Ciao
Mi collego a un articolo di Maria scritto ne "Il Postalista" (
http://www.ilpostalista.it/pow/008.htm) per parlare di posta scritta da donne internate, confermando quanto da lei scritto circa la difficoltà a trovare del materiale postale.
La mia raccolta di prigionieri e internati in Australia è abbastanza estensiva, però di corrispondenza di donne internate ho trovato solo 1 documento.
Per capire quanto sia poco comune quel tipo di corrispondenza, basti pensare che i residenti in Australia internati come “enemy aliens” furono essenzialmente uomini, poiché donne e bambini vennero tenuti in custodia e sotto sorveglianza senza essere detenuti.
Diverso è il discorso di invio di internati in Australia dai paesi alleati (UK, Palestina, Iran, Indie Orientali, Nuova Zelanda e Nuova Caledonia), dove vennero inclusi anche donne e bambini. Dalle statistiche degli sbarchi che avvennero negli anni 1940 e 1941 arrivarono 425 enemy aliens italiani di cui solo 45 donne e 47 bambini.
Donne e bambini vennero internati nei campi di Tatura n.3 e n.4 che erano gli unici dotati ad accogliere famiglie.
Di seguito il documento in mia possesso inviato da una donna italiana arrivata in Australia dalla Palestina sulla nave Queen Elizabeth e internata nel campo di Tatura n.3. La donna scrive ai parenti del marito in Guatemala facendo riferimento nello scritto (in inglese) alla nascita del figlio proprio durante il periodo dell’internamento (nato nel 1942).
Sarebbe interessante condividere altri documenti di donne internate durante la Seconda Guerra.
Grazie
Enrico