Ciò che adesso può apparire illogico non lo è più così tanto se pensi allo stato delle comunicazioni terrestri nell'Europa centrale e nei Balcani nell'estate del '45 e al fatto che l'Italia non disponeva di collegamenti aerei internazionali autonomi. A parte queste considerazioni, quel passaggio attraverso gli uffici di censura delle forze armate inglesi del Medio Oriente è la norma per la posta diretta ai nostri prigionieri in Russia nell'estate del '45. Prima, che io sappia, non ci fu possibilità di inviare. Te ne allego un'altra. Se vai nel sub forum "La posta dei prigionieri" e cerchi la discussione sui prigionieri in Russia, situata in una delle prime pagine, la prima immagine riporta un altro caso simile.
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