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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 13/12/2020, 17:58 
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Un saluto a tutti.

Cercando di mettere ordine nella mia collezione sul servizio degli espressi sto realizzando un blog dove cerco di rappresentare alcune particolarità regolamentari e non.
Nella speranza che possa essere apprezzato, a chi volesse darci uno sguardo chiedo di segnalare errori mancanze e gradite proposte di migliorie anche inserendo a piè di post vostri documenti significativi.

Abbracciando un lasso temporale che va dall'istituzione del servizio dell'espresso nel periodo Regno, 1890, ai primi mesi del 1944 e riguardando il servizio in se ho ritenuto corretto inserirlo genericamente nella sezione Regno. Spero possa andare bene.

La scelta del blog mi è apparsa naturale per praticita di pubblicazione e di consultazione.

Grazie

https://espressi-improbabili.blogspot.c ... per-i.html


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MessaggioInviato: 14/12/2020, 15:10 
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Scrivere o -meglio!- pubblicare è sempre un'iniziativa da incoraggiare, in particolar modo nelle modalità on line dove l'accesso all'informazione è facilmente indicizzabile, gratuito e libero.

Trovo interessante la disamina della possibilità di dell'invio di corrispondenza DA militari di bassa forza verso i propri cari in espresso con il servizio accessorio espresso ed in tariffa ridotta: un tema da me francamente mai approfondito a dovere, che meriterebbe maggior attenzione da parte di tutti.
Io stesso ero d'idea diversa, mutuata leggendo norme ed opinioni degli altri divulgatori, che questo sconto tariffario potesse essere al di là di quanto concesso dalla norma in caso di invio in espresso, eppure...

Temo che in merito aleggi una gran confusione: si potrebbe iniziare col prendere in considerazione gli espressi da Posta Militare pazientemente proposti qui dagli utenti: viewtopic.php?f=12&t=3952&hilit=espresso cercando di esaminarli dal punto di vista tariffario al fine di stabilire quanti esempi sarebbero riconducibili allo sconto così concepito.

Non sarò magari in errore se credo che le tue osservazioni aprano per la prima volta una nuova lettura della specifica norma postale (ndr.: riduzione porto con servizio accessorio espresso per posta da militari a familiari), diversa da quel che finora s'era letto e ritenuto in merito.

Preso atto della novità, invito al più opportuno confronto in merito proprio in questo luogo, ossia nel posto più adatto alla storia Postale Militare.

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MessaggioInviato: 16/12/2020, 9:55 
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Siccome nessuno si pronuncia, propongo alcune buste dal citato link al forum per provare a rileggerle in chiave della nuova interpretazione tariffaria:

01 - posta militare 32: lettera in espresso 1.25lire + 25cent. posta aerea ridotta per aeroespressi + 25cent. porto ridotto militari

02 - posta militare 99: lettera in espresso 1.25lire + 25cent. posta aerea ridotta per aeroespressi x2porti + 25cent. porto ridotto militari x2porti

03 - posta militare 402: lettera in espresso 1.25lire + 25cent. posta aerea ridotta per aeroespressi x2porti + 25cent. porto ridotto militari x2porti

04 - posta militare 73: lettera in espresso 1.25lire + 1.25 lire raccomandata + 25cent. porto ridotto militari x4porti.

Dall'analisi di questi casi sembra ancora possibile ogni ragionamento, perchè certi miei ragionamenti (come l'eventuale consistenza di doppi porti) sono magari solo il frutto della mia immaginazione.
Ad oggi, ma spero di essere smentito, il pezzo che più potrebbe ritenersi più probante della rilettura in discussione sembra essere la cartolina proposta da Fabrizio nel suo blog.

Esperti di tariffe ne abbiamo? :)


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MessaggioInviato: 16/12/2020, 14:29 
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Secondo me il primo è semplicemente un espresso (lettera primo porto 50c più espresso 1,25L)
La due e la tre sono espressi via aerea (primo porto lettera, via aerea 1L più espresso 1,25L)
L'ultima una raccomandata espresso ( lettera primo porto 50c, raccomandata 1,25L, espresso 1,25L).


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MessaggioInviato: 16/12/2020, 15:08 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
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tclaudio ha scritto:
Secondo me il primo è semplicemente un espresso (lettera primo porto 50c più espresso 1,25L)
La due e la tre sono espressi via aerea (primo porto lettera, via aerea 1L più espresso 1,25L)
L'ultima una raccomandata espresso ( lettera primo porto 50c, raccomandata 1,25L, espresso 1,25L).


Fin qui tutto bene, hai espresso la tua sacrosanta opinione, fatto salvo per la 02 e 03 che avevano la tariffa aerea ridotta perché aeroespressi (quindi non una lira! ;) ) e l'ultima, la 04, che secondo la tua ricostruzione dovrebbe essere almeno un doppio porto lettera :) .
Assodato ciò, per venire piuttosto al tema e non restare su giudizi apodittici :) , tclaudio potresti gentilmente citare la norma che impediva lo sconto del porto per i militari di bassa forza, qualora mittenti verso le proprie famiglie, in presenza di servizio espresso? Io non l'ho trovata.
Se tu provassi a cercarla magari, come me, anche tu potresti soffermarti a notare che i riferimenti normativi sono rivolti alla corrispondenza dei familiari ai militari... e non viceversa: di qui l'interessante novità proposta da Fabrizio544 nel suo blog, che è poi l'argomento che auspico di prossimo opportuno confronto fra appassionati di posta militare e storia postale in generale.

Restando in attesa del chiarimento da parte di tclaudio , invito chiunque voglia apportare un contributo in merito.

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MessaggioInviato: 17/12/2020, 14:30 
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Visto che l'invito di Fabrizio è rimasto inascoltato, ma questo è nella norma, posto questa lettera di P.M.della Marina in pessime condizioni affrancata per 3 lire con manoscritto ESPRESSO AEREO inviata dalla Corvetta Folaga e annullata col solo bollo amministrativo della nave e nessuna data. In teoria dovrebbe essere una Raccomandata espresso, ma non c'è nulla che indichi la raccomandazione. Vorrei un vostro commento in merito. Grazie
Roby


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MessaggioInviato: 17/12/2020, 14:54 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
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Roby2000 ha scritto:
...... In teoria dovrebbe essere una Raccomandata espresso, ma non c'è nulla che indichi la raccomandazione. Vorrei un vostro commento in merito. Grazie
Roby


Ciao Roby2000 hai pensato alla possibilità che possa trattarsi di un aero-espresso multiporto?
Proviamo a fare due conti ed a sviluppare ipotesi: di complessive 3 lire affrancate, potrebbero essere state 1.25lire espresso + 25cent x porti aerei in espresso + 25cent x porti ridotti per tariffa militari.
Se la matematica non è un'opinione, avremmo comunque (per 3porti? o per 4porti?) un'eccedenza o una carenza di 25cent difficile da spiegare.
La busta che proponi purtroppo sembra non condurre ne alla conferma, ne alla smentita della nuova interpretazione tariffaria suggerita da Fabrizio544.

In generale, quel che m'è parso di capire osservando gli esempi e leggendo Marchese (https://www.ilpostalista.it/pm_8.htm) è che gli stessi militari non fossero a conoscenza del possibile sconto per la posta da loro stessi inviata: con queste premesse è assai improbabile cercare di stabilire la veridicità della novella interpretazione normativa cercando di documentarla con gli oggetti postali.
Infatti, se ne possono trovare diversi che non terrebbero conto della stessa, molti che non la smentiscono e non la confermano perchè magari soggetti ad ambivalenti ricostruzioni dell'affrancatura e finanche pochissimi casi che invece la confermerebbero, sebbene quest'ultimi possano essere considerati come errori più o meno tollerati...

Credo, quindi, che possa essere più utile procedere dalle norme piuttosto che dai documenti, altrimenti si rischia di finire per trovare solo quanto si crede. Tu che ne dici?

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MessaggioInviato: 17/12/2020, 16:13 
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Martino
Non sono un esperto di tariffe, sono un collezionista di posta militare che principalmente mi interessa l'annullo , la data e anche lo scritto. In tutti questa anni, quando trovavo affrancature particolari, consultavo il secondo volume di Marchese dove erano elencate le varie tariffe. Per te forse è troppo semplificato ma penso che per la posta militare sia sufficente (almeno per me). Io sono convinto che ben pochi militari sapessero della tariffa agevolata,in tanti anni e migliaia di documenti che ho visto,possiedo una sola busta spedita da civile a militare con 25 cent. La lettera che hai postato da P.M. 99 è scritta dal Generale Oxilia comandante della div. "venezia" e per me è normale con 125 espresso, 50 posta aerea e 50 porto lettera. Possibile che anche il generale non sapesse dello sconto di tariffa? Naturalmente sei libero di giudicarla dal tuo punto di vista, ma penso che restiamo nelle nostre posizioni. Posto per chi non ha il secondo volume di Marchese le pagine delle tariffe con affrancature dell'Imperiale.
Ciao
Roby


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MessaggioInviato: 17/12/2020, 16:40 
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Ciao Roby2000, è un piacere risponderti, così abbiamo occasione di confrontarci.
Francamente mi spiace un po' scoprire che chi si occupa di "storia postale militare" sia più attento alla "storia militare", che a quella "postale". Sarà stata la mia ingenuità, ma ho sempre ritenuto (per colpa di dell'utente Ricercatore !!! :D ) che l'argomento "tariffe" fosse centrale nel nostro ambito: probabilmente la soggettività del collezionare storia postale permette ampi spazi di personalizzazione, che di tanto in tanto mi sfuggono. Abbi pazienza.

Roby2000 ha scritto:
... La lettera che hai postato da P.M. 99 è scritta dal Generale Oxilia comandante della div. "venezia" e per me è normale con 125 espresso, 50 posta aerea e 50 porto lettera. Possibile che anche il generale non sapesse dello sconto di tariffa? ....
Roby


Per venire alla tua considerazione, salvo miei errori (mi si riconosca almeno un'attenuante perchè io mi occupo di posta in RSI) mi par di ricordare che i riferimenti finora scritti alla nuova interpretazione tariffaria dovessero essere relativi solo ed esclusivamente agli invii da parte di militari di bassa forza.
Orbene (sventolando la congiunzione con cui mi canzona l'amico di Pistoia :) ) mi pare che un generale non possa ricondursi nella categoria, per cui non aveva diritto ad alcuna riduzione, anzi.. con la paga di sua spettanza come minimo avrebbe dovuto offrire da bere a tutto il suo reparto.
In fondo la ratio della norma (mi riferisco allo sconto) doveva magari essere un'agevolazione per quei militari meno o per nulla remunerati.

Sto procedendo in un terreno che non è particolarmente familiare: se scrivo castronerie vi invito gentilmente a correggermi, così da proseguire a ragionare assieme correttamente.

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MessaggioInviato: 17/12/2020, 20:11 
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Orbene...sono molte le cose che mi suggerisce questo thread... faccio alcune libere riflessioni...
innanzitutto siamo nel subforum di storia postale-Regno. Trovo che anche inserire, come ben sapete e di cui sono convinto primariamente io, un argomento correttamente al suo titolo in un giusto contesto, ne orienti già di per se la conseguente discussione, di solito (purtroppo)solo tra gli "adepti" di quella parte. Sembra strano ma anche in questo forum c'è un mondo di sopra e un mondo di sotto, con pochi volenterosi che hanno la voglia di leggere anche le cose che sembra loro non possano essere attraenti o istruttive per i loro interessi. Io non è che ho voglia di partecipare per forza a tutto, perlomeno però cerco di leggere tutto, perchè magari riesco ad apprendere qualcosa per i miei interessi anche da contesti che mi appartengono poco (o nulla) (per esempio così è stato nelle collezioni esposte in AICPMnet). Poi credo nella partecipazione e così mi dovete sopportare (l'amicizia serve a questo ;) )
Allora non mi meraviglio del bel dibattito fra Roby2000 (sulle cui posizioni collezionistiche più storiche/storiche militari mi ritrovo) e Roger Barrett. Lo stesso documento ha valenze diverse, più "filateliche" o più documentarie, sempre comunque un documento di storia postale è. Certo , se oltre che storia postale è anche militare, la storia postale militare è un argomento "scivoloso" per chi la frequenta con intenti di darle una forma mentis normata, regolata da ferree istruzioni, che per chi la raccoglie, quasi mai ha riscontro nei documenti trovati. Marchese quando ha fatto il secondo volume del catalogo di P.M., sapeva che andava incontro ad una lotta impari, ha tuttavia cercato di dare un senso alle incoerenze postali che via via metteva nel catalogo (le tariffe per esempio che non corrispondono quasi mai, l'utilizzo dei supporti, l'ammissione alla franchigia (presenza o meno di timbri autorizzativi)); ha per esempio cercato di fare una statistica sull'uso o meno della tassazione sui documenti di militari o per militari, con tanto di percentuali e di presenze cronologiche. Io, Roby e credo gli altri amici che fanno posta militare, sorridiamo quando si cercano soluzioni univoche ai quesiti di tipo storico postale su documenti postali militari. Nel mare magnum della burocrazia italica e della anarchica mente di questa nazione, credo che l'univocità sia un miraggio. Figuriamoci in tempi eccezionali come quelli rappresentati da una guerra in corso... Quindi prudentemente riteniamo che il "volume secondo" sia già un bel punto di sintesi..ed anche di arrivo (punto).
Quando riusciamo a dare una risposta se non univoca per lo meno condivisibile è già un bel risultato.
Io guardo al dibattito sorridendo, ammiro l'impeto filosofico (mistico?) con cui Martino cerca di dare risposte certe ai quesiti storici postali che via via si propongono nel forum, ma con la posta militare...potrebbe essere una battaglia persa. Ne ammiro comunque l'impegno di verità.
Devo dire che ero partito con più certezze: interessato dall'argomento creato da Fabrizio, mi sono andato a vedere il bel blog...e capperi ho detto, guarda che bella cosa che è venuta fuori e come Fabrizio è riuscito a leggere tra i vari documenti l'applicazione di questa normativa della riduzione tariffaria ed a renderla facilmente intellegibile anche ad un profano come me. Con gli esempi del blog sono arrivato a dire, abbiamo tracciato una cosa certa, univoca...
Poi Martino fa gli esempi su 4 buste, e lì, oltre ad ammirare quelle coi fbolli sovrastampati P.M., ho cominciato a non capire più come nella lettura del blog, la tariffa applicata... mi sono perso tra due porti, tre porti, etc., etc...francamente caro Roger ti avrei risposto come ti ha risposto il buon amico (e co-cercatore di cose con me) Tclaudio, ne più ne meno, leggendo il 2 volume di Marchese . Siccome la "bacchettata" del Professore ( :lol: :lol: :lol: :lol: capisci che sto scherzando, eh?) l'ha presa lui, io me ne sono stato da parte, commiserando il malcapitato.
Poi ti ha risposto Roberto e francamente anche io avrei detto uguale: ecco perchè mi è venuto in mente il mondo di sopra e di sotto: perchè la lente di ricerca è effettivamente diversa.
Ciò non toglie che appunto il grande Peppino ha cercato di farne giustamente un sunto di insieme: quando riusciamo anche noi (e questo è l'intento che ci anima tutti, per lo meno quelli che ci studiano sui documenti!), siamo tutti più contenti. Quindi al momento ringraziamo Fabrizio che ci ha dato modo di parlare anche di "filosofia" del collezionismo e che soprattutto ha centrato la posizionatura dell'argomento (che sempre più spesso mi sembra sia un problema di questo forum...ben venga l'amato "moderatore",, che lo sia in tutti i sensi :lol: :lol: ). Io andrò a rileggermi il blog per cercare di farmi tornare qualche certezza, perchè ora come dici GIUSTAMENTE tu , caro Roger, partendo dalla lettura dei documenti postali non riesco mai a trovarci l'applicazione della norma.

Fatta la filosofia, intervengo nel pratico: ringrazio per aver utilizzato la busta del generale Oxilia (esempio n.2), che ho fortunatamente in collezione e che è stata da me postata sia nel thread ESPRESSI che in quello sui personaggi importanti nel subforum POSTA MILITARE-SECONDA GUERRA.
E' chiaro che se non ti posto il retro della busta , non si può sapere se chi scrive è di bassa forza (e quindi tariffa agevolata) o no; Roby che è un conoscitore di Storia ed un assiduo frequentatore di questo forum,...ha subito trovato l'inganno. Io rimedio di seguito, inserendo the other side of the moon..
Ciao a presto leggervi.


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Ultima modifica di p.m.pistoia il 17/12/2020, 21:23, modificato 1 volta in totale.
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MessaggioInviato: 17/12/2020, 21:22 
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Divertente :) sì, ma questa norma salta fuori oppure no?
Io, lo ripeto, non l'ho trovata: speravo quindi nell'aiuto degli esperti.
Filosofia a parte, distinguiamo tra normativa e consuetudine: entrambe sono elementi che caratterizzano la storia postale che c'appassiona, ma una è quella chiesta.

È arcinoto che durante il conflitto bellico molte furono le "tolleranze" (argomento che può avere un suo spazio in una raccolta), ma qui il tema voleva essere un altro: forse siamo di fronte ad una falla nel racconto che la maggior parte dei divulgatori e appassionati abbiamo dato per scontato (circa la tariffa militari di bassa lega)... ed ora che vogliamo fare?
Facciamo finta di nulla? :) Oppure ne prendiamo atto e correggiamo i sacri testi?

È chiaro che poi ogni ufficio militare avrà agito un po' come sapeva, poteva e voleva, ma non per questo andrebbe confusa la regola con la consuetudine.

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MessaggioInviato: 17/12/2020, 21:35 
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La normativa che va cercata si riferisce alla possibilità di scrivere a militari di truppa in espresso ma con il porto normale dimezzato? Giusto?
Come dici tu , la difficoltà è di vederla nei documenti per l'insicurezza che cmq il documento porta con sè. Per esempio, scusate l'ignoranza, ma quando parliamo di "porti" dobbiamo rifarci ad una considerazione di "peso dell'oggetto". Si? E chi me la da la certezza in una busta vuota che fossero5, 20 grammi, fino a 100 o cos'altro? Io non la vedo questa possibilità: è una ricostruzione ex post senza effettiva possibilità di verifica. Il mittente (fisicamente) l'abbiamo ancora qui tra noi che ce lo può confermare il contenuto, l'intento, l'occasione temporale in cui è stata scritta la missiva? No. Rimaniamo quindi nel campo delle ipotesi.
Proverò a leggermi attentamente l'unico testo di normativa che ho e che è il volume 2 di Marchese. E' un bel impegno per me che ci capisco il giusto, se trovo qualcosa di attinente lo posto e poi ne parliamo.
Pensa un po' se non ti voglio bene... :lol: :lol: :D
ciao a presto.

p.s. ho riletto il blog di Fabrizio...mah!? Lui fa una disamina della casistica, ma non cita , per la seconda guerra, una normativa che dica della possibilità che andiamo cercando...anzi cita normativa che indica che se la normale corrispondenza verso militari di truppa viaggia per espresso , l'art. 51 dice che decade la tariffa agevolata. Quindi questa è la normativa, il caso non usuale di normativa sarebbe trovare corrispondenza in espresso con l'applicazione della tariffa agevolata, quest'ultima sarebbe la "fuori legge"...

Tolgo dal blog di Fabrizio:


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MessaggioInviato: 17/12/2020, 22:12 
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chiedo venia, non cancello le precedenti righe perchè cmq ritengo possano servire di ulteriore riflessione sulla lettura di un qualsiasi documento postale...
ma rileggendo il post di Martino, avevo equivocato , cercando la normativa PER i militari, ma qui si sta cercando quella DA MILITARI...mi metto a cercare e scusate, fin ora.


Orbene, dice Rogerbarrett

Trovo interessante la disamina della possibilità di dell'invio di corrispondenza DA militari di bassa forza verso i propri cari in espresso con il servizio accessorio espresso ed in tariffa ridotta: un tema da me francamente mai approfondito a dovere, che meriterebbe maggior attenzione da parte di tutti.


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MessaggioInviato: 17/12/2020, 23:04 
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buonasera a tutti

ringrazio per le risposte date. Ora cercherei di riassumere la mia idea sulle tariffe possibili ( II G.M.), ovviamente basandomi sulle norme ritrovate e riportate nel blog.

La posta INDIRIZZATA a militari di bassa forza

per questo tipo di posta vigeva l'agevolazione della riduzione della metà della tassa purché fosse posta in porto semplice inviata senza servizi aggiuntivi.
Questa è l'unica agevolazione prevista per la posta inviata ai militari ( da amici, parenti o altri militari)


La posta SPEDITA dai militari (tutti senza distinzione di grado)

1. ai militari era concesso spedire cartoline e biglietti in franchigia
2. dal luglio del 1942 le cartoline e i biglietti in franchigia potevano essere spediti "via aerea" o "espresso" senza perdere il diritto alla franchigia.
3. i militari ( tutti ) potevano spedire cartoline semplici o illustrate anche con comunicazioni epistolari alla tariffa di 15 cent. ( non le lettere) Per queste cartoline non era previsto nessun divieto ( espicitamente normato) all'inoltro "via aere" e/o via espresso e neppure via raccomandata ( servizio da me non ricercato).
4. ai militari ( come pure ai civili) era ammesso l'invio di BUSTE via aerea ed espresso usufruendo della tariffa ridotta dell'aereespresso ( es. nel caso del primo porto la tariffa era di 2 lire anzichè 2,25)

Questo quanto rinvenuto nelle normative emesse.

Poi come detto da maestri della storia postale militare ( Marchese in primis ma anche Roberto ed Enrico) per i noti motivi già citati, si potranno trovare le più disparate tariffe, con timbri senza timbri con francobolli e senza francobolli.

Una precisazione. La possibilità di inviare cartoline sempici o illustrate acnhe con contenuto epistolare era poco nota sia ai militari che agli addetti postali tanto è vero che fu più volte richiamata all'attenzione. Ottimo, il riferimento citato da Martino all'articolo del Marchese sull'argomento, per me, fonte di ispirazione nella mia ricerca. https://www.ilpostalista.it/pm_8.htm

Bella la rappresentazione di Enrico del forum: "c'è un mondo di sopra e un mondo di sotto". Ma amo pensare che al centro del forum ci sia il nostro mondo: La storia postale ( militare e non ) fatta di bolli date testi (interessanti, avvincenti, struggenti) e perchè no anche di tariffe e francobolli. Unendo il sopra e il sotto credo che il risultato possa definirsi " la forza".


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MessaggioInviato: 17/12/2020, 23:20 
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Lacunosa può essere la fonte bibliografica a cui ci si rifa (non ho elementi che mi inducano in questa direzione per il Marchese secondo volume).
Lacunosa può essere la normativa che dovrebbe regolamentare un servizio. (e su questo da quel che dico dopo ho più di un sospetto).
Lacunosa come abbiamo visto nell'interpretazione potrebbe essere la mia capacità intellettiva... :D :mrgreen: ma su questo non posso farci niente.
Delle tre parliamo di quella che serve a noi, cioè la seconda.
Se non vi è traccia di una precisa normativa in merito, riguardante la spedizione di corrispondenze con servizio accessorio Espresso DA parte di militari, si può cercare di ricostruirla delineandone i confini con la normativa presente...ci provo, ditemi se può essere...
disp. 518 Servizi disimpegnati da Uff, Posta Militare
servizi disimpegnati: corrispondenze normali ed aeree (lettere e cartoline), servizi accessori ammessi Espressi in partenza dalle PM.
disp. 189 Sospensione servizio cartoline illustrate.. 1942
(all'interno di ampia normativa riguardante la tariffa delle cartoline illustrate affrancate per 10 e 20 centesimi..)avranno corso quelle affrancate per 30 cent.. (foglio d'ordini n.41 del 5/4/42).
disp. 121 corrispondenza senza francatura spedita da militari mobilitati1943
(all0interno di più ampia normativa) Resta altresì inteso che le cartoline semplici od illustrate spedite da militari ed impostate in uffici di P.M. possono essere affrancate con cent. 15(anzichè cent.30), anche se recanti corrispondenza epistolare.

Ecco qua il passaggio interessante
le cartoline semplici od illustrate spedite da militari ed impostate in uffici di P.M. possono essere affrancate con cent. 15(anzichè cent.30), anche se recanti corrispondenza epistolare.

Se a questo aggiungiamo la possibilità del servizio accessorio di espresso, rintracciamo nella normativa, almeno per quel che concerne le cartoline illustrate , menzionate in chiaro,la possibile riduzione tariffaria cercata.

Non ho trovato riferimenti alle lettere, ma se funzionava per le cartoline illustrate....


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come vedi Fabrizio, mi hai preceduto, ma mi fa piacere che uno sprovveduto come me, sia arrivato, leggendo la normativa, alle stesse conclusioni di uno specialista di storia postale, come te.
Concordo nella forza del mondo di mezzo, ma invito il mondo di sotto(ben inteso come posizionatura della storia postale civile nel forum!) a essere presente magari con qualche riflessione al di fuori della posta militare nei threads del mondo di sopra. Ci dareste tanto...conforto e sentiremmo meno la solitudine (sembra talvolta per i quattro gatti di sopra che un associazione come la nostra di CPM collezionisti di posta militare, sia solo di nome o in forte minoranza ).
E per finire con la citazione della forza
La forza sia con te !, o meglio con noi... :lol: :lol:


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MessaggioInviato: 18/12/2020, 3:26 
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Fabrizio544 ha scritto:


Ecco due frasi dall'articolo che mi piacciono in modo particolare:

"Per il collezionista che vuole la tariffa esatta sono dolori."

"Da c.15 a c.30, tutto faceva brodo e tutto risultava, alla fine, regolare."


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MessaggioInviato: 18/12/2020, 11:00 
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Grazie a Fabrizio , Martino ed Enrico per aver contribuito a ravvivare il Forum in sonnolenza. E' sempre piacevole confrontarsi amichevolmente anche se l'argomento è stato discusso tante volte sui thread di P.M.,resta il fatto che cercare tariffe esatte in posta militare sono dolori per le più svariate situazioni che comporta la guerra che a questo punto, i documenti li colleziono come oggetto di storia. Fabrizio, grazie per il titolo "maestro di P.M.",per quel che mi riguarda, assolutamente immeritato.Amo la storia, in particolare la seconda guerra, la posta è parte integrale della storia, il lato più umano, hai un documento di un soldato in un fronte di guerra.... Riguardo alla riduzione per i civili x militare e i militari x militari, se può tornare utile, posto alcune lettere anche se non sono espressi:
Da Albenga 5.8.41 scritta da militare x militare di P.M. 20, tariffa ridotta 25 cent.
Da Penango 2.9.40 scritta da civile x militare di P.M. 8 tariffa ridotta a 25 cent.
Infine una lettera da Berane, Montenegro con 25 cent. soprastampato P.M. spedita da P.M.99 Div. Venezia x militare a Udine.
Quest'ultima non è mia, ma di un amico di P.M.
Un saluto a tutti
Roby


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Roby2000 ha scritto:
Riguardo alla riduzione per i civili x militare e i militari x militari, se può tornare utile, posto alcune lettere anche se non sono espressi:...
Roby


Chiudo la digressione "no espressi", ripostando un pezzo che è nel forum di posta militare-RSI- Posta ca Campo Feldpost: si tratta di un intero spedito in PdC da 15 cent. Tariffa quindi agevolata secondo normativa precedentemente citata.
PdC 809 z.o. 17/9/44


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p.m.pistoia ha scritto:
Roby2000 ha scritto:
Riguardo alla riduzione per i civili x militare e i militari x militari, se può tornare utile, posto alcune lettere anche se non sono espressi:...
Roby


Chiudo la digressione "no espressi", ripostando un pezzo che è nel forum di posta militare-RSI- Posta ca Campo Feldpost: si tratta di un intero spedito in PdC da 15 cent. Tariffa quindi agevolata secondo normativa precedentemente citata.
PdC 809 z.o. 17/9/44


No, purtroppo, si sarà trattato di un uso tollerato (giacché del tutto sovraffrancata), perchè come avevo avuto modo di ricordare da marzo 1944 in RSI la posta ordinaria da tutti i militari (non più solo quelli di bassa forza) era esente da affrancatura.
Per reperire un riscontro della posta con riduzione militari di bassa forza secondo norma si dovrebbe cercarla fra l'inizio dell' RSI ed il marzo 1944, ossia per soli sei mesi! Un'impresa possibile per la posta ordinaria, ma decisamente improbabile per la posta in espresso con riduzione nel porto.

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