Non c'è dubbio che dal 1981 le cose siano cambiate, soprattutto grazie all'avvento del PC. Accanto ai grandissimi meriti del PC, personalmente gli affianco una grande colpa: quella di aver diffuso il formato A4 a scapito del tradizionale formato "Marini" 27x29, che è di gran lunga più adatto alla storia postale (e a qualsiasi altro genere di collezione filatelica) che l'A4, a mio parere troppo striminzito per questi scopi. La colpa in verità non è stata del PC ma dei produttori di stampanti, che troppo a lungo hanno tenuto i prezzi di quelle in formato A3 esageratamente più alti di quelli delle stampanti A4. La situazione ora è radicalmente cambiata: una "all in one" (scanner, stampante e fotocopiatrice) di buona qualità in formato A3 costa meno di 150€. Per cui le mie collezioni le monto sui fogli 27x29, che compro completamente privi di stampa (da Abafil) e stampo da me. Come software, uso Publisher di Microsoft (è nel pacchetto Office): abbastanza facile da imparare, consente una notevole flessibilità nella gestione delle pagine. Per il montaggio dei pezzi sulle pagine, uso tasche trasparenti (GBE) finchè le dimensioni disponibili lo consentono, per pezzi particolarmente grandi uso angolini trasparenti Leuchturm. Le buste che monto con gli angolini le irrigidisco mettendoci dentro un pezzo di cartoncino (da 200/220 g/m²) tagliato (con una taglierina a lama circolare) a misura esatta dell'interno. Se devo esporli, i fogli finiti li inserisco nei protettori ad alta trasparenza (anche questi Abafil). Una nota ancora sulla "moda A4": ho visto esporre materiale di costo sicuramente non lieve montato su fogli A4 di normale carta da 80 g/m², infilati in buste portalistini leggerissime e poco trasparenti: nemmeno fare la fatica di cercare fogli di carta di grammatura più elevata e portalistini di maggior spessore e trasparenza: giusto quello che offiva il supermercato! Il risultato era che nelle vetrine espositive i fogli erano tutti incurvati e la visione del tutto era deprimente. Michele
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