Buongiorno, accogliendo l'invito di Enrico B., posto alcuni documenti postali relativi ad internati civili aventi origine nell'occupazione della Jugoslavia.
Il primo riguarda il tristemente famoso campo di Arbe, sull'isola omonima, creato nel 1942 per internare principalmente civili rastrellati in Slovenia, ma che ospitò anche un gruppo di ebrei, questi ultimi trattati meglio e sottratti a prigionie ben peggiori. Vi fu grande mortalità tra gli sloveni, per l'inadeguatezza delle strutture, la carenza di cibo e di assistenza.
La busta è in esenzione di tassa, ha il timbro del campo e fu censurata dall'Ufficio Posta Estera I di Roma, praticamente seguendo le regole per i prigionieri e internati civili di guerra.
Non sempre sarà così, in altri casi si nota che la corrispondenza non è in esenzione di tassa e che gli internati vengono considerati alla stregua di oppositori interni.

La seconda è una raccomandata diretta al campo di Klos in Albania, proveniente da Cetinje nel Montenegro, quest'ultimo facente parte all'inizio della guerra del regno di Jugoslavia. Nel campo furono internati principalmente jugoslavi.
La raccomandata è del 14 novembre '42 ed è stata usata per inviare denaro, come si può notare dall'annotazione in alto a Sx, che costituisce una specie di ricevuta.
E' affrancata per Lire 3,50 con francobolli Imperiali soprastampati e sulla tariffa l'unica ipotesi che sono stata in grado di formulare è che si tratti di una raccomandata doppio porto per l'estero.
La censura fu effettuata da una commissione provinciale, non riesco a leggere quale.

Un biglietto postale da 50 cent. scritto nel maggio del '43 nel campo di concentramento di Fabriano, diretto a Sussa. E' presente il timbro del campo, la censura è quella della Commissione Provinciale di Fiume.
In questo caso, il mittente non fruisce dell'esenzione di tassa, in pratica non viene considerato un internato di guerra ma un oppositore all'occupazione rinchiuso per ragioni di sicurezza, privo delle garanzie della Convenzione di Ginevra.

La cartolina postale che segue fu inviata da Sebenico in Dalmazia il 12/03/1942, diretta al campo di Ariano Irpino, censurata dalla Commissione provinciale di Avellino. E' un po' difficile da interpretare, poichè il destinatario ha nome e cognome italiani. Potrebbe essere significativa del fatto che l'occupazione italiana trovò oppositori anche tra la popolazione di etnia italiana. Non saprei quale altra ipotesi.
Dal punto di vista postale, fu considerata posta civile interna.
Il testo è particolarmente drammatico, permette uno sguardo sulle situazioni umane quotidianamente vissute.

L'ultimo è un modulo per la presentazione di un telegramma, presentato all'ufficio postale di Lipari, con la censura del campo ivi dislocato, diretto a Sebenico.
Lipari era sede di una colonia di confino per oppositori italiani, nel 1941 fu allargato anche per accogliere gli jugoslavi, principalmente croati.

Complimenti Maria per gli interessanti documenti postati relativi agli internati civili Jugoslavi. Io purtroppo non possiedo nulla al riguardo per implementare il post, ma apprezzo molto la attenta disamina di quanto presentato, da cui ho molto da imparare. Distinti saluti Marangoni Riccardo.

Nonostante il poco tempo a disposizione, ma vista la disponibilità di Mariamar ad aprire subito una rassegna delle corrispondenze per gli internati civili, in questo post limitatamente a quelli jugoslavi, implemento con alcuni pezzi della mia collezione, mentre rimando cmq all'altro post per chi volesse partecipare inserendo gli altri internati civili.
Innanzitutto dalla visione dei diversi trattamenti postali delle corrispondenze trovo conforto nell'affermazione già esplicitata in altro post , di quanto sia difficile la posizionatura degli internati jugoslavi, ad alcuni applicata la franchigia come da normativa per prigionieri e internati civili di guerra, altri che utilizzano normali affrancature postali e quindi parificati ad oppositori interni.
Addirittura ex militari internati, che da campi per civili scrivono senza franchigia; civili che sono internati in campi militari ed a cui viene correttamente però scritto in franchigia...
Non credo che si tratti di "confusione postale" ma che proprio ci fosse poca chiarezza da parte delle nostre autorità sul come inquadrarli... ma il fine era cmq chiaro!
Passiamo però all'oggetto della ns. collezione...

parto con una cartolina postale da 30 centesimi implementata con un fb da 15cent a cui in arrivo viene apposto la T di tassazione e l'indicazione a matita blu 1 Kn (una Kruna). E' scritta in croato da un tenente recluso nel campo per internati civili di Chiesanuova di Padova, del quale troviamo l'impronta viola apposta all'altro timbro circolare nero di censura. Spedita da Padova il 21/1/43 a Zagabria.
In questo caso è un militare che scrive senza franchigia da un campo per civili (quindi si suppone che il suo status non sia di prigioniero di guerra).

invece sempre dallo stesso campo per civili , stavolta da civile viene spedito intero da 30 cent. a Lubiana. La cartolina è scritta in sloveno e porta il timbro postale rettangolare bilingue, scritta da Padova il 16/4/1943(timbro 19/4).
Uso postale corretto per internato "politico".

Bravi Maria ed Enrico per aver aperto un post di grande interesse e poco studiato.Non mi ricordo se ho qualcosa, ma guarderò. Mi aspetto di vedere documenti di Ricordidiguerra che colleziona anche prigionieri e tanti altri soci.
Buona serata.
Roby

Ed ora torniamo ad un altro caso particolare.
Cartolina predisposta dalla Croce Rossa di Lubiana , prestampata per prigionieri ed internati civili di guerra, con timbri di censura (tondo nero di censura posta estera e lineare in rosso) e della sezione autonoma della Croce Rossa Italiana di Lubiana. E' spedita al campo di concentramento per p.g. n. 89 (Gonars) servito dalla PM3200 (concentr. di Bologna). Il destinatario è il civile Schulz Mario, messo ben chiaro internato civile 3992.
Trattasi quindi di corretto utilizzo di cartolina in franchigia per posta a prigionieri ed internati civili DI GUERRA, ma dato lo status del destinatario "stranamente" internato in un campo per militari P.G..

Rientriamo nei ranghi.... altro intero postale da 30 cent. spedito a Lubiana il 6/6/42 dal Campo di concentramento di Corropoli (prov. Teramo).Timbro circolare viola del campo e postale rettangolare bilingue.
Il mittente scrive in un buon italiano, anche se si vede che non è la sua madre lingua...postalmente corretta la corrispondenza se gli applichiamo la regola dell'internato politico nazionale....
Visto che è scritta in italiano e so che alla Maria piace leggere i testi (anche a me), posto anche il retro della cartolina.

Ed ora cartolina illustrata paesaggistica (veduta della chiesa di Roznik) spedita da Lubiana italiana il 25/2/43, per espresso, con timbro di Lubiana bilingue e timbro di censura estera. E' spedita ad internato nel Campo per internati civili di Monigo (prov. Treviso). In questo caso nessuna franchigia, perchè oltre alla tassa per il servizio accessorio di espresso, il mittente paga anche per la cartolina...
Anche in questo caso si deve pensare (postalmente) allo status di internato politico.

infine ecco la detenzione del civile jugoslavo in carcere a Parma, forse in attesa di giudizio.
La busta al verso oltre alla targhetta per raccomandazione riporta affrancatura con fb imperiale arancione da 1,75 ed è indirizzata a Sebenico Dalmazia. Al retro, qui scannerizzato, si notano l'instradamento della missiva (amb. Milano Ancona e quindi da li in nave...) e il timbro di arrivo SEBENICO POSTE (DALMAZIA) in data 29/10/1942.


Buon forum

Documenti molto interessanti, grazie per averli postati. Sull'intero da 30 cent. spedito da Sebenico e postato da Maria, si legge "Il figlio della Sig.ra Giannina è andato a Perug(g)ia". Riferimento molto importante per gli amanti della filatelia! Si tratta del Dr. Boris Novak, funzionario della Polizia croata a Pozega, e durante la guerra alla Questura di Perugia. La corrispondenza "Novak", essenzialmente fra la madre ed il figlio, è composta fra l'altro da molti pezzi affrancati con i valori dell'occupazione croata di Sebenico, tutti sicuramente autentici (in un mare di falsi!). La calligrafia della Sig.ra Giannina è facilmente riconoscibile. Già Riccardo aveva postato una tale cartolina nel post sull'OCCUPAZIONE CROATA DI SEBENICO. Io ho un'altra cartolina della stessa corrispondenza, purtroppo del periodo "italiano" e non quello della "occupazione croata", che vale molto di più. Adesso sono lontano da casa ma al rientro, agli inizi di settembre, la posterò. Un saluto a tutti dallo splendido Ionio, Nenad.

Non ho capito Nenad,
è possibile che il destinatario fosse un sorvegliante del campo e non un internato? Dal testo non mi sembrerebbe.

Riporto la cartolina citata da Nenad inserita nel citato mio post, inerente alla corrispondenza " NOVAK " per facilitare la consultazione ed il confronto. Distinti saluti Marangoni Riccardo.

Ciao Maria, credo anch'io che fosse un internato. Non è escluso però che i parenti dei vari internati si rivolgessero alla famiglia Novak, il cui figlio era presente alla Questura di Perugia, perché facesse interventi in loro favore. Il Dr. Novak sicuramente non era un internato ma un funzionario di polizia e probabilmente di grado elevato. Dopo l'armistizio non si trovava più a Perugia ma a Pozega. Ciao Nenad.

scusa Maria se ti rispondo io in vece di Nenad che buon per lui è al mare (e riesce cmq a partecipare la forum!!! ), ma penso intendesse parlare solo del "figlio della Giannina " citato nel testo , essendo a Perugia ha collegato il trasferimento al fatto che si parlasse del funzionario Novak, la cui corrispondenza abbondante e preziosa è ora penso sparpagliata , visto che la citazione di Riccardo nel suo post sull'occupazione croata di Sebenico è tratta da un catalogo di aste...
Ma a parte questo e a parte che mi sono scordato di farti i complimenti per il bel materiale postato , provo a tranquillizzarti sul fatto che il tuo dott. Cinotti fosse un internato o meno..
ad nomen in Archivio Centrale di Stato a Roma si fa diretto riferimento a lui e traggo la pagina e la posto qui ad ulteriore spiegazione sull'argomento degli internati civili...
Buon Forum.

Cinotti Giuseppe fu Giacomo" Atti passati in cat. A16, 1942, stessa voce.

Inventario a cura di: L. Garofalo - F. Cappella, N. Mosciatti; 2007
vai al complesso documentale
strumenti: 13/121 (elettronico), L. Garofalo - F. Cappella, N. Mosciatti, 2007 unità di conservazione: busta

+ Relazioni al direttore generale
+ Personale cessato regime austroungarico
+ 1944-1946
+ 1942-1944
+ Ufficio Paesi esteri
+ 9)
+ Serie borse valori
+ III versamento
+ IV versamento
+ Circolari

A4 bis, internati stranieri e spionaggio 1939-1945
L. Garofalo - F. Cappella, N. Mosciatti, 2007



ops stavo postando la risposta ma Nenad è stato + veloce

ecco qua l'ulteriore prova, si parla dell'archivio ove giace anche la documentazione di Cinotti.

ARCHIVI DEGLI ORGANI DI GOVERNO E AMMINISTRATIVI DELLO STATO
Ministero dell'interno. Direzione generale di pubblica sicurezza. Divisione affari generali e riservati. Ufficio internati. A4 bis, Internati stranieri e spionaggio 1940 - 1945

Inventario a cura di: L. Garofalo - F. Cappella, N. Mosciatti; 2007
vai al complesso documentale
soggetto produttore: Ministero dell'interno. Direzione generale pubblica sicurezza. Divisione affari generali e riservati. Ufficio internati (1940 - 1945) strumenti: 13/121 (elettronico), L. Garofalo - F. Cappella, N. Mosciatti, 2007 consistenza:bb. 372 (da b. 12 a b. 384), fascicoli 15.300.ambiti e contenuto:I fascicoli, che hanno un intestatario ma riguardano spesso un gruppo o nucleo familiare, si riferiscono alle persone che furono effettivamente internate.
In generale la documentazione ha origine con la proposta di internamento e l'assegnazione ad un campo o alla residenza obbligata in un comune e comprende comunicazioni tra le varie prefetture ed il Ministero dell'Interno che riguardano tutti gli aspetti della vita degli internati nei campi o nei comuni: salute, diaria giornaliera, richiesta di trasferimento, vestiario, cibo...Non mancano lettere di carattere privato, presenti nel fascicolo o perchè censurate, o perchè indirizzate a personalità di rilievo con particolari richieste e per questo inviate al Ministero dell'Interno.fonti correlate:La serie è collegata con altre serie archivistiche, sempre pertinenti ad uffici della Divisione affari generali e riservati. Numerosi infatti sono i fascicoli privi di documenti ma recanti l'indicazione del passaggio degli atti al Casellario politico centrale, all'Ufficio confino politico, all'Ufficio internati italiani o ad altra categoria e principalmente alla categoria A16-Stranieri ed ebrei stranieri e alla categoria A4-Informazioni su persone, stranieri (spionaggio).
Dal 1946 le competenze relative agli ex internati, ai campi di concentramento e alla gestione della contabilità con le prefetture relativamente alle spese da queste sostenute per gli internati e per i confinati, sia durante la guerra che dopo, passarono alla Divisione servizi informativi e speciali, da poco costituita, e successivamente alla Divisione Affari riservati, che fu istituita nel 1949.

ciao a tutti, per stasera basta spero. buon forum. Enrico