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 Oggetto del messaggio: FISCALE ATTI AMMINISTRATIVI
MessaggioInviato: 10/06/2018, 11:02 
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Posto, come preannunciato, questo fiscale per Atti Amministartivi da centesimi 50 con raffigurante una Italia Turrita (forse è la prima Italia Turrita che viene effigiata su una marca?) su frammento.Inutile dire che l'unico che può aiutarmi è un' amico del Forum e non a CASO, penso non possa che trattarsi di Michele.P.S. Tra l'altro, ho notato che manca uno spazio nel Forum dedicato ai Fiscali (Italiani e Stranieri). Va bene che si tratta di un Forum dedicato alla Posta Militare e quindi strutturato in origine in una determinata maniera, ma siccome stiamo cercando di allargare gli orizzonti (da parte mia stò cercando di fare il massimo aprendo topic dedicati agli Erinnofili e quant'altro... ), per cercare di fare intervenire un maggior numero di collezionisti.Devo però anche dire, che ho ricevuto delle osservazioni qualcuno che lo frequenta, che mi ha fatto notare, spero senza vena polemica, che il ns. beneamato luogo di discussione è principalmente finalizzato alla disamina di documenti di P.M., ricordandomi (come se ce ne fosse bisogno...) che si tratta dell' Associazione Italiana di Collezionisti di Posta Militare....Vorrei sapere Michele cosa ne pensi a tal proposito ed anche l'opinione degli altri amici?Saluti Riccardo.


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 Oggetto del messaggio: Re: FISCALE ATTI AMMINISTRATIVI
MessaggioInviato: 11/06/2018, 23:47 
ricky1964 ha scritto:
... ho ricevuto delle osservazioni qualcuno che lo frequenta, che mi ha fatto notare, spero senza vena polemica, che il ns. beneamato luogo di discussione è principalmente finalizzato alla disamina di documenti di P.M., ricordandomi (come se ce ne fosse bisogno...) che si tratta dell' Associazione Italiana di Collezionisti di Posta Militare....Vorrei sapere Michele cosa ne pensi a tal proposito ed anche l'opinione degli altri amici?
Non c'è dubbio che l'AICPM sia nata per riunire i collezionisti di Posta Militare ma nel tempo ha finito con occuparsi anche di storia postale, cosa quanto mai naturale vista la contiguità tra i due settori (e il momento poco felice che sta attraversando l'Associazione Italiana di Storia Postale). E la cosa è ormai ufficializzata con il cambiamento del titolo della rivista in "Posta militare e storia postale", ampiamente riflesso nei contenuti della stessa. E considerato che nessuno viene obbligato a leggere gli argomenti che non lo interessano, e tantomeno ad intervenire, non vedo perché non si possano affrontare argomenti "estranei" che, a mio parere, vanno senz'altro incontro alla curiosità che penso animi tutti i collezionisti, consentendo di dare uno sguardo oltre la siepe del proprio giardinetto. Il problema che vedo è un altro: il forum è nato con una struttura mirata alla trattazione di un solo argomento e le successive aggiunte non hanno trovato collocazioni precise per cui ora il tutto è un po' disordinato. Ne ho parlato di recente con Piero, a cui non dispiace affatto che si "travalichi", e penso che presto si cercherà di ristrutturare il Forum per dargli una migliore fruibilità. Detto questo, veniamo alla marca per atti amministrativi:
ricky1964 ha scritto:
Posto, come preannunciato, questo fiscale per Atti Amministartivi da centesimi 50 con raffigurante una Italia Turrita (forse è la prima Italia Turrita che viene effigiata su una marca?) su frammento.
La marca è stata emessa nel 1866, anno della terza guerra di indipendenza, impresa che richiese fortissime spese, finanziate anche con nuove tasse o aumenti di quelle esistenti e che spesso resero necessarie nuove marche per la loro riscossione. Le tasse per gli atti amministrativi furono appunto tra le "novità" del 1866. Nel novembre 1865 aveva iniziato la sua attività l'Officina Carte Valori di Torino, impiantata per provvedere alla stampa di francobolli e marche da bollo, la cui produzione in precedenza era stata appaltata a Matraire e, dal 1862, alla De La Rue. Accanto alla poca esperienza pratica, la neonata OCV ebbe però un ulteriore problema: la precedenza nei lavori fu data alla stampa di Buoni del Tesoro e di banconote provvisorie da 10 lire, necessarie per istituire il corso forzoso della carta moneta in sostituzione dell'oro: di conseguenza per la fornitura di nuove marche da bollo si fece di nuovo ricorso all'appalto a privati. Uscito ormai di scena Matraire, la stampa delle marche fu affidata ad un altro litografo di Torino, Claudio Perrin, che però non era attrezzato per la gommatura e la dentellatura, operazioni che vennero eseguite dall'OCV. Perrin realizzò tre tipi di marche:
per atti amministrativi, inizialmente distribuite senza dentellatura
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Commento file: Atti amministrativi
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marche di riscontro, distribuite senza dentellatura, che venne poi applicata solo ad alcuni valori della serie
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Commento file: riscontro
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e le marche di transizione per le provincie venete, distribuite solo dentellate
Allegato:
Commento file: provincie venete
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La tassa per gli atti amministrativi era una nuova tassa istituita nel 1866 e riguardava vari tipi di documenti emessi da pubbliche autorità su richiesta degli interessanti (certificazioni, autenticazioni di firme, etc). Le marche di riscontro invece avevano una funzione particolare: riscontravano l'importo pagato, in contanti, per la tassa di registro. Erano state introdotte era per prevenire frodi da parte degli impiegati degli uffici del registro che potevano rilasciare ricevuta per l'importo effettivamente incassato ma annotare nel registro delle riscossioni un importo inferiore, intascando la differenza. Poiché gli importi della tassa di registro potevano essere molto elevati, le marche arrivavano al valore nominale di 5000 lire (ho sempre invidiato il possessore di un documento del 1867 con 19 marche da 5000 lire, più altre per un importo complessivo di poco meno di 100000 lire). Infine le marche di transizione: l'esperienza fatta durante l'unificazione nazionale aveva mostrato quanto fosse complicato allineare sistemi fiscali molto diversi tra di loro, specialmente se l'operazione veniva fatta in tempi rapidi, per cui nel 1866 nelle provincie venete annesse all'Italia a seguito della guerra vennero lasciate in vigore le leggi fiscali austriache per un periodo di transizione, durato circa 4 anni: poiché le leggi austriache ovviamente prevedevano tasse con importi in valuta austriaca ma nelle provincie annesse era stata introdotta la valuta italiana, le marche ebbero il valore espresso sia in fiorini (e sue frazioni) per l'importo di tassa che assolvevano, che in lire italiane (e sue frazioni) per l'importo a cui venivano vendute.
Venendo al soggetto di questi tre tipi di marche, era effettivamente la prima volta che veniva usata l'Italia Turrita sulle marche, ma questa raffigurazione dell'Italia aveva fatto la sua prima comparsa, a figura intera, sulla carta bollata già nel 1862. È stato scritto che nelle provincie venete si era preferito usare una rappresentazione del potere più neutra che non il ritratto del re, ma si tratta di un'interpretazione di totale fantasia. Il motivo era molto più prosaico: dal 1863 circolavano francobolli e marche prodotte da De La Rue con il magnifico ritratto di Vittorio Emanuele inciso da un artista quale Jean Ferdinand Joubert de la Ferté e si voleva evitare che su queste marche stampate in litografia comparisse un ritratto scadente, che non avrebbe retto il confronto con quello di Joubert. Che non ci fossero ragioni di "cautela politica" nel mostrare l'Italia Turrita sulle marche per le provincie venete è dimostrato dal fatto che quando l'OCV, superato il picco di lavoro, fu in grado di stampare le marche impiegò il ritratto di Vittorio Emanuele anche per le marche per le provincie venete.
Un ultimo commento sull'Italia Turrita litografica: sono portato a ritenere che Perrin, nel disegnare le varie marche litografiche, sia stato ispirato dall'Italia Turrita del medaglione che comparve sulle banconote provvisorie da 5 lire, stampate a Londra da De La Rue:
Allegato:
Commento file: banconota DLR da 5 lire
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Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: FISCALE ATTI AMMINISTRATIVI
MessaggioInviato: 12/06/2018, 17:59 
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Ciao Michele sono d'accordo con te al 100% riguardo la tua risposta alle mie osservazioni, e mi fa piacere sapere che in un tuo recente colloquio con Piero, questi ti abbia comunicato che vede con interesse anche la trattazione di argomenti e temi di Storia Postale anche non inerenti alla Posta Militare.Penso che inoltre come ti ha accennato, sia positiva l'idea di dare prossimamente una revisione alla struttura stessa del Forum, in modo tale da renderlo più accessibile a tutti.E' inutile dire, quanto ti ringrazio per la interessante disamina della Marca Amministrativa che ha citato varie tematiche e collocazioni storiche, ed anche ampiamente corredata da immagini (pure di una banconota dell'epoca!), che definire esaustiva è il minimo... Saluti Riccardo.


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