Segnalo il frazionario di Ginestra 55/416.

Possiedo anche questi: S Giustina di Boccolo 44-206; Borgo s. Donnino 44-10; Boccolo dei Tassi 44-205; Cicala 18-38; Marianopoli 14-14; Tessello 27-91;
Fabio

Carissimo Fabio, Ginestra mi era del tutto ignoto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Si trattava di un'agenzia postale dipendente da Monteleone Sabino!!! Davvero un annullo inconsueto e ti sono davvero riconoscente


Anche l'annullo di Tessello 27-91 e' assolutamente inedito e se tu potessi inserire l'immagine te ne sarei infinitamente grato.


Gli altri annulli che citi dovrebbero invece essere tutti gia' noti ma, se ti e' possibile, inserisci egualmente le immagini. Spesso si riscontrano delle varianti inattese.


Grazie e buon anno!!

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Riccardo Bodo

Frazionario di Tessello 27-91

Davvero strepitoso, grazie mille . L'ufficio di Tessello era una ricevitoria di terza classe, operante in una frazione di Cesena; oggi non esiste piu'.
Invece Ginestra (con il nome di Ginestra Sabina) esiste ancora come ufficio postale: non era pero' facile trovare l'annullo frazionario recante il numero 55 relativo alla provincia di Roma. Infatti nel 1923 il territorio del circondario di Terni venne staccato dalla provincia di Perugia e parcheggiato in quella di Roma; ma gia' nel 1927 fu costituita la nuova provincia di Rieti che ha un diverso numero e i cui annulli, comunque, non mostravano piu' il frazionario nella corona (si era tornati all'indicazione esplicita della provincia). Quindi in frazionario 55-416 ha potuto essere usato per un periodo limitato.

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Riccardo Bodo

Riccardo. Quindi se ho capito bene il frazionario di Ginestra 55/416 sarebbe stato utilizzato per un periodo di 4/5 anni soltanto???
Fabio

Si' perche' questo centro abitato in precedenza faceva parte della provincia di Perugia (non so quando l'ufficio venne aperto: in un elenco che possiedo, datato 1913, non figura ancora). Quando il territorio reatino passo' alla provincia di Roma sicuramente l'ufficio funzionava come mostra il tuo annullo (e l'ufficio figura effettivamente con il frazionario 55/416 su un elenco del 1926). Nel 1927, come ho scritto, venne pero' costituita la nuova provincia di Rieti (con la relativa direzione provinciale delle poste cui venne attribuito il numero 94). Oggi l'ufficio di Ginestra Sabina reca il frazionario 94/256. Ma quando venne costituita la nuova provincia, i vertici delle Regie Poste avevano gia' invitato ripetutamente gli uffici a non utilizzare il numero frazionario sugli annulli, indicando invece in chiaro la provincia di appartenenza. Infatti sugli annulli degli anni '30 compare come Ginestra (Rieti), come si vede in questa impronta parziale

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Riccardo Bodo

Sambuco (CN) (23-194)

Frazionario di Amatrice Dicembre 1928. Benche' dal 1927 la cittadina fosse passata nella provincia di Rieti, vengono ancora utilizzati timbri che fanno riferimento alla provincia dell'Aquila.

Ecco, caro amico: hai toccato un problema di non chiara soluzione. Il discreto numero di province create nel 1927 in realta' non porto' contestualmente all'attribuzione di un nuovo numero frazionario provinciale. Per un po' si continuarono ad usare i numeri frazionari preesistenti anche se la prima cifra (quella della provincia) non era piu' ''adeguata''. Molti del nuovi numeri provinciali (come quello di Rieti che e' il 94) furono assegnati ufficialmente solo da meta' 1951, come ricordava un importante studio di Mario Pozzati pubblicato sui notiziari dell'AICPM e dell'ANCAI (e poi ripreso dal ''Postalista''). Un piccolo esempio: la provincia di Littoria (poi Latina) fu istituita nel 1934 ma come si vede qui sotto ancora nel
1949 l'ufficio vaglia risparmi di Formia (Latina) usava il vecchio frazionario con il numero provinciale 55 di Roma (immagine da Delcampe)

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Riccardo Bodo

Addirittura 15 dopo dalla nuova attribuzione veniva utilizzato ancora il timbro col 55 che era della provincia di Roma. Probabilmente per la scarsa considerazione o importanza che si dava a questo genere di timbri......penso...

Io non credo che questo fosse il motivo. Forse era per risparmiare la costituzione di un apposito ufficio di ragioneria provinciale oppure chissa'... Dal punto di vista pratico, comunque, l'identificazione degli uffici funzionava bene anche senza l'attribuzione di nuovi codici frazionari provinciali. D'altra parte lo si puo' constatare dal fatto che molte nuove province costituite in anni recenti hanno conservato i frazionari originari senza cambiarli. Mi spiego con un esempio: la provincia di Verbano Cusio Ossola (sigla VB) e' stata costituita nel 1992 ma Domodossola Citta' (che appartiene a questa provincia) ha il frazionario 41101 che e' esattamente il frazionario 41/101 che l'ufficio aveva ricevuto fin dal 1909-10, quando era incluso nella provincia di Novara.

La cosa un po' bizzarra e' che molte province sembrano aver ricevuto il loro numero frazionario ''nuovo'' solo dall'1-7-1951 tutte insieme, pur essendo state costituite gia' da un sacco di tempo: e' il caso - oltre a Rieti e Latina/Littoria anche di Varese (provincia dal 1927), Vercelli (provincia dal 1927), Terni (provincia dal 1927), Matera (provincia del 1927), Viterbo (provincia dal 1927), e ancora Ragusa, Aosta, Gorizia, Enna, Pescara, Pistoia, Savona, Brindisi, Nuoro, Asti. Io, almeno, non conosco i motivi di questa scelta, né so avanzare ipotesi. Quello che so e' che il frazionario si usa ancor oggi: e' sempre associato ad ogni ufficio postale, come si puo' facilmente evincere consultando il sito di Poste Italiane spa.

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Riccardo Bodo