buongiorno ieri ho trovato una cartolina con un timbro che mi ha incuriosito...
Un guller con l'indicazione BONIFICA DI PISTICCI (27/4/43).
I timbri particolari mi hanno sempre incuriosito, ma non avevo fin oggi trovato un timbro che "parlasse" di bonifiche.
Online ho trovato notizie di bonifiche in quel territorio durante il ventennio, un po' come successe in altre zone del territorio nazionale; ancora oggi c'è un progetto in corso di ulteriori bonifiche a Pisticci.
Come si dovrebbe considerare il timbro in questione? E' un particolare ufficio postale? Grazie a chi mi darà qualche notizia.

Ciao Enrico,se non ricordo male il guller in questione l'avevo visto in passato su un documento inviato all'estero, e si riferiva al Campo d'internamento Italiano Civile di Bonifica di Pisticci a Matera, aperto il 30 Giugno 1941 con una presenza di 750 internati, cessò il funzionamento l'8 Settembre del 1943, i prigionieri si occupavano primariamente di bonificare l'area.Saluti Ricky.

Forse bisognerebbe spostare questo thread in un'atra sede più adeguata cioè quella dei P.O.W., che ne pensate?Saluti Riccardo.

ma chi lo dice che il mittente di questa cartolina è un internato?
a me basta avere notizie sull'ufficio postale, l'avevano per il campo di internamento e solo per quello?

Enrico io penso che il gulller sia stato utilizzato esclusivamente per il campo, in quanto come ho già detto, avevo visto un documento inviato da un internato Slavo dal campo per Lubiana, se non ricordo male, e comunque potrebbe questa cartolina potrebbe essere stata generata da qualcuno che orbitava intorno al campo, non necessariamente un internato, che ha obliterato il f.bollo. Ti alllego un link da visionare tra l'altro di Gabbini pubblicato sulla nostra rivista N.99 : http://www.clubfilateliaoro.it/articolo ... ili-italia
Saluti Riccardo.

grazie dell'indicazione.

Riccardo, ho qualche dubbio sulla tua interpretazione. La bonifica era cominciata negli anni Trenta mentre il campo di internamento, secondo Gabbini, è di giugno 1940, e già nel 1938 era cominciata la costruzione del Villaggio Marconi, oggi Marconia, per ospitare bonificatori e coloni. Mi aspetterei quindi che, visto che Pisticci è, come quasi tutti i paesi della valle del Basento, in cima ad una collina a quasi 400 m di quota e non proprio vicino alla zona di bonifica, un ufficio postale sia stato aperto per servire chi lavorava alla bonifica, e poi alla costruzione del villaggio, ben prima dell'apertura del campo di internamento. C'è da dire che nell'elenco degli uffici postali al 31 luglio 1938 non compare un ufficio denominato "Bonifica di Pisticci", mentre nell'edizione successiva dell'elenco, quella del 1943, c'è un ufficio postale e telegrafico con tale nome e frazionario 51/168: collocherei quindi l'apertura dell'ufficio nella seconda metà del 1938/inizio del 1939. Escluderei quindi che l'UP fosse all'esclusivo servizio del campo, e ritengo che la situazione fosse opposta: aperto il campo, la posta degli internati passò dall'ufficio di "Bonifica di Pisticci", insieme a quella dei locali.
Michele

Ciao Michele, dalla tua ricerca effettuata sugli uffici postali ed i relativi timbri, ritengo che la tua ipotesi sia verosimile ed è molto probabile che l'Ufficio Postale con il guller BONIFICA DI PISTICCI *MATERA* servisse la popolazione locale ed anche le missive degli internati del Campo inviate ai loro familiari, transitassero da lì.Saluti Riccardo.

Che poi è anche la mia idea...
Grazie intanto a Michele per avere dato una risposta anche alla mia domanda riguardante l'apertura dell'ufficio postale.
Per quanto riguarda il pezzo scansionato, io che faccio anche internati, sarei ben contento se questa corrispondenza fosse di un internato, ma non ne ho evidenze sulla cartolina, ne richiami a indicazione di franchigia postale (Circ.Min. 98860), ne timbri di censura di prefetti, questori, etc.
Io penso debba trattarsi di un civile, possa essere abitante di Pisticci o uno dei lavoratori della bonifica.
Questa è la mia idea, per cui il pezzo per me è interessante solo per la curiosità del timbro.
Grazie a Riccardo e Michele che mi hanno confortato in questa ricerca.