Mi sembra di avene già scritto in questo forum e se è così mi ripeto: l'uso di Esq. per Esquire dopo il nome di un uomo nell'uso inglese non è limitato agli avvocati, consuetudine americana, ma è usato come segno di rispetto per chiunque, un po' come il nostro Egregio.
Dal luogo di stampa della cartolina e dal bollo del messaggere sono indotto a pensare al campo di Padula ma, qualunque sia stato il campo da cui la cartolina è stata scritta, mi chiedo: di che nazionalità era il prigioniero? Visto che scrive in italiano, un appartenente alle forze armate austro-ungariche di etnia italiana? Per quel che ricordo l'Austria-Ungheria non mandò militari "italiani" sul nostro fronte ma li impiegò principalmente sul fronte orientale. Siamo quindi sicuri che il mittente fosse un prigioniero? E se invece la cartolina fosse stata scritta da un "guardiano" e la sua missiva fosse "finita" tra quelle dei prigionieri godendo, abusivamente, della relativa franchigia e ricevendo i bolli rossi? Sarebbe molto importante poter vedere se per caso c'è un'affrancatura sul lato veduta.
Quanto al mittente, anche a me sembra che il cognome sia Bertini, ma mi sembra limitativo interpretare U. M. come Umberto Maria: perché non Ugo Massimo, Ubaldo Mario e così via? Riccardo si sarà fatto forse influenzare dal ricordo di Umberto Maria Bottino, grande filatelista specializzato in giornali passati per posta?
Ho provato a googlare Bartlett St. Helena e trovo il libro "Curious Little World: A Self-Imposed Exile on St. Helena Island" di Rex Bartlett, edito nel 2007 ma praticamente introvabile (su Bookfinder ne trovo una copia usata, in brossura, a circa 50 € e una, sempre usata ma con legatura rigida, a 385 €!!). E andando sul sito
http://sainthelenaisland.info leggo che Rex Bartlett a Sant'Elena c'è emigrato nel 2005, quindi nessuna relazione, suppongo, con il Bartlett della cartolina.
Michele