Nel variegato mondo dell'RSI, capita a volte di imbattersi in oggetti che testimoniano soluzioni alternative ai canali ordinari per il trasporto ed il recapito della corrispondenza.
Queste soluzioni si ebbero principalmente per ragioni pratiche: sebbene solo le Poste avessero l'esclusiva del servizio, era pur vero che la posta ordinaria consentiva un basso grado di sicurezza del recapito, che poteva risultare talvolta inadatto per l'importanza della trasmissione di alcuni documenti.
Alcune volte mancavano i portalettere (defunti o chiamati altrove a combattere), in altre occasioni mancavano i mezzi (i camion furono confiscati per ragioni di guerra), oppure le linee di trasporto venivano accidentalmente interrotte (ponti e strade bombardate), così furono organizzate soluzioni di trasporto alternative, sia gestite da società private che organizzate da enti pubblici.
Anche le stesse Poste furono costrette all'evenienza ed eccezionalmente ad affidare il delicato compito del movimento degli oggetti postali a personale operante con mezzi propri o di fortuna.
Nel caso in esame, propongo un oggetto alquanto curioso: si tratta di un foglio di viaggio intestato dall'Ufficio Provinciale di Collocamento di Verona che testimonia che in data 04.02.1945 al collettore Sig. Guglielmo "Cagliari"(?) siano stati affidati incarichi di
"recapito pacchi Germania" e
"ritiro stampati" lungo il tragitto da Minerbe a Verona (circa 40 km.).
La cosa che appare più curiosa è la specificazione del sistema di viaggio:
"mezzi di fortuna km. 80", ossia 40 km di andata ed altrettanti al ritorno.
Con un pò di fantasia, mi piace immaginare che questo collettore abbia preso un passaggio da un carro e va verso sud seduto dietro, nel rimorchio, in mezzo alla paglia...
P.s.: per gli appassionati dei francobolli della serie
"Monumenti distrutti" suggerisco che l'uso fiscale del francobollo è ininfluente rispetto al pregio storico postale dell'oggetto.