fabio caggiula ha scritto:
... Probabilmente per la scarsa considerazione o importanza che si dava a questo genere di timbri......penso...
Io non credo che questo fosse il motivo. Forse era per risparmiare la costituzione di un apposito ufficio di ragioneria provinciale oppure chissa'... Dal punto di vista pratico, comunque, l'identificazione degli uffici funzionava bene anche senza l'attribuzione di nuovi codici frazionari provinciali. D'altra parte lo si puo' constatare dal fatto che molte nuove province costituite in anni recenti hanno conservato i frazionari originari senza cambiarli. Mi spiego con un esempio: la provincia di Verbano Cusio Ossola (sigla VB) e' stata costituita nel 1992 ma Domodossola Citta' (che appartiene a questa provincia) ha il frazionario 41101 che e' esattamente il frazionario 41/101 che l'ufficio aveva ricevuto fin dal 1909-10, quando era incluso nella provincia di Novara.
La cosa un po' bizzarra e' che molte province sembrano aver ricevuto il loro numero frazionario ''nuovo'' solo dall'1-7-1951 tutte insieme, pur essendo state costituite gia' da un sacco di tempo: e' il caso - oltre a Rieti e Latina/Littoria anche di Varese (provincia dal 1927), Vercelli (provincia dal 1927), Terni (provincia dal 1927), Matera (provincia del 1927), Viterbo (provincia dal 1927), e ancora Ragusa, Aosta, Gorizia, Enna, Pescara, Pistoia, Savona, Brindisi, Nuoro, Asti. Io, almeno, non conosco i motivi di questa scelta, né so avanzare ipotesi. Quello che so e' che il frazionario si usa ancor oggi: e' sempre associato ad ogni ufficio postale, come si puo' facilmente evincere consultando il sito di Poste Italiane spa.