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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 30/11/2020, 17:43 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
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gentili amici forumers,

questo post nasce sulla volontà di riflettere sull'impegno alla collaborazione.
Sabato scorso ho ricevuto una piacevole telefonata da un utente: tra i vari argomenti storico postali siamo passati anche a confrontarci sugli effetti del collaborare nel nostro forum.
Tra il serio ed il faceto, abbiamo rimarcato quanto il creare sensibilità attorno al materiale che ci appassiona possa inevitabilmente generare anche un aumento dell'attenzione altrui verso quanto desidereremmo acquistare e persino formare nuovi diretti competitors: ovviamente ci abbiamo sorriso sopra, com'è ragionevole fra soggetti che partecipano attivamente ad un forum pubblico.

E' evidente, infatti, che se c'è qualcuno che ha già accettato certi "effetti collaterali" è proprio chi usa condividere le proprie ricerche nell'interesse della divulgazione accessibile a tutti.

Io stesso, se non avessi avuto i consigli e le ramanzine di molti -tra cui anche alcuni forumers!- sarei rimasto l'ingenua "gallina dalle uova d'oro" in balia del mercato delle volpi: -aihmè!- non credo di aver fatto troppo progresso :oops: , ma almeno spero di essere stato promosso a quadrupede senziente.... che so? ...a somaro scalciante, ossia ad una bestia un po' più ostica da sfruttare.

La riflessione che vorrei condividere è per lo spirito che accomuna quegli utenti che, ben lontani dall'intervenire per accrescere il proprio numero di messaggi o per spammare la propria ottusità, impegnano risorse e competenza (talvolta eccezionali) per provare a dare supporto alle varie ricerche proposte in pubblico da utenti amici e sconosciuti.
Si potrebbe fare facile ironia chiedendo: "...ma chi ce/ve lo fa fare?"
Facezie a parte, il forum deve molto proprio all'esistenza di certi attori: suggerisco di sorvolare sui ringraziamenti occasionali che questi meritano ed invito, sopratutto gli ultimi arrivati, a tenere in considerazione il valore del forum, le sue regole e la preziosità del mutuo scambio di informazioni che esso costituisce nell'immediato e nelle ricerche future che in esso si possono operare.

Gli interventi necessitano di essere opportunamente misurati, contestualizzati, indicizzabili perchè necessita che venga rispettato l'equilibrio e la funzionalità costituite nel tempo: qui non è presente un moderatore solerte e fin ad ora -grazie alla serietà degli intervenuti- siam generalmente riusciti a farne a meno.
Trovo, inoltre, che non sia un caso che gli utenti più attivi poi finiscano per cercarsi ed incontrarsi dal vivo alle fiere per trattarsi da amici: la partecipazione attiva è un lento processo che coinvolge più attori che vedono crescere la somma dei propri interventi come materia viva in evoluzione, appassionandosi ed, inevitabilmente, persino legandosi ad essa in una inattesa comunione di intenti.

Questa riflessione non nasce con un fine celebrativo, ma ci terrei a ribadire che senza la passione di alcuni sarebbe stato impossibile radunarci attorno agli interessi che condividiamo.

Vale la pena, dunque, proseguire su questa strada, ma sarebbe utile che coloro che scelgono di percorrerla rispettino quell'equilibrio e quella funzionalità che rendono questo un luogo di amici utile e piacevole, sopratutto nella misura in cui la libertà soggettiva di pubblicare/intervenire non possa prevalere sull'interesse comune di tutti gli utenti.

Voglio dire: non ho figli, ma se il mio ultimogenito facesse merenda non mi sognerei di pubblicare un post per ogni poppata... :D

Non mi riferisco al rispetto della netiquette, che pur non guastando non sembra necessaria rammentarlo, ma piuttosto alla necessità di comprendere equilibri e dinamiche di un luogo fondato e retto sulla generosità di alcuni in spirito collettivo, piuttosto che per l'uso ed il consumo dei singoli soggetti. Trovo quindi opportuno che prima di iniziare a scrivere ci si debba chiedere: che senso ha il mio post/intervento? può arricchire chi lo consulta? è una comunicazione personale che dovrei scrivere in privato o una notizia di qualche interesse pubblico? sto pubblicando un oggetto per far vedere che ce l'ho o perchè la sua esistenza può testimoniare un dato interessante dal punto di vista storico-postale?
Francamente trovo che chi si ostini a scrivere senza porsi domande in merito all'opportunità dei propri interventi non stia facendo un buon uso dell'ospitalità di cui gode.

Voi cosa ne pensate?

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MessaggioInviato: 30/11/2020, 18:12 
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Iscritto il: 30/08/2018, 13:13
Messaggi: 310
Perfettamente daccordo e quello che dici purtroppo è "un effetto collaterale" del collezionismo da sempre.
I forums poi sono così : pochi che intervengono e tanti "lurkatori".
Ho scoperto che ci sono software per tenere d'occhio le ricerche su ebay effettuate da altri
e recentemente sono stato fregato dai soliti utenti che mi hanno soffiato sotto il naso alcune cose interessanti
per la mia collezione principale. Capita poi che gli stessi oggetti ti vengano riproposti naturalmente a prezzo ben differente.
Per fortuna io mi scarico le foto e almeno dal punto di vista documentativo ( che è quello che più mi interessa) sono a posto.
Per il resto i filatelici si dividono in due categorie : i gelosi e i divulgatori , i primi generalmente sono avidi collezionisti e temono che
rivelare quanto sanno diffonda conoscenza e diminuisca le loro possibilità di fare buone pescate . I secondi collezionano principalmente
per amor di sapere , sono studiosi e il loro piacere è la scoperta non il possesso.
Anche io trovo alcuni interventi e foto postate senza alcun senso logico se non quello di far vedere quello che si ha oppure cercare informazioni sul valore.


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MessaggioInviato: 30/11/2020, 21:12 
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Iscritto il: 15/01/2017, 20:34
Messaggi: 223
Sinceramente trovo ridicolo che un "collezionista" soffi un pezzo ad altro solo perchè se ne è parlato o per poter poi riproporglielo.
È lontano dal mio modi di pensare e di concepire la condivisione di una passione.
Quando posto commenti o pezzi lo faccio per imparare o per arricchire un argomento, ritengo che questo debba essere lo spirito di una comunità che condivide una passione.
Se qualche utente riesce a pescare pezzi interessanti grazie a qualche mio spunto ne sono felice sia che servano per la sua collezione sia che ne cerchi di trarre profitto; sono dell'idea che ognuno di noi nel proprio campo, sia capace di dare il giusto valore economico ai pezzi interessanti tenendosi lontano da inutili corse al rialzo.
Io nel mio piccolo e limitatamente a quel poco che conosco, continuerò tranquillamente a postare pezzi e commenti felice di confrontarmi con chi farà altrettanto.


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MessaggioInviato: 01/12/2020, 11:46 
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Iscritto il: 20/09/2012, 9:47
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rogerbarrett ha scritto:
.... Trovo quindi opportuno che prima di iniziare a scrivere ci si debba chiedere: che senso ha il mio post/intervento? può arricchire chi lo consulta? è una comunicazione personale che dovrei scrivere in privato o una notizia di qualche interesse pubblico? sto pubblicando un oggetto per far vedere che ce l'ho o perchè la sua esistenza può testimoniare un dato interessante dal punto di vista storico-postale?
Francamente trovo che chi si ostini a scrivere senza porsi domande in merito all'opportunità dei propri interventi non stia facendo un buon uso dell'ospitalità di cui gode....

Mi sembra che l'intervento di ''rogerbarret'' sia mirato a questo obiettivo di frenare qualche intervento ''eccedente''. Ora su questo sono completamente contrario.
-Perche' io stesso spesso scrivo su argomenti che so bene che hanno un potenziale seguito minimo o addirittura nullo fra i lettori (almeno fra quelli attuali) del Forum. Nessuno mi ha finora bacchettato sulle dita: al massimo trovo pochi lettori.
-Perche' non e' detto affatto che non sorgano nuovi interessi e nuove prospettive.
-Perche' non mi pare giusto che un Forum che ha allargato la sua attenzione alla storia postale in generale sia confinato in un ruolo per cosi' dire troppo focalizzato.
-Perche' non si sa mai quando un oggetto mostrato sul Forum potra' venire buono per una nuova ricerca.
-Perche' ''da cosa nasce cosa'' e alle volte anche oggetti apparentemente comuni possono trasformarsi in spunti di riflessione.
-Perche' col tempo certi ''entusiasmi'' si placano da soli e pian piano certi errori di ''indicizzazione'' si superano.
-Perche' il rischio vero dei Forum e' di ''esaurirsi'' e ogni voce nuova dovrebbe essere benvenuta, persino quando si limita a mostrarci qualcosa solo perche' la possiede.
-Perche' ciascuno di noi e' mosso nella consultazione del Forum da interessi collezionistici spesso molto specifici ma questo non dovrebbe escludere chi ha interessi ''diversi''

O sbaglio?

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 01/12/2020, 12:56 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
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somalafis ha scritto:
rogerbarrett ha scritto:
.... Trovo quindi opportuno che prima di iniziare a scrivere ci si debba chiedere: che senso ha il mio post/intervento? può arricchire chi lo consulta? è una comunicazione personale che dovrei scrivere in privato o una notizia di qualche interesse pubblico? sto pubblicando un oggetto per far vedere che ce l'ho o perchè la sua esistenza può testimoniare un dato interessante dal punto di vista storico-postale?
Francamente trovo che chi si ostini a scrivere senza porsi domande in merito all'opportunità dei propri interventi non stia facendo un buon uso dell'ospitalità di cui gode....

Mi sembra che l'intervento di ''rogerbarret'' sia mirato a questo obiettivo di frenare qualche intervento ''eccedente''. Ora su questo sono completamente contrario.
-Perche' io stesso spesso scrivo su argomenti che so bene che hanno un potenziale seguito minimo o addirittura nullo fra i lettori (almeno fra quelli attuali) del Forum. Nessuno mi ha finora bacchettato sulle dita: al massimo trovo pochi lettori.
-Perche' non e' detto affatto che non sorgano nuovi interessi e nuove prospettive.
-Perche' non mi pare giusto che un Forum che ha allargato la sua attenzione alla storia postale in generale sia confinato in un ruolo per cosi' dire troppo focalizzato.
-Perche' non si sa mai quando un oggetto mostrato sul Forum potra' venire buono per una nuova ricerca.
-Perche' ''da cosa nasce cosa'' e alle volte anche oggetti apparentemente comuni possono trasformarsi in spunti di riflessione.
-Perche' col tempo certi ''entusiasmi'' si placano da soli e pian piano certi errori di ''indicizzazione'' si superano.
-Perche' il rischio vero dei Forum e' di ''esaurirsi'' e ogni voce nuova dovrebbe essere benvenuta, persino quando si limita a mostrarci qualcosa solo perche' la possiede.
-Perche' ciascuno di noi e' mosso nella consultazione del Forum da interessi collezionistici spesso molto specifici ma questo non dovrebbe escludere chi ha interessi ''diversi''

O sbaglio?


gentilissimo somalafis, che io seguito ad immaginare con la barba lunga ed il cappella a punta come Gandalf della Terra di Mezzo...

Apprezzo che tu abbia toccato uno dei temi su cui invitavo a riflettere: non credevo servisse ribadire che la pluralità è un pregio sacrosanto che va incoraggiato e preservato.
Sono dell'idea che i tuoi articoli non vengano scritti per ricevere un pubblico, ma piuttosto trovano ragione d'essere nell'opportunità di lasciare una traccia per eventuali prossimi ricercatori.
Dici bene quando affermi che non si possa mai sapere se da un granello proposto possa scaturire una valanga di seguito, per cui dovrebbe sempre valer la pena pubblicare per cercare di confrontarsi, ma c'è modo e misura per farlo.
Io mi riferivo ad un equilibrio ed ad un'autogestione venutesi a creare fra gentiluomini -come ben sai- non per magia, saggio Gandalf :) , ma per l'impegno (educazione, competenza, intelligenza, etc...) profuso di tanti: se per amor dell'inclusione si deve tollerare qualsiasi imbecille (lo scrivo facendo spelling: I-M-B-E-C-I-L-L-E) spammi la sua sciocchezza senza moderazione permetterai che io qualche riflessione inizio a farla, sia in privato che in pubblico.

E' giusto che tu creda quel che preferisca e sono onorato che tu abbia voluto condividere il tuo pensiero intervenendo qui: la tua opera incrollabile schiude l'orizzonte ad aspetti che francamente mi sono lontani, ma apprezzo che se ne lasci traccia.

La mia prospettiva ti sembrerà troppo chiusa? Me ne farò una ragione, ma ti assicuro che la mia partecipazione è inclusiva, non certo esclusiva: chiunque può contattarmi (pm, mail, telefono, radio, telegramma, codice morse, passa a casa a bersi un bicchiere di vino, etc..). Proprio di recente, giusto prima di questo argomento, ho chiesto di essere contattato laddove seguitassero ad esserci incomprensioni laddove un utente seguitava a far fatica ad ambientarsi: colgo, quindi, l'occasione per proporre la questione ad esempio...

Tra le varie ragioni esposte, ho scritto queste riflessione proprio perchè ho notizia che siano pensieri condivisi ed io non ho timore di esporre le mie ragioni.

Una delle mie perplessità nasce dalla contrapposizione tra libertà individuale e diritto della collettività: se un soggetto può sentirsi in diritto di non capire, di non chiedere e fare a suo piacimento, in che modo la sua partecipazione alla vita collettiva sia da preferirsi? Francamente io non so ravvederne una ragione. Cosa sarebbe più saggio fare: tollerare in fiduciosa attesa che questo fenomeno cessi autoregolandosi? Tu che hai più esperienza di me, cosa suggerisci?

Ribadisco che gli interventi che definisci "eccedenti" non sono di certo i tuoi, che risultano ben contestualizzati, con ampie didascalie e ricchi di informazioni, ma piuttosto quelli di quanti scrivono senza nemmeno leggere due righe più in alto, senza curarsi se la propria azione sia contestualizzata, ben spiegata o ricca di informazioni di varia natura.

Io non voglio partecipare/appartenere (abbi pazienza: più chiaro di così non mi riesce di scriverlo) ad un contesto in cui il collezionismo sia la mera espressione di ciò che possediamo, che si concretizza nel più vuoto "io ho questo" in attesa di incensamento alla proprietà. Credo e professo un collezionismo in cui sono le informazioni ad essere al centro e non il vanto della proprietà degli oggetti e persino delle stesse informazioni. Se la tua inclusione prevede abbracciare anche questo tipo di atteggiamenti (non ho scritto "utenti", ma "atteggiamenti"), temo di essere in contrapposizione con te.
Se il tuo pensiero risultasse condiviso dai più, allora io sarei fuori luogo e dovrò prenderne atto e provvedere.

Per me non è mai stata una competizione (come credo anche per molti altri, come te), per cui aderisco naturalmente ai concetti espressi da marco lazzerini e tclaudio, ma ci terrei a tenere le distanze da quanti non hanno voglia, capacità o possibilità di comprendere il lavoro di squadra: in tal proposito rifletto coinvolgendo tutti ed accetto ogni punto di vista.

In nome della pluralità tanti non può essere per forza meglio di pochi: all'accrescimento del numero dei partecipanti trovo che sia meglio preferire meno utenti con buone motivazioni e capacità di operare in squadra.

Resto serenamente :) in attesa del tuo apprezzato consiglio.

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MessaggioInviato: 01/12/2020, 13:25 
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rogerbarrett ha scritto:
gentilissimo somalafis, che io seguito ad immaginare con la barba lunga ed il cappella a punta come Gandalf della Terra di Mezzo

Mi spiace deluderti (il paragone e' assai lusinghiero) ma io mi faccio la barba ogni mattina e sono - ahime' - assai meno fotogenico.
rogerbarrett ha scritto:
Cosa sarebbe più saggio fare: tollerare in fiduciosa attesa che questo fenomeno cessi autoregolandosi?

Direi che andrebbe bene
rogerbarrett ha scritto:
Se il tuo pensiero risultasse condiviso dai più, allora io sarei fuori luogo e dovrò prenderne atto e provvedere.

Ecco, questa e' una reazione esagerata. Io mica mi leggo tutto sul forum... Credo ci sia persino un sistema elettronico per evitare che sullo schermo compaiano interventi di questo o quel partecipante...
rogerbarrett ha scritto:
In nome della pluralità tanti non può essere per forza meglio di pochi: all'accrescimento del numero dei partecipanti trovo che sia meglio preferire meno utenti con buone motivazioni e capacità di operare in squadra.

Ecco: su questo credo di non essere d'accordo, anche perche' un Forum e' un luogo di dibattito non un team di lavoro. Ho espresso il mio pensiero perche' tu stesso sollecitavi interventi in merito ma opinioni anche opposte non mi creano nessun problema. L'unanimita' non e' mica obbligatoria...

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Riccardo Bodo


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MessaggioInviato: 01/12/2020, 14:29 
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Località: Chiusaforte
Io mi trovo d'accordo con Riccardo. Non mi pare che questo forum soffra di un "eccesso" di post...anzi forse il contrario. Poi qualcuno mostra oggetti un po' a casaccio, senza saperli descrivere correttamente? E cosa sarà mai. Non siamo mica qui per lavoro, solo per divertimento e passione. Se poi se qualcuno ritiene inutili certi post, basta ignorare sia il post che l'autore, di certo non siamo obbligati a leggere...
Per quello che mi riguarda personalmente, io invece da uno di questi messaggi "casuali" ho ottenuto invece utili informazioni di storia postale.

Buona filatelia
Andrea

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Andy66

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MessaggioInviato: 01/12/2020, 16:13 
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Iscritto il: 11/08/2016, 17:31
Messaggi: 315
Località: Cincinnati, USA
Qui sul forum siamo solo quattro gatti. Non me la sento di chiudere la porta al quinto gatto.


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MessaggioInviato: 01/12/2020, 18:39 
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Iscritto il: 09/09/2012, 20:39
Messaggi: 4961
ahiai...non vorrei ritrovarmi in una guerra tra Sparta e Atene...
scusate il paragone ardito, so che non è così, ma che è un dibattito tra i 5 gatti, come dice Thenewguy.
Amichevolmente ci chiamiamo così noi forumers di un ristretto gruppo di appassionati di posta militare, soprattutto di seconda guerra, che quasi quotidianamente seguiamo il forum (ci siamo anche chiamati amichevolmente muli, per l'insistita presenza nei threads nonostante le scarne risposte(CHI CE LO FA FARE?)).
Debbo dire che talvolta prende lo sconforto, perchè questo spazio può essere utilizzato in varie maniere, e questo è il bello di questo mezzo...ognuno si esprime come meglio si sente, ma inserire(scannerizzare), ricercare, dare risposte ove possibile, non è solo passatempo e svago, ma diventa un impegno a cui talvolta non c'è corrispondenza di alcun riscontro (ne positivo ne negativo). A fronte di tutto questo sforzo, che scusate...non è solo leggere!, bisognerebbe mettere un segno come quello dei social: non solo un contatore della presa visione, ma anche un like. Forse orienterebbe meglio verso argomenti più condivisi.
Come ho avuto più volte modo di dire, non sono un filatelico, non sono uno storico postale; colleziono posta militare in generale ormai da decenni, ma sono principalmente un appassionato di storia.
Quando tra la mole di corrispondenze in mio possesso trovo oggetti di cui non conosco la parte filatelica/storico postale mi sono volentieri rivolto verso la parte bassa del forum (bassa in senso solo fisico) ed ho trovato grazie a dei veri "maestri" sempre una risposta cortese, gentile e anche paziente. Questo fa "forum": di solito chi sa non fa pesare la propria conoscenza, salvo che il "richiedente" non pretenda anche di avere la verità solo ad uso proprio. Talvolta ci sono atteggiamenti del genere...e questo non fa squadra...
Non credo che Martino, di cui seguo affascinato i giri di parole, arrivando talvolta in fondo un po' frastornato, abbia sollevato un problema per creare una guerra civile. Ne abbiamo patito qualche tempo fa una, con intervento del webmaster, perchè i toni della discussione erano andati oltre il rispetto reciproco. Dobbiamo evitare queste situazioni. Ma non possiamo mettere la testa nella sabbia, campare ognuno nel proprio interesse collezionistico e non voler vedere quello che succede tre righe più su del forum. In questo ultimo periodo abbiamo assistito ad un fiorire di interventi purtroppo per la maggior parte perlomeno mal posizionati: negli interventi di risposta si è fatto invito non solo ad una maggior attenzione, ma ci siamo resi disponibili tramite qualsiasi canale di contatto ad aiutare al corretto inserimento. Scarsi risultati. Spero che il tempo come dici Riccardo (Somalafis), porterà da se ad un assestamento, ad un impratichimento...ma se l'intervento proviene da persone che già frequentano altri forum, da quel che capisco conosciute nell'ambiente filatelico/storico postale, che inseriscono un prigioniero di guerra nella posta militare della seconda, una posta civile nella posta militare, chiedono stime e poi propongono acquisti in maniera neppure velata e via dicendo (esistono altri esempi anche più eclatanti e voi che scorrete le pagine del forum ne avete sicuramente idea...), si tratta di non avere "netiquette" (educazione, rispetto dello sforzo degli altri a razionalizzare il forum). Il forum così come è stato impostato, in subforum e capitoli specifici, mi sembra parecchio chiaro da utilizzare (rendiamo grazie ad AICPM).
Allora invece di chiamare interventi d'autorità che nessuno al momento ha chiamato come nel precedente caso citato, perchè quando troviamo un intervento fuori posto, non interveniamo tutti a invogliare al rispetto dello spazio comune? Non credo garbi a nessuno fare il poliziotto del sito, ma avere un riscontro dalla comunità generalmente utente, si. Altrimenti ci si sente più soli...
Chiedo scusa dell'intervento di getto, e anche di qualche frase che potrebbe essere ritenuta offensiva da qualcuno.
Professo "intenzioni" pacifiche!.
Buon forum naturalmente a TUTTI! :P :P


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MessaggioInviato: 01/12/2020, 21:36 
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Iscritto il: 30/10/2012, 14:25
Messaggi: 5846
Mi trovo d'accordo con l'esposizione di Enrico. Non vorrei diventasse la classica tempesta in un bicchiere d'acqua. Da tempo ho rinunciato ad aprire nuovi thread perchè se continuo a trovarmi con uno solo o due ( i famosi 4 amici al bar) che rispondono, non ne vale la pena . Mi pacerebbe che a questo argomento aperto da Martino, rispondesse almeno uno delle migliaia di visitatori che guardano e leggono ciò che postiamo e non lasciano in cambio niente. Vorrei capire il motivo del mancato coinvolgimento di altri appassionati di posta militare o storia postale. Di questo argomento sono intervenuto negli anni più volte inutilmente e avevo deciso di non insistere più. Il nostro è un bel Forum, abbiamo la fortuna di avere esperti in tanti argomenti, quando chiedo pareri o notizie è come se parlassi con degli amici, tanti li conosco personalmente e l'amicizia è diventata stima e fiducia reciproca.
Detto questo, noi diamo sempre il benvenuto ai nuovi soci, li accogliamo come amici, sia i principanti che i vecchi collezionisti, siamo sempre pronti ad aiutarli con risposte alle loro richieste, abbiamo centinaia di argomenti aperti per tutti i gusti e interessi, ma ci aspettiamo rispetto e ordine che penso che fra persone civili sia il minimo. Cosa dovremmo pensare se invitiamo a casa nostra una persona che poi ci sposta i mobili e gli oggetti senza pensare che c'è un ordine preciso che va rispettato, che non puoi lasciare il disordine in casa altrui ? L'armonia con tutti si trova perdendo due minuti a cercare il posto giusto dove postare il documento , accettare giudizi e risposte da chi ne sa di più, anche se la risposta non ci piace.
Buon Forum a tutti.
Roby


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MessaggioInviato: 02/12/2020, 12:44 
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Iscritto il: 11/10/2014, 12:23
Messaggi: 713
Ringrazio di intervenuti e ho piacere che abbiate espresso le vostre opinioni in merito, facendo evolvere collettivamente le mie originarie riflessioni.
Qui ho proposto una soluzione: viewtopic.php?f=2&t=4832
Non sarà la panecea :) , ma è la migliore che mi è venuta in mente e che posso realizzare.

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MessaggioInviato: 02/12/2020, 13:16 
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Iscritto il: 21/04/2014, 19:23
Messaggi: 437
Quando una persona si permette di dare dell’imbecille a qualcuno ( guardandosi bene dal fare il nome ) si capisce bene che considerazione ha degli altri.
Prima di tutto viene l’educazione.
Nel forum si può partecipare e io lo faccio con spirito collaborativo come ho sempre dimostrato.
Basta guardare il sito Filatelia & Francobolli, in cui scrivo e posto da anni, qui ho ricevuto elogi e ringraziamenti da molti che seguono anche questo forum, oppure chiedere a Monticini, a cui ho inviato e invio informazioni tutte le volte che le trovo.
Prima di alzare un polverone inutile e a dir poco denigratorio era sufficiente guardare il sito citato, e forse si sarebbe capito che persone come me danno contributi importanti, anche se commettono qualche errore ne postare documenti nel posto sbagliato.
Questi errori sono dovuti ai troppi argomenti che a volte si differenziano solo per una parola, che può anche sfuggire alla lettura.
Gli errori vedo che sono commessi anche da altri, ma solo nei miei confronti si è usato un tono arrogante e padronale
Dal titolare dell’articolo, mentre altri mi hanno solo segnalato il problema, ed io ho cercato quando ho potuto a modificarlo.
Questa mia risposta vale solo se il polverone è stato alzato nei mie confronti
Eugenio


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MessaggioInviato: 02/12/2020, 17:34 
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Iscritto il: 08/09/2012, 13:53
Messaggi: 837
Mi sento più vicina al pensiero di Riccardo Somalafis che a quello di Martino Roger Barret. Ogni nuovo contributo è uno stimolo e anche l'oggetto apparentemente banale può offrire l'occasione per una discussione e non è un danno se qualche volta gli argomenti sono estranei ai nostri temi, anzi è un'opportunità per arricchire le nostre conoscenze.
Quanto al fatto che un nuovo utente del forum possa inizialmente non capirne la struttura e le modalità consolidate di funzionamento, credo sia superabile con un po' di buona volontà e con qualche suggerimento.
Questa discussione è comunque positiva ed ha anche il merito di aver fatto emergere il problema della necessità di un moderatore.


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MessaggioInviato: 02/12/2020, 18:57 
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Iscritto il: 12/04/2013, 20:48
Messaggi: 627
Trovo giusto che nel Forum ci sia un moderatore, persona saggia che sappia intervenire al momento giusto, anche se rispetto a molti altri in cui se ne vedono di tutti i colori trovo che nel nostro ci sia rispetto e comprensione, e, non mi sembra che si sia ecceduto o si sia passata la misura della buona educazione. Magari qualche volta c'è stato qualche eccesso ma le persone, come penso che lo siano i frequentatori di questo forum, hanno saputo fare un passo indietro anche se singolarmente. Di errori ne abbiamo fatti tutti, compreso il sottoscritto, che giustamente è stato redarguito sempre con educazione e magari con discreta ilarità, che non guasta mai. Poi se ci sono contributi ben vengano, motivati, con le dovuti descrizioni e stimoli di ricerca, non si finisce mai di imparare, e devo dare ragione a Roberto quando dice che sono rimasti sempre i famosi 4 amici del bar che a volte diventano 8 ed a volte scendono a 2.
Mi piacerebbe che a questo argomento aperto da Martino, rispondesse almeno uno delle migliaia di visitatori che guardano e leggono ciò che postiamo e non lasciano in cambio niente.
Quindi ben vengano le persone che ci mettono la firma con tanto di nome, certamente con qualche regola che giustappunto un moderatore può far ricordare a tutti.
Andrea


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