La corrispondenza inviata ad un internato civile di lingua slovena da Villa Caccia (un piccolo insediamento evidentemente di lingua slovena in provincia di Trieste) e' approdato su Delcampe ad opera di un venditore sloveno. Si tratta di una quindicina tra cartoline illustrate e interi postali spediti ad un internato civile nel campo di concentramento di Padova tra il 1942 ed il 1943.
Non sono in grado di leggere i messaggi (scritti in sloveno) ma l'idea che un internato civile sia riuscito a portarsi dietro questi oggetti di corrispondenza mi ha colpito e incuriosito. Ho ''scoperto'' questa corrispondenza cercando annulli ex italiani di Trieste: Villa Caccia - come ci informa wikipedia - e' un comune che venne venne istituito con il nome di Caccia nel 1921 sulla parte passata all'Italia dei territori comunali di Longatico Superiore e Planina. Il toponimo italiano "Caccia" è un'italianizzazione del toponimo sloveno originario "Kačja vas". Nel 1923 il comune di Caccia venne inserito nel circondario di Postumia della provincia di Trieste e nel 1925 il comune di Caccia venne soppresso e aggregato al comune di Postumia. Nel 1935 la località (che ospitava un popolazione assai scarsa) assunse la nuova denominazione di "Villa Caccia". Da notare l'asportazione ad opera delle censura dei francobolli usati per affrancare le cartoline illustrate e di quelli usati per integrare il porto degli interi postali, per cui immagino che il tenore dei messaggi appaia particolarmente innocuo.
idem verso idem versoidem verso idem verso idem verso idem verso idem verso
(segue)

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Riccardo Bodo

Ed ecco il verso delle cartoline illustrate:

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Riccardo Bodo

L’ho vista. Peccato l’accanimento sui francobolli. Se non sono stati rimossi dalla censura , sospetto che che sia stato il destinatario in segno di sfregio.

per l'argomento di internati jugoslavi
viewtopic.php?f=17&t=3182

Secondo me più che probabile sia la censura in cerca di messaggi nascosti. Quasi tutti i documenti degli internati sono trattati così
Andrea

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Andy66

Socio CFN Tarvisiano

Anch'io credo che l'asportazione sia dovuta alla censura: i mittenti hanno scrupolosamente osservato le norme postali scrivendo gli indirizzi in italiano e indicando la toponomastica italiana. I censori pensavano che se c'era scritto qualche messaggio non ammesso si nascondesse eventualmente sotto i francobolli ..... Piuttosto non sono riuscito a trovare nessuna indicazione su chi fosse questo ivan (o Giovanni) Urbas che il regime aveva voluto rinchiudere in una campo per internati civili.

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Riccardo Bodo

Osservando alcune cartoline, si nota che il timbro di censura è stato messo prima dell’asportazione del francobollo. Un altro fattore da considerare è che l’asportazione è stata sistematica, non saltuaria o a campione.

Ho trovato un'altra cartolina postale della stessa corrispondenza. Questa volta e' spedita da Gorizia (anche se la mittente indica come recapito Villa Caccia) e apparentemente non e' censurata

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Riccardo Bodo

Ne ho trovata un'altra, spedita da Crnomeli (Lubiana)

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Riccardo Bodo