p.m.pistoia ha scritto:
scusate amici, ma non riesco a capire e non riesco quindi a dare un parere...faccio solo un ovvio riassunto perchè talvolta si scrive , ma si vuole dire una cosa diversa se non ci si spiega bene (appunto col rischio di sembrare ovvii). Riassumo quindi cose che forse sono già evidenti (ne chiedo venia e servono diciamo per capire meglio a me...).
prima dell'armistizio, c'era solo Regno d'Italia, con un governo legittimo (ne sud ne nord); dal luglio 1943 con lo sbarco alleato la Sicilia era territorio occupato dagli anglo americani, nostri nemici. L'unica possibilità di corrispondere tra paese e territorio occupato, non essendo possibile lo scambio diretto della corrispondenza, tra civili e civili, e tra militari e civili, era dato dai msg. della croce rossa.
ho provato a riguardare sul numero 111 della rivista aicpm , l'articolo dei msg CRI decapitati, tante volte vi fossero state notizie in proposito a questo thread, ma non ne ho derivato notizie utili.
solitamente in questo giro di notizie tramite CRI, per casi diversi da paese a paese diverso, si vedono i timbri di censura anche del paese di arrivo (o di transito); quindi avrebbero dovuto esserci da agosto 43 timbri di censura alleata, cosa che nel caso di Marco non ci sono. Giusto?
Quindi si suppone che il giro di questi messaggi fosse tutto interno alla Croce Rossa Italiana, dai mittenti via Roma a Ginevra, e poi recapitati direttamente alle sezioni locali siciliane? senza censura alleata?
A mio modesto parere è molto probabile che un controllo alleato ci sia stato anche senza la presenza dei timbri di censura.