Sono le impronte di una bollatrice Krag: in questo caso le piastrine poste tra i datari non erano state montate. Le bollatrici Krag, di produzione norvegese, furono il secondo modello di bollatrici introdotto in Italia, quindi dopo le americane Bickerdike, quelle inizialmente con la targhetta a bandiera.
Le Krag erano disponibili in un modello ad azionamento manuale ed uno azionato con un motore elettrico, eccole in una pubblicità dell'epoca (purtroppo in una riproduzione almeno di terza mano):
Allegato:
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Da notare l'indicazione che la macchina elettrica fa il lavoro di 10-12 bollatori manuali e quella a manovella il lavoro di 5-6: evidentemente un bollatore manuale era in grado di bollare 100 pezzi al minuto!! Il montaggio delle piastrine poste tra i datari era opzionale e di disegno a scelta dell'utente: si trovano quindi linee ondulate o dritte, messaggi pubblicitari (in Italia ad esempio "Esposizione 1911", "Esposizione Internazionale - Genova 1914 - Igiene Marina Colonie ", "XI Esposizione - Internazionale d'Arte - Venezia - Aprile-ottobre 1914", per citare i primi tre). Il loro uso in Italia non fu lungo e probabilmente finì durante il periodo della prima guerra. Tuttavia le targhette dell'esposizione di Venezia del 1914 nel 1920 vennero usate di nuovo scalpellando XI e 1914, e quindi la macchina di Venezia doveva essere ancora efficiente. Secondo il Moschetti solo gli uffici di Firenze Centro, Milano Distribuzione e Roma Centro usarono le Krag con il solo datario.
Michele