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MessaggioInviato: 10/02/2017, 2:51 
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Iscritto il: 11/08/2016, 17:31
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Località: Cincinnati, USA
Ciao a tutti,

Desidero condividere questa lettera, che sembra interessante da un punto di vista umano.

Busta affrancata con Fratelli Bandiera, non monumenti distrutti. Stavo per metterla in un scatolone per metterla via, ma decisi di guardare se c'era una lettera.

La lettera fu inviata a Vittorio Rolandi Ricci dalla signora Regina, sua moglie. Chiede un'aumento sull'assegno mensile di cinquemila lire, che non sembra siano ormai sufficienti.

Personaggio interessante: https://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Rolandi_Ricci


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MessaggioInviato: 10/02/2017, 11:37 
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Iscritto il: 30/10/2012, 14:25
Messaggi: 5847
Grazie di averla postata: è lo specchio di un tragico periodo. Difficoltà economiche certo,ma Vittorio Rolandi Ricci,ex Ministro e giornalista del Corriere della Sera non poteva passarsela propio male e la moglie era una previlegiata a confronto della popolazione che viveva tutti i giorni con bombardamenti, violenze , borsa nera e miseria....
Saluti
Roby


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MessaggioInviato: 10/02/2017, 15:51 
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Iscritto il: 19/05/2015, 19:41
Messaggi: 2759
Località: COLLEGNO (TORINO)
Ciao, ho letto l'interessante missiva inviata dalla moglie Regina a Vittorio Rolandi Ricci , e penso che specialmente i prezzi da lei citati non siano del tutto veritieri. Molto probabilmente i prezzi da lei descritti dei vari generi alimentari e altro, le venivano praticati per il motivi che sapevano a Genova, molto bene che era la moglie di un gerarca fascista. Inoltre se lei si fosse trasferita da Genova, e magari spostata nell'entroterra ligure, sarebbe campata benissimo con sole 1.000/1.500 lire che era la paga mensile dell'epoca di un operaio. Questo posso affermarlo per testimonianze dirette di persone che hanno vissuto quel periodo. Porto l'esempio di miei parenti che verso la fine di settembre del 1943, dovettero sfollare d'ufficio dal proprio paese, Marina di Pisa, dove si trovavano benissimo, poichè considerata dai tedeschi come settore di probabile sbarco alleato. Si spostarono in montagna a Montefiorino, e con la somma di 20 o 22 mila lire in tasca, stetterò in quella località fino alla fine della guerra. Mia zia Assunta, che era sarta, si arrangiò," rivestendo" gli abitanti di tale paese, facendosi pagare con roba da mangiare.Quindi è noto che all'epoca, si utilizzava molto la formula del baratto, probabilmente la "Signora" (Regina di nome e che voleva fare la vita da REGINA, e non aveva molta voglia di darsi da fare) non poteva allontanarsi da Genova ,in quanto moglie di un gerarca e quindi eventualmente ricattabile, sia lei che il marito. Chi la riforniva di ailmentari e vestiario, lo sapeva bene e quindi la strozzava con prezzi astronomici.Riccardo.


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