Fotoelettrico ha scritto:
Caro Ricercatore,
capisco bene quello che dici e condivido quasi tutto ma non la tua frase che cito
"In realtà, da un punto di vista storico-politico, il Regno del Sud non nasce con la fuga del re a Brindisi, ma con la riassunzione del potere governativo nelle mani del re, che lo affidò poi a Badoglio."
Se avessi detto una frase del genere all'esame di Storia Contemporanea all'università mi avrebbero bocciato sicuramente!
Scherzi a parte, la nascita del Regno del Sud è da collocarsi solo ed esclusivamente dopo l'8 settembre.
Dopo il 25 luglio il Re affida il governo nella mani di Badoglio: questo nuovo governo ha pieni poteri su tutto il Regno d'Italia comprese le zone di occupate dei balcani e del sud della Francia. Non ha ovviamente poteri sulle zone occupate dagli alleati: Sicilia e solo successivamente Calabria e Puglia e quindi il resto dell'Italia del Sud.
Dopo l'8 settembre con la fuga del governo al sud, la situaizone si ribalta: il Governo di Badoglio (zoppo di qualche ministro rimasto a Roma), riconosciuto dalle forze di occupazione, assume poteri, certo forse limitati dagli alleati, solamente sui territori del sud Italia. Ed è appunto qui che nasce, certo come dici tu più per uso storiografico che non politico, il termine "Regno del Sud".
Quindi le cartoline, stampate tra il 25 luglio e l'8 settembre, pur senza fasci a testimoniare la "scelta di campo" del comando del'XI Armata (va ricordato che altri comandi non fecere nulla di analogo), non sono da considerarsi produzioni del Regno del Sud.
un caro saluto
Ciao,
ovviamente abbiamo opinioni diverse e non voglio certo far cambiare opinione a nessuno, ma per capire la storia postale ci si deve rapportare alle condizioni del periodo storico che si sta analizzando, cioè al novembre 1943: il "Regno del Sud" non è mai esistito come stato giuridico, perché esistette solamente il Regno d'Italia, col re che proclamò la continuità del Regno nel suo proclama al popolo:
"Per il supremo bene della patria che è sempre stato il mio primo pensiero e lo scopo della mia vita, e nell'intento di evitare più gravi sofferenze e maggiori sacrifici, ho autorizzato la richiesta di armistizio.
Italiani, per la salvezza della Capitale e per poter pienamente assolvere i miei doveri di Re, col Governo e con le Autorità Militari, mi sono trasferito in altro punto del sacro e libero suolo nazionale.
Italiani! Faccio sicuro affidamento su di voi per ogni evento, come voi potete contare fino all'estremo sacrificio, sul vostro Re.
Che Iddio assista l'Italia in quest'ora grave della sua storia. » (Vittorio Emanuele III a Radio Bari, 10 settembre 1943) Il termine Regno del Sud è una definizione storiografica, usata per la prima volta solo nel 1946!
Basta guardare le gazzette ufficiali del periodo per avere conferma di questo, quindi come puoi dire che una cartolina, stampata chiaramente in ossequio alle decisioni del re che aveva deposto Mussolini, non debba essere ricondotta al medesimo stato che aveva nel re il suo primo difensore?
Non a caso, ripeto, la cartolina in questione riporta il nuovo stemma sabaudo col manto d'ermellino e non semplicemente lo scudo stilizzato senza fasci che aveva caratterizzato la prima emissione dell'agosto '43.
Sarebbe bello saperne di più su come giunse in Grecia il nuovo simbolo sabaudo utilizzato per la stampa di queste cartoline.
Come confermi nel tuo post, la rarità di queste cartoline è tale da rendere molto difficile anche solo azzardare una stima collezionistica; sul catalogo è quotata solo nello stato di nuova e molti collezionisti specializzati non le hanno nemmeno mai viste.
Ciao