credo siano numeri apposti in fase di accettazione o lavorazione delle assicurate (anche i numeri delle etichette sono consecutivi atteso che saltava un numero).
Sulla base delle mie scarse conoscenze escludo siano numeri apposti da qualche collezionista stile Rotschild, ma questo lo puoi sapere tu meglio di me ;)


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MessaggioInviato: 08/08/2018, 7:11 
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Ricercatore ha scritto:
aniello.veneri ha scritto:
Abbiamo quindi tre assicurate consecutive spedite nello stesso giorno per lo stesso destinatario dallo stesso mittente con affrancature analoghe...
Come si può dire che nn sono filateliche? Semplicemente ignorando l’esistenza delle altre!
...


Mi sembra difficile, visto il post precedente al tuo ultimo intervento…


Si, se ti riferisci a Zucchi certo che ne era a conoscenza!
Mi riferivo in genere ai collezionisti, me incluso che non conosco RSI!


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MessaggioInviato: 08/08/2018, 7:26 
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Veramente mi riferivo ai collezionisti specializzati di RSI, ai giurati delle esposizioni a concorso che hanno valutato le partecipazioni e ai periti che certificano storia postale RSI.

Quando ho iniziato a collezionare storia postale RSI, non avendo mai collezionato francobolli, ho cercato di capire cosa fosse presente sul mercato osservando le partecipazioni di chi collezionava RSI e acquistando i libri che parlavano di questo periodo storico: dopo, solo dopo, ho iniziato a collezionare.

Se possibile, cerco materiale fuori dai normali circuiti commerciali filatelici (cioè fuori da aste, convegni e cessione di pezzi fra collezionisti) ma ormai è davvero difficile trovare qualcosa di interessante, anche se la speranza è l'ultima a morire!

Voglio però dire a chiare lettere una cosa a cui tengo molto (e la scrivo maiuscolo perché è davvero un moto sincero d'animo):

DOBBIAMO ESSERE ETERNAMENTE GRATI AI COLLEZIONISTI DI STORIA POSTALE RSI DELLA PRIMA ORA, PERCHE' SOLO GRAZIE A LORO ESISTIAMO NOI COLLEZIONISTI DELLA SECONDA (O TERZA?) GENERAZIONE.

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MessaggioInviato: 08/08/2018, 7:52 
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aniello.veneri ha scritto:
Scusate la domanda: ma in RSI c’è qualche rara affrancatura non Filatelica?
Immagino di sì ma mi sembra di capire che siano un’assoluta minoranza!
Giusto per nn parlare dei 50 l. Isolati su assicurata!!!


Ciao Aniello (qui è Martino, collezionista di espressi di RSI): sì, ve ne sono e qualcuna è stata postato anche qui, sul forum.
La questione (evidente e nota) è che si tarda ad ufficializzare questi ragionamenti nella stampa specializzata e nei cataloghi: sebbene la storia postale stia perdendo
sempre più l'accezione meno "francobollocentrica" :D (indipendente dalla filatelica) permangono interessi contrari, ovvero restii a voler intendere l'oggetto postale per la sua interezza,
completezza, credibilità testimoniale (come appunto vuol la storia postale!) per considerarlo mero supporto di un'affrancatura.

Da buon testone abruzzese, di cosa faccia la maggioranza a me importa relativamente poco :D , anzi.. questa sensibilità alla rarità filatelica su busta mi ha finora permesso di spender meno
per oggetti anche interessanti, solo perchè sprovvisti di francobolli rari.
Quel che, però, mi meraviglia è che seguitino a trovar acquirenti oggetti davvero al limite della credibilità (tu citavi, appunto, gli usi del 50 lire fascetto): è evidente che nel tempo,
ovvero con l'avvicendarsi delle generazioni, una certa mentalità da collezionista di francobolli perderà campo sia per il mancato ricambio generazionale nei collezionisiti, sia perchè le nuove leve sono più orientate alla storia postale con accezione non necessariamente filatelica.

In asta Filsam il 15 settembre ne tornerà in vendita un esemplare con base 3.750€+ diritti: http://www.filsam.com/default.asp?pag=o ... 65850&l=it
Forse nel tempo certe buste prodotte in serie, come quelle citate in esempio, se decine di anni fa si cedevano ad importanti cifre, in seguito magari potranno realizzare qualche centinaio di euro, ovvero ad un valore più prossimo a quello di mercato del mero francobollo usato.

E', infatti, già accaduto per il "fascio nero di Genova" su busta: https://espressirsi.wordpress.com/2017/ ... di-genova/
L'ultimo pezzo, che risulta tra i più credibili, sebbene anch'esso confezionato ad uso e consumo del collezionistico dell'epoca, pochi anni fa era proposto a 1.200€ base d'asta + diritti, mentre di recente è stato venduto a circa 200€.

Dulcis in fundo, ora magari meriterò un ban :lol: ma col sorriso.
Ricercatore ha scritto:
DOBBIAMO ESSERE ETERNAMENTE GRATI AI COLLEZIONISTI DELLA PRIMA ORA DI RSI, PERCHE' SOLO GRAZIE A LORO ESISTIAMO NOI COLLEZIONISTI DELLA SECONDA (O TERZA?) GENERAZIONE.

Bhè, pur apprezzando la sincerità dello slancio emotivo, potrebbe essere utile operare una distinzione chiarificatrice di merito tra i collezionisti: coloro che abbiano effettuato ricerca e divulgazione ceretamente han reso possibile il collezionismo attuale e, di certo, meritano stima e riconoscenza. A mio avviso, Enrico sei fra questi.
Altri collezionisti, invece, che abbiano approfittato di una condizione di vantaggio (economica, politica, amministrativa, militare, etc..) per limitarsi a fare incetta di materiale, se non addirittura persino a crearlo... bhè, questi galantuomini per me possono benissimo andare a fare in Q.

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MessaggioInviato: 09/08/2018, 8:54 
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Ciao
Mi immagino che chi possa spendere 2.750 o 3.750 (+ diritti) lo faccia anche come forma di investimento e condivido il pensiero di Martino sul fatto che questi documenti con gli anni si approssimeranno al valore di mercato di un francobollo usato (qualche centinaia di euro)

Dato che forse qualcuno li acquisterà, qual è l’identikit di questo collezionista che agisce in modo così antieconomico?

Enrico


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MessaggioInviato: 09/08/2018, 10:04 
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Temo che i più esposti al rischio paventato nei post precedenti siano i collezionisti da esposizione, costretti a raggiungere il massimo in tutti i punteggi. Sempre che il rischio paventato si avveri in tempi ragionevolmente rapidi, sui tempi lunghi credo che non ci sia nulla che possa salvare nessuno di noi, anche quelli che collezionano storia postale carica di valore documentale nel senso più ampio del termine. Semplicemente, sembra essere la Storia a non appassionare più.


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MessaggioInviato: 09/08/2018, 10:53 
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Hai ragione Maria, e parlo da appassionato di Storia. La storia postale e specialmente la posta militare e prigionieri richiede studio, ricerca,il piacere della scoperta di un documento di pochi euro ma per te importante, che grazie alle conoscenze acquisite sai valorizzare. E poi, sinceramente, anche se avessi larghe disponibilà mai comprerei a quei prezzi sapendo che difficilmente un giorno recupero il costo. Chiaro che questo è un pensiero personale,ognuno decide con la propia testa e fa le sue scelte che rispetto.
Buona giornata
Roby


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MessaggioInviato: 10/08/2018, 9:52 
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Il mio primo riferimento di questo settore mi invitava a prendere questo hobby come tutti gli altri passatempo: insisteva affinché considerassi gli acquisti come soldi spesi per una partita a biliardo, una pizza o una piccola gita.
Denaro, quindi, speso senza una garanzia di valore in contropartita, ma solo il soggettivo piacere dell'acquisto e del possesso dell'oggetto da collezione.

Anche se la sua appare una posizione estrema (magari anche di parte, giacché era anche un commerciante?), però conserva ben più di un mero fondo di verità.

Volendo escludere che adesso si collezioni per saggio investimento (lo trovo folle, oltre il limite del ridicolo), è chiaro che siamo tutti logicamente più disposti ad acquistare oggetti che ci paiono offrire una più credibile sicurezza che nel tempo possano mantenere il loro prezzo di acquisto o di mercato.
Quindi, pur sempre con oculatezza, dovremmo essere maturi e franchi con noi stessi nell'ammettere che gli acquisti siano per mero piacere personale, per cui al netto delle favole c'è da attenersi che difficilmente troveremo altri più interessati di noi stessi a riacquistare ciò che abbiamo collezionato.

Affrancati da certi timori, più consoni agli investitori che ai collezionisti, ognuno di noi potrebbe decidere liberamente affidandosi al proprio desiderio e alla propria disponibilità di spesa.

Lo dico spassionatamente: se ricevessi un'offerta prossima alla mia spesa collezionistica per vedere le mie poche cose, io non ci penserei due volte a cedere in blocco. In fondo, questi oggetti una volta acquisiti e tenuti, per me potrebbero anche far contenti altri, se l'offerta fosse in blocco e ristoratrice del grosso delle spese occorse.

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MessaggioInviato: 10/08/2018, 10:43 
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E' possibile che documenti postali eccezionalmente carichi di interesse postale, di testimonianza storica, messaggio scritto da persona nota, ecc. possa costituire un investimento, se lo si rinviene a prezzo non già molto elevato. Forse un piccolo nucleo di collezionisti, con disponibilità finanziaria e amanti dello studio, rimarrà: dopotutto come si ama esibire quadri o orologi antichi si può amare esibire una bella lettera ricca di testimonianze del passato, capace da sola di raccontare un evento importante.
La riduzione della base dei collezionisti non lascerà alcun valore economico a tutti gli altri documenti postali che con tanta pazienza e amore abbiamo raccolto, interpretato, descritto. Sarebbe già una fortuna riuscire a preservarli dall'abbandono o dalla distruzione e lasciarli in consegna a qualche Istituto storico. Per tutte le buste dalle belle affrancature, primo giorno, o soli 4 giorni di tariffa, o francobollo con dentellatura 13,5 anziché 14, ecc., credo proprio che non ci sarà scampo.
Togliamoci dalla testa di lasciare qualcosa avente valore economico in eredità, anche se in collezione abbiamo pezzi che attualmente possono sembrare importanti.
Sono comunque sicura che per la maggior parte di noi non sarà una delusione, l'abbiamo sempre saputo, abbiamo semplicemente pagato il costo di un hobby che ci ha permesso di resistere meglio allo stress, di approfondire argomenti che ci interessavano, di conoscere altre persone, senza trascurare che noi non corriamo il rischio di cadere nella ludopatia, perché ne siamo già affetti, sia pure in una forma più gratificante e, credo, controllata.
Per tornare alla richiesta originaria di "Enricodm", credo che il tipo di collezionista disposto a spendere quelle cifre per dei pezzi dichiaratamente filatelici non esista quasi più, forse qualcuno che non si relazione con gli altri o qualcuno che deve per forza completare un foglio di una collezione e per il quale certe cifre siano l'equivalente di una pizza.


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MessaggioInviato: 10/08/2018, 12:08 
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Ritrovandomi nelle descrizioni di rogerbarrett e mariamar vorrei specificare meglio come la penso.

Il nostro hobby crea dipendenza (forse ludopatia è eccessivo anche se alcuni degli effetti sono simili) portandoci a un’accumulazione quasi compulsiva soprattutto all’inizio.
Non vorrei togliere la poesia e la passione della scoperta, però ognuno di noi ha delle soglie di spesa (50, 100, 200, ... euro) sotto le quali non si pone nemmeno il problema di quello che sta facendo, se recupererà i soldi, ecc. Tanto lo sta facendo per soddisfare i propri impulsi e non come investimento.

Poi un giorno ci si trova di fronte un documento da 3.750 euro (+ diritti) e lì scatta qualcosa di diverso: uno inizia a fare calcoli diversi, più razionali e pensa se un giorno recupererà quei soldi. In altre parole dovranno allinearsi certi astri (e non solo economici) per prendere la decisione finale.
Per me quei documenti, in quanto di natura filatelica (anche se viaggiati) e alcuni fuori tariffa, non hanno creato quell’allineamento fondamentale e da qui la mia domanda forse provocatoria di capire chi fosse quel collezionista disposto a “investire” una somma così eccessiva (per me) e fuori mercato.
Enrico


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MessaggioInviato: 10/08/2018, 16:26 
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Iscritto il: 11/08/2016, 17:31
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Località: Cincinnati, USA
mariamar ha scritto:
Temo che i più esposti al rischio paventato nei post precedenti siano i collezionisti da esposizione, costretti a raggiungere il massimo in tutti i punteggi. Sempre che il rischio paventato si avveri in tempi ragionevolmente rapidi, sui tempi lunghi credo che non ci sia nulla che possa salvare nessuno di noi, anche quelli che collezionano storia postale carica di valore documentale nel senso più ampio del termine. Semplicemente, sembra essere la Storia a non appassionare più.


Ciao Maria,
Una collezione di storia postale non può ricevere punti alti inserendo pezzi filatelici, con l'eccezione di aerofilatelia, astrofilatelia e buste primo giorno, classi basati sulle produzioni filateliche.
Quando cominciai a collezionare RSI, decisi di dare un'occhiata alle collezioni online della federazione italiana. È una database preziosissima, ma ero rimasto sorpreso a vedere medaglie di alto livello (vermeil e oro) ricevute dalle collezioni che hanno una grande proporzione di documenti chiaramente filatelici. Forse i giurati italiani hanno un punto di vista diverso.


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MessaggioInviato: 10/08/2018, 17:12 
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Ciao Seref,
credo che per quanto riguarda la R.S.I. ci siano passaggi che possono essere documentati solo facendo ricorso ad oggetti creati ad uso dei collezionisti. Io non sono un'esperta della R.S.I., quello che so l'ho appreso seguendo i 2 forum, questo e Filatelia e Francobolli, ma l'idea che mi sono fatta è che alcuni francobolli siano stati emessi per motivi esclusivamente speculativi.


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MessaggioInviato: 11/08/2018, 11:57 
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Messaggi: 306
mariamar ha scritto:
che alcuni francobolli siano stati emessi per motivi esclusivamente speculativi.


La parola "Alcuni" è senz'altro una affermazione molto, ma molto ottimistica.
Rjkard.

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Rjkard


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MessaggioInviato: 15/09/2018, 21:29 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
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Come al solito, ero presente all'asta Filsam, per cui posso segnalare che la predetta assicurata è stata aggiudicata a 4250€ + 15% diritti....quasi 5mila cucuzze!

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MessaggioInviato: 15/09/2018, 23:11 
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Località: Chiusaforte
rogerbarrett ha scritto:
Come al solito, ero presente all'asta Filsam, per cui posso segnalare che la predetta assicurata è stata aggiudicata a 4250€ + 15% diritti....quasi 5mila cucuzze!


alla faccia dell'affrancatura filatelica! :shock: :shock: :shock:

Andrea

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