fabio caggiula ha scritto:
Buongiorno a tutti. Approfitto di questo argomento per mettere all'attenzione la cartolina come da foto, inviata da Trieste a Milano in Racc.Exp. nel Marzo del 44. Priva di ogni traccia di censura ed anche del timbro in arrivo(al verso solo il testo) e affrancata stranamente per lire 3 che era la tariffa per lettere e quel che ancora piu strano e' l'annullo "Trieste C.P. Espressi" anziche' ..."Raccomandate". Il dubbio che trattasi di cartolina di origine filatelica e non realmente viaggiata.....vorrei cortesemente sentire il vostro parere ...Enrico...Riccardo ed altri che vorranno commentare, sicuramente piu esperti del sottoscritto....
Grazie anticipate...
Fabio
Il mio parere già lo conosci, perchè esposto in altra sede: non lo ripeto per non voler influenzare nessuno.
Qui mi preoccupo, invece, che si diano tutte le informazioni disponibili agli utenti affinchè poi ognuno possa farmarsi un'opinione correttamente informata a riguardo.
Come fare? Nulla di più facile che individuare ed esplictare i pro ed i contro, che erano già emersi nella precedente trattazione dell'argomento.
Pro:
1. gli annulli sono noti nel periodo ed a vista appaiono originali.
Contro:
10. il porto è sbagliato. E' un errore non poi così raro (raccomandata chiusa 1.25 lire, invece di aperta 60 cent.), ma lascia comunque da pensare quando si riscontra su un oggetto assai poco frequente, come la cartolina Impero usata in RSI. Nella fattispecie, poichè (presunta...?) raccomandata, la regolarità era in capo all'addetto dell'ufficio accettante, con eventuale sanzione amministrativa e disciplinare in caso di riscontrate irregolarità: nello specifico sarebbe stata quantomeno necessaria l'annotazione "affrancatura apposta dal mittente", come si legge in molti oggetti farciti per il collezionismo dell'epoca oltre l'affrancatura dovuta.
11. l'uso dell'annullo "ESPRESSI" su un oggetto in raccomandazione lascia da pensare. Ammeto di non aver mai analizzato i miei documenti per controllare quante raccomandate espresso fossero state annullate in tal modo, piuttosto che con un timbro di raccomandazione; tuttavia posso affermare a caldo che non ne rammento altri casi, salvo più approfondita verifica. E se fosse stata aggiunta solo poi l'impronta di raccomandazione? Chissà! In quela caso, però, la cartolina avrebbe viaggiato in eccesso in espresso senza verifiche di sorta all'accettazione e rischio di relative sanzioni.
12. l'impronta "R..n.." di raccomandazione non la ricordavo usata a Trieste, ma potrei sbagliare. Qui sarebbe gradito ed opportuno un ulteriore intervento del gentilissimo esperto
Enricodm per stabilire se quel timbro fosse in uso Trieste in quel periodo: nel frattempo sarebbe già qualcosa reperire ed addurre eventuali esempi di altri oggetti credibili, che lo possano confermare e toglierci di dubbio.
13. la natura collezionistica di questi oggetti, sancita dal testo della corrispondenza di altre cartoline dello stesso epistolario (ne sono note finora tre, di cui due in ordinaria e tutte senza bollo di arrivo), suggeriscono l'interesse collezionistico del destinatario e la premura del mittente di accontentarlo.
14. la numerazione a matita blu è insolita, laddove per lo più il lapis del tempo era indelebile, ovvero non cancellabile senza abrasioni con la gomma come i pastelli blu e rossi che sono giunti ai giorni nostri.
15. l'assenza del bollo di arrivo: è insolito che una raccomandata manchi dell'arrivo, poichè sebbene le cartoline non raccomandate non avessero l'obbligo di tale segno, la spedizione in raccomandazione avrebbe dovuta essere maggiormente attenzionata.
Elementi poco incidenti o neutrali:
20. assenza di censura: in questo post abbiamo ricordato che non v'era censura a Trieste e solo a campione essa veniva apposta presso destinazione.
21. assenza di bolli di transito: accadeva spesso.
22. la lunga permanenza a basso costo dell'oggetto in vendita su eBay, che posto economicamente in saldo per mesi avrebbe dovuto interessare gli specialisti del settore (N.B.: molto attivi in rete!
) e gli operatori commerciali, qualora lo avessero giudicato sufficientemente credibile, tanto da poterlo inserire in collezione: si può ammettere l'ipotesi che per mesi l'oggetto possa essere sfuggito, per dormire sereno tra le anonime vendite di un..... idraulico (?).
23. l'assenza di firme peritali (mi riferisco a periti seri, di garanzia, non ai firmaioli) per un oggetto che non è esattamente comune....anzi!- ..che può dirsi raro con un servizio aggiuntivo e praticamente unico con ben due, come nell'esempio. Potrebbe anche essere che finora nessun perito l'abbia vista. Certo è che una firma di Sirotti o Sopracordevole avrebebro offerto migliori garanzie.
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In conclusione, ora che maggiori informazioni sono state finalmente integrate (come ne avevamo già discusso altrove) di certo il giudizio che potrà esprimersi sarà il prodotto di valutazioni di utenti più correttamente informati a riguardo: con pazienza ed interesse continuerò volentieri qaunto a seguire.