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MessaggioInviato: 10/09/2016, 0:23 
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michele mainenti ha scritto:
Finalmente mi è venuta alle mani questa assicurata spedita da Venezia e censurata. Probabilmente sarà un falso, ma io credo che sia tutto vero. Giudicate pure come vi pare, però mi sembra che la medesima riporti interamente tutte le norme postali emanate in proposito per le assicurate. Si noti che si trattava solo di Lit. 50. Mentre in quelle postate, che mi garbano poco, l'assicurazione era per importi fino ad un massimo di Lit. 10.000.=
Sempre cordialmente, Michele Mainenti.

Il transito dell'Assicurata da un Ufficio di Censura è palese, però vorrei che qualcuno mi spiegasse come hanno fatto a controllarne il contenuto senza procedere al classico taglio della busta (certamente non è stata controllata prima della sua "chiusura" e nemmeno dopo, visto che i sigilli in ceralacca risultano integri, inoltre l'unica apertura evidente è quella operata "maldestramente" dal destinatario).
Se ciò non venisse adeguatamente spiegato, si tratterebbe ancora di un ulteriore esempio di Assicurata non controllata dalla Censura.
Saluti, Agostino

P.s. Egr. sig Michele Mainenti, non me ne voglia, ma è proprio sicuro che la sua Assicurata soddisfi proprio tutte le norme postali in merito?
Per il sottoscritto ciò che manca non è utile a mettere ragionevolmente in discussione il suo oggetto, ma, visti i suoi precedenti interventi, per Lei magari tali mancanze potrebbero risultare rilevanti.

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Colleziono Storia Postale d'Italia dal 1943 al 1946.
Mi diverto inoltre a collezionare "Annulli a Targhetta" e Chiudilettera Antitubercolari.

Continuo ad aggiornare, anche con gli ultimi anni, la mia collezione di Francobolli d'Italia.


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MessaggioInviato: 10/09/2016, 7:36 
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Ho provato anch'io a vedere se trovavo da qualche parte indicazioni sulla censura applicata agli invii assicurati durante la Seconda Guerra Mondiale, ma senza grande successo. L'unico accenno che ho trovato e' nel volume di Cadioli e Cecchi sulla Posta Militare nella seconda guerra mondiale dove nel capitolo censura si ricorda che era prevista l'assistenza da parte del personale postale ai censori ''nelle operazioni di apertura e ricomposizione delle assicurate''.

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 10/09/2016, 8:04 
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Iscritto il: 13/06/2016, 16:35
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Mi pare di averlo già detto in altra sede:"Le 'iacchere le porta via 'r vento e' morti Pardi e Pe'ori" 'osì si dice a Pisa in vernacolo stretto, nel senso che i fatti valgono più delle parole. Invece di esaminare migliaia di documenti, basterebbe citare le norme di legge. Se le medesime vengono rispettate, e si badi bene, si può presumere di avere un documento autentico, Se così non è tutti i dubbi sono legittimi.
Posto qui un'assicurata partita da Pola il 4 e giunta a Venaria il 5.5.37. Così recita al verso un'infinità di timbri di passaggio che qui non sto ad elencare, perché dovete credermi sulla parola, come avete fatto con l'assicurata da Lit 10.000.= di cui non conosciamo il retro, perché solo descritto. Si badi bene che qui di tratta di un'assicurata da ben 50 lire che ha rispettato, credo, tutti i parametri richiesti e certamente regolari, e sicuramente, se non ho preso lucciole per lanterne, in perfetta tariffa di un porto + raccomandata + assicurazione per un totale di Lit. 2,55 come da francobollo applicato.
Sempre cordialmente, Michele Mainenti.

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MessaggioInviato: 10/09/2016, 11:04 
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Iscritto il: 13/06/2016, 16:35
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Vedete sul retro c'è attaccato un pezzetto di filo di circa 18 millimetri sotto il bollo di ceralacca della censura posto sopra il timbro postale e dentro la busta continua per almeno 9 centimetri fino ad arrivare al buchino rosso che si vede sulla destra e ricongiungersi a quello di fuori.
Poichè ne ho trovata un'altra spero di di riuscire a postarla. Qui il filo è esiguo (pochi millimetri sia fuori che dentro) e sono stati tolti i due bolli di ceralacca ed è stata censurata aprendola sulla sinistra. In più in alto è stata aperta malamente per circa 8 centimetri, forse per consentire di apporre il filo tra i due bolli della censura.
Saluti sempre cordiali a tutti, Michele Mainenti.

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MessaggioInviato: 10/09/2016, 20:56 
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Località: COLLEGNO (TORINO)
Caro Michele poichè continui a citare proverbi in " vernaholo PISANO " ti posto quello che tu non hai postato...e cioè il retro di una assicurata per LIRE 150, simile a quella da te postata (solamente fronte...ahia hai Signora Longari etc..etc...) inviata ad un Artigliere da TORINO proprio a VOLTERRA di PISA... P.S. Non mi intrometto nella discussione in quanto non sono preparato in materia, ma poichè mi è capitata proprio oggi tra le mani questa missiva tra decine di buste in visione, ho deciso di mostrarla sperando che possa servire da esempio. Distinti saluti Marangoni Riccardo.


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MessaggioInviato: 12/09/2016, 14:50 
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Iscritto il: 13/06/2016, 16:35
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Ho dato la mia parola d'onore e dovete credermi, come già avete fatto per l'assicurata da Lit. 10.000.= Avete giudicato in merito senza pretendere altro. Qualcuno con argomenti fondati o dubitativi. Altri. Nonostante il documento, a mio parere, fosse ben più importante del mio. Se qualcuno mi manda la propria mail richiedendo il retro, se del caso ed a mia esclusiva scelta glielo farò avere.
Salute e bene a tutti. Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 12/09/2016, 15:52 
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Ho commesso un errore e mi scuso. Dopo dubitativi non ci vuole il punto ed Altri va minuscolo. Cioè: Qualcuno con argomenti fondati o dubitativi altri.
Saluti e scusatemi, Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 12/09/2016, 16:05 
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Iscritto il: 13/06/2016, 16:35
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Ho dato la mia parola d'onore e dovete credermi, come già avete fatto per l'assicurata da Lit. 10.000.= Avete giudicato in merito senza pretendere altro. Qualcuno con argomenti fondati o dubitativi. Altri. Nonostante il documento, a mio parere, fosse ben più importante del mio. Se qualcuno mi manda la propria mail richiedendo il retro, se del caso ed a mia esclusiva scelta glielo farò avere.
Salute e bene a tutti. Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 12/09/2016, 16:56 
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Oggi non riesco ad usare bene il computer e continuo a fare errori. Forse devo tutto al fatto che stamani il computer ha aggiornato automaticamente tutto per circa un'ora. Finito l'aggiornamento, non riuscivo a chiuderlo, perché era stata cambiata la posizione al tasto. Ho dovuto penare per mandare allegati alle mail, che spero siano poi arrivate. Non trovavo più il tasto dello scanner, perché me lo aveva cancellato dallo schermo e sostituito con uno completamente diverso, messo da un'altra parte e non al posto di quello sostituito. Io ed il computer siamo due cose diverse e so farci poco, specialmente quando apre finestre ed usa parole a me sconosciute. Mia figlia, che me lo ha fatto acquistare, rientrerà dalle ferie tra qualche giorno e spero mi possa aiutare.
Scusatemi di nuovo. Vi anticipo una buona notizia. Tra qualche mese toglierò il disturbo, perché lascerò l'AICPM, come già annunciato al Presidente. Per il sottoscritto non si può lasciare in asta un documento da € 1.500.= di base, ritenuto dai più completamente falso. Per quanto mi riguarda, se fosse stato mio ne avrei preteso il ritiro comunque, anche se fossi stato sicuro del contrario.
Di nuovo saluti, Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 13/09/2016, 23:57 
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rogerbarrett ha scritto:
Io prenderei l'occasione per interrogarci su quali casi fosse possibile evitare l'ammagliatura (ed anche la perforazione), normalmente dovute alle assicurate non convenzionali.
.......... Io ho trovato ben poco in merito all'elusione del vincolo di ammagliatura: l'art. 206 del Regolamento del 1907, trattando di materiale consumabile delle Poste, fa labile riferimento all'argomento: "l'obbligo dei suggelli a ceralacca non è esteso ai pieghi contenenti titoli di spesa irregolari, i quali possono essere spediti chiusi semplicemente con bolli gommati".
Quando, dunque, potevano esser evitati i sigilli in ceralacca per la corrispondenza da privati?.....

Ciao Martino
proprio oggi, cercando l'articolo che ti ho promesso per Bologna, ho trovato questa questa Norma che credo chiarisca definitivamente il tuo quesito.
La Norma è contenuta nel Bollettino delle Poste e Telecomunicazioni n. 15 del 1 agosto 1945 al comma 244 e che di seguito trascrivo

Suggellatura delle assicurate e dei dispacci speciali

N. 407377/169201/R IV - Con la circolare n. 169201/R servizio IV, in data 4 gennaio 1942, riportata nel paragrafo 309, a pag. 316 della rivista "Poste e Telecomunicazioni" - Parte Ufficiale - n. 14 del 16 luglio stesso anno, fu stabilito, fra l'altro:
1° l'abolizione dell'ammagliatura o cucitura, e della suggellatura d'ufficio delle assicurate private;
2° la chiusura con non più di tre suggelli di pecelacca dei dispacci speciali in carta.

Essendo cessate le cause che determinarono a suo tempo l'adozione di tali provvedimenti, si dispone che, con effetto da 1° settembre p.v., siano ripristinate:
a) l'ammagliatura o cucitura, e della suggellatura d'ufficio delle assicurate private il cui valore dichiarato superi le lire 200 (duecento);
b) la chiusura dei dispacci speciali in carta con non meno di quattro suggelli di ceralacca, conformemente a quanto disposto nell'art. 587 dell' "Istruzione sul servizio per le corrispondenze postali" - anno 1908.


Saluti a tutti
Agostino

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MessaggioInviato: 14/09/2016, 6:15 
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Iscritto il: 12/09/2012, 18:39
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ancaria ha scritto:
...
proprio oggi, cercando l'articolo che ti ho promesso per Bologna, ho trovato questa questa Norma che credo chiarisca definitivamente il tuo quesito.
La Norma è contenuta nel Bollettino delle Poste e Telecomunicazioni n. 15 del 1 agosto 1945 al comma 244 e che di seguito trascrivo

Suggellatura delle assicurate e dei dispacci speciali

N. 407377/169201/R IV - Con la circolare n. 169201/R servizio IV, in data 4 gennaio 1942, riportata nel paragrafo 309, a pag. 316 della rivista "Poste e Telecomunicazioni" - Parte Ufficiale - n. 14 del 16 luglio stesso anno, fu stabilito, fra l'altro:
1° l'abolizione dell'ammagliatura o cucitura, e della suggellatura d'ufficio delle assicurate private;
2° la chiusura con non più di tre suggelli di pecelacca dei dispacci speciali in carta.


Essendo cessate le cause che determinarono a suo tempo l'adozione di tali provvedimenti, si dispone che, con effetto da 1° settembre p.v., siano ripristinate:

a) l'ammagliatura o cucitura, e della suggellatura d'ufficio delle assicurate private il cui valore dichiarato superi le lire 200 (duecento);
b) la chiusura dei dispacci speciali in carta con non meno di quattro suggelli di ceralacca, conformemente a quanto disposto nell'art. 587 dell' "Istruzione sul servizio per le corrispondenze postali" - anno 1908.

...


Grande Agostino, è proprio il riferimento che serviva per fare chiarezza sull'assenza di ammagliatura o cucitura sulle assicurate private in RSI e durante la guerra.

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I miei siti:

- STORIA POSTALE DELLA R.S.I.
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MessaggioInviato: 14/09/2016, 9:06 
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Attendiamo la risposta di Ancaria, che ha trovato le norme e non vorrei che fossero state ripetute male. Forse ho capito male, ma a me sembra di rilevare che dal "1° di settembre 1942", si dovesse rimettere in piedi, per le assicurate, oltre un certo valore, le norme a suo tempo abolite.
Saluti, Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 14/09/2016, 11:10 
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Gentile Michele Mainenti
ho controllato il mio scritto e le posso assicurare che non ho trascritto male la norma, quindi la prego di voler gentilmente rileggere per intero quanto da me postato perchè ritengo abbia probabilmente interpretato male quanto ivi riportato. Mi sembra piuttosto chiaro che la norma 244 da me citata e contenuta nel BPT n. 15 del 01/08/1945 preveda che dal 1 settembre 1945 vengano riadottate per le Assicurate le Norme soppresse nel 1942.
Fiducioso che quanto da me ritrovato e condiviso con tutto il Forum possa essere accettato come un disinteressato contributo per una migliore conoscenza del funzionamento postale in RSI, colgo l'occasione per salutare cordialmente.
Agostino

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MessaggioInviato: 14/09/2016, 13:49 
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Questa norma è senz'altro interessante, sopratutto per quello che riguarda il periodo RSI. Ahimè, non ci chiarisce molto di quanto succedesse nel periodo ante 1942, dove comunque le assicurate NON ammagliate sono numerose, anzi a quanto pare la maggioranza... (come documentato nel post di ingegnè)

:?:

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MessaggioInviato: 14/09/2016, 14:34 
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Questa elaborazione grafica, redatta a sunto della preziosa norma citata da ancaria, è fornita per comodità di riscontro dei lettori.


P.s.: ..e poi vatti a fidare degli interisti! :D


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MessaggioInviato: 14/09/2016, 16:19 
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Anche quest'altra elaborazione grafica è fornita per comodità di riscontro ai lettori più simpatici.


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stralcio 1942 fascicolo14 parte ufficiale 3.jpg
stralcio 1942 fascicolo14 parte ufficiale 3.jpg [ 2.86 MiB | Osservato 5318 volte ]

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MessaggioInviato: 15/09/2016, 6:33 
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Forse sto leggendo male e capire peggio, ma oltre ai punti uno e due segue il terzo che mi pare confermi, per le assicurate private, tale norma. Un'assicurata da Lit 10.000.=, secondo me doveva essere sigillata dal cliente. Forse l'età mi avrà appannato il comprendonio ed allora scusatemi tanto del tempo che ho fatto perdere inutilmente. Ma se così non è allora la faccenda si ribalta.
Cordialmente sempre, Michele Mainenti.


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MessaggioInviato: 15/09/2016, 7:17 
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Fino ad un valore di 200 Lire le assicurate potevano NON riportare i sigilli in ceralacca o carta, ovvero la "suggellatura" era facoltativa, oltre tale valore il mittente doveva apporre dei sigilli.
La cucitura e la ammagliatura era abolita.
Non ci sono altre interpretazioni e la norma è chiarissima.

Riassumendo le norme documentate in questa discussione per il periodo RSI:

- le assicurate di qualunque tipo e valore non dovevano più essere né cucite, né ammagliate, perché le operazioni di cucitura e/o di ammagliatura erano abolite;
- fino a Lire 200 di valore assicurato era persino facoltativo apporre dei sigilli da parte del solo mittente;
- l'amministrazione postale non effettuava più alcuna sigillatura d'ufficio.

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MessaggioInviato: 15/09/2016, 18:38 
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Spero di far cosa gradita aggiungendo anche la seguente norma contenuta nel bollettino postale n. 19 del 01/10/1945 al paragrafo 326 con la quale si estende l'obbligatorietà dell'ammagliatura, suggellatura, etc, sulle assicurate private qualunque sia il loro valore dichiarato.
Agostino

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MessaggioInviato: 16/09/2016, 7:04 
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Il punto 3 recita: "Per le assicurate private è facoltativa la suggellatura da parte del mittente quando il valore dichiarato non superi le L. 200 (duecento)".
Quindi, mi pare di capire, che oltre le 200 lire di assicurazione, rimanesse in vigore la vecchia norma di mettere i sigilli da parte del mittente privato e non fossero più necessari soltanto quelli d'ufficio.
Inoltre i sigilli, ma di questo chiedo l'intervento di chi ne sappia qualcosa più di me, dovessero essere almeno quattro (o giù di lì) e che non permettessero l'apertura della busta.
A rileggervi presto e saluti cordiali, Michele Mainenti


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