Domenica scorsa mi è stata sottoposta una busta portante l'annullo di partenza LUGH/SOMALIA ITALIANA MERID. in data 20.GEN.36 e di arrivo a Mogadiscio quello di MOGADISCIO/SOMALIA ITALIANA in data 23.2.36.XIV, dicendomi che il documento era una cosa abbastanza rara. Poiché non ero sicuro che mi dicesse la verità, ho preso nota dei bolli e dell'affrancatura per complessivi c. 50, riservamdomi di controllare i bolli e poi ne avremmo riparlato domenica prossima. Sfogliando il catalogo del Bianchi ho trovato soltanto questi due bolli che maggiormente li avvicinano, ma del primo ho trovato soltanto quello con le parentesi e dell'altro un timbro che, all'apparenza mi sembrava da niente, invece ha un punteggio enorme.
Ringrazio fin d'ora tutti coloro che vorranno darmi qualche consiglio in proposito e porgo cordiali saluti.

Se ho capito bene, la prima domanda è: "è noto il timbro con lunette rigate con dicitura LUGH - SOMALIA ITALIANA MERID. senza parentesi?"

La mia risposta è sì, ne ho alcuni esemplari in collezione e non capisco come mai Paolo Bianchi, che a suo tempo l'ha esaminata, non ne abbia inserito la riproduzione nel suo libro. Ritengo che, su documento integro, sia poco comune.

Confermo che il bollo di Mogadiscio riprodotto (non si può sbagliare perché è l'unico che riporti l'anno dell'Era Fascista) è raro e l'ho riscontrato solo apposto in arrivo sul retro delle buste, come in questo caso.

In definitiva il documento che le hanno offerto, se autentico, è un vero "gioiellino", sia per la combinazione di due bolli rari, sia e soprattutto perchè l'uso dei bolli di Lugh a lunette rigate mi è noto solo fino al 1915, mentre l'uso del bollo di Mogadiscio mi è noto a partire dal 1934.

Ovviamente l'affrancatura di 50 centesimi è corretta e, visto che ha scritto "per complessivi c. 50", immagino sia una delle classiche accoppiate (25 + 25 o 20 + 30) della serie "pittorica", quasi certamente della seconda emissione. Se invece fosse una 15 + 35 o addirittura fossero coinvolti i 7 1/2 e/o fossero francobolli della prima emissione, si aggiungerebbe un ulteriore elemento di pregio. Se poi vogliamo esagerare, possiamo sperare che qualche francobollo abbia anche la dentellatura mista 12x14 o 14x12 o 12 su tre lati e 14 in alto o in basso!

Spero che il suo ulteriore esame dia esito positivo, che riesca ad acquistare la busta ad un prezzo ragionevole e che poi voglia condividere con noi su questa pagina questo felice ritrovamento.

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Fortunato possessore di una bellissima collezione di Somalia Italiana: Francobolli, Storia postale, Annullamenti, Posta Militare, Navi

Grazie per il sollecito interessamento. Ha capito tutto bene. In fatto di affrancatura mi pare di ricordare che fossero in tutto 4 o 5 francobolli che facevano in totale c. 50 e che la lettera partiva da Lugh ed arrivava a Mogadiscio. Quello che mi ha sorpreso, quando sono arrivato a consultare i cataloghi e che mi sono dimenticato di dire, è stato il fatto che il bollo di Lugh con le parentesi che, come noterà leggendo il richiamo (*), fosse stato usato tra il febbraio ed il luglio 1936 per corrispondenze filateliche. Ricordo anche che la busta dietro portava stampato Somalia Italiana, ma non ho fatto caso a chi fosse destinata. Domenica prossima me ne farò dare almeno una fotocopia (davanti e dietro), sempre che nel frattempo non abbia già venduto il documento.
Comunque sia, la settimana prossima ci risentiremo. Michele Mainenti

Stando così le cose, mi sembra probabile che sia il caso da lei citato (D'Alessandro) oppure che il mittente e/o il destinatario fosse Manfredo Paggetti che, lavorando nell'amministrazione postale, fece a volte un uso "disinvolto" dei timbri in disuso che erano custoditi all'ufficio di Mogadiscio. (vedi nota 11 a pagina 127 del libro di Paolo Bianchi).

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Grazie ne terrò conto. Michele.

Tutto considerato ho deciso di acquistare il documento, riservandomi di controllarne la genuinità dei timbri. Infatti il documento, anche se fosse di carattere filatelico, avrebbe ugualmente un certo valore storico e di confronto con gli annulli eventualmente contraffatti di recente. Credo anche di avere, ma non so dove l'abbia messo, oppure dato via, perché non colleziono le occupazioni inglesi delle nostre colonie, un timbro simile a quello di Mogadiscio, riportato sul presente documento.
Cordialmente, Michele.

Con un pò di pazienza e molta fortuna sono riuscito a trovare il documento con l'annullo di Mogadiscio, ma non è quello di cui abbiamo parlato, ma quello che il Bianchi ha "raffazzonato" e pubblicato a pagina 136. L'avevo messo tra le cose correnti e non nella raccolta della Somalia. Eccone comunque la scansione.
Saluti a tutti gli amici dell'AICPM, Michele.

Avevo indovinato: ho vinto un premio?

E' chiaro che tutto l'insieme è quantomeno di "gusto filatelico", ma l'utilizzo di 4 esemplari del cent 7 1/2 della prima emissione in combinazione con il 20 centesimi del decennale eritreo da certamente un valore anche filatelico, oltre che storicio postale.

L'annullo cui fa riferimento dovrebbe essere questo:


che somiglia a quello che ha postato ma dovrebbe essere invece quello del telegrafo, scalpellato


Eccolo sulla busta da cui l'ho ricavato



Ancora complimenti per l'acquisto. Malgrado l'origine filatelica io non avrei avuto esitazioni a prenderlo.

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Ho fatto quindi bene a prenderlo e La ringrazio per la gentile collaborazione e quando avremo occasione di conoscerci di persona, offrirò da bere sicuramente. Per quanto riguarda l'altro mio documento, se l'osserverà bene, non è simile a quello del suo documento, ma è proprio simile a quello indicato dal Bianchi a pagina 136, in fondo a sinistra, poiché ha tra parentesi la dicitura (RACCOMANDATE) e la "D" di MOGADISCIO, che si intravede, non al centro della lunetta come si nota invece nel timbro del documento da Lei postato e che io non ho mai visto prima d'ora. Complimenti anche a Lei che possiede un altro bel pezzo di storia postale. Michele