Anche nella riedizione del catalogo Marchese fatta da AICPM l'unico utilizzo censito di bolli muti è per la PM550 in Egeo (3 tipi a pag. 371).
Ho potuto constatare su franchigie l'utilizzo di bolli muti anche in altri scacchieri bellici: con una certa frequenza in Sardegna, più raramente in Jugoslavia(nella fattispecie in Slovenia).
Sottopongo quindi all'attenzione del forum la questione: facciamo un censimento dei tipi e degli utilizzi ed anche nei casi non censiti attribuiamo una valutazione in modo da portare i risultati nei prossimi aggiornamenti del catalogo.

Egr. p.m.pistoia,
sono perplesso sulla tua proposta. Conosco i bolli muti a cui fai riferimento, dubito che abbiano attinenza con l'argomento oggetto del catalogo Marchese che tratta della PM dell'Esercito ed anche dell'Aeronautica per il periodo successivo il 1° agosto 1941.
Ritengo che i bolli muti (compresi i 3 da te citati) facciano parte del grande settore gestito organicamente dalla Marina Militare, che tramite il suo servizio postale ed appoggiandosi agli Uffici Civili più vicini provvedeva alla gestione della corrispondenza. In alcuni casi questi uffici utilizzarono (per motivi di segretezza?) i bolli muti.
Se la mia visione è corretta e condivisibile, si dovrebbe epurare i 3 bolli muti dal catalogo Marchese (fuori tema) ed iniziare una raccolta di documenti per un tentativo di catalogazione ma nella Sezione Marina del forum.
Se condividi questa impostazione posso contribuire alla ricerca.

i tre bolli muti citati sono stati replicati nella nostra edizione del catalogo...pensavo quindi fosse appurata una qualche attinenza ad un uso militare, altrimenti perchè non li abbiamo "epurati" prima?.
la tipologia del bollo rimandava ad un uso di uffici civili, tuttalpiù come dici tu Roberto, con connessioni alla Regia Marina. Questa supposizione può essere valida per lo scacchiere dell'Egeo e forse anche per la Sardegna.
Ma l'utilizzo in Slovenia è ad esempio testimoniato su una franchigia riprodotta nel libro di Astolfi sulle occupazioni ed annessioni a pag. 381 ove il mittente fa parte della Commissione Slovenia per i confini italo tedeschi (PM110), quindi non riconducibile alla precedente supposizione.
ne possiamo comunque parlare al di là della posizione nel forum, che per me era la PM della 2 guerra vista la dislocazione nel catalogo relativo.
se poi li dobbiamo togliere dal catalogo, perchè sono timbri civili, per me può anche star bene:ciò non toglie che possiamo vedere in quali occasioni e con quali tipologie questi siano stati utilizzati.
allego scansione di bollo utilizzato sempre in Slovenia (Tenenza CCRR di Cernomelj) e ringrazio dell'attenzione

volevo fare il punto sul discorso inserendo qualche immagine anche per coloro che non hanno in mente i timbri di cui si sta parlando

per i muti di RODI (le cui immagini sono state riportate nel primo topic) io nel,a mia raccolata ho davverto tanti casi in cui tali bolli sono stati utilizzati da militari dell'esercito (Divisione Regina) e non della R. Marina: non mi è noto però SE questi bolli sono stati creati per/dalla R. Marina ed utilizzati anche da reparti dell'esercito o viceversa. Sinceramente davo per assodato che si trattasse di bolli nati in seno alla Posta MIlitare dell'esercito...

per il muto di CAGLIARI io l'ho trovato molte volte sia su corrispondenze militari, marina ed esercito, che civili. Purtroppo non posso dimostrare visivamente quasta mia esperienza se non con un sol pezzo, tra l'altro di Luogotenenza, in quanto gli altri pezzi li ho ceduti.
Il mittente di questa missiva è un militare (S. Tenenete) di statnza presso il Compamare (R. Marina) di Cagliari.

Essendo che ho ritrovato quasto bollo in uaso anche presso civili, ho sempre creduto che la sua natura fosse appunto civile (probabilmente sbagliandomi)

per quanto riguarda il muto di SPALATO, come riportato da Astolfi nel suo libro, si tratta di un bollo civile scalpellato e per la precisione il bollo dell'ambulante Split-Zagreb 32 (Spalato-Zagabria 32).

il fatto però che tale bollo io lo conosco SOLO utilizzato da reparti della R. Marina mi fa pensare (ma ovviamente non è detto che sia così) che il bollo si stato preso in consegna ed utilizzato appunto dal Comando dell R. Marina di Spalato. Non ho però alcun documento ufficiale che ne dia conferma o smentita.

per ultimo il muto di LUBIANA.
Io personalmente l'ho visto diverse volte (pur non essendo un bollo comunissimo) e sempre su missive di attinenza militare: lo ritrovo o su corrispondenze spedite o dirette a militari o in transito di lettera.
escluderei la pertinenza della R. Marina per questo bollo.

cosa ne pensate?



retro



in arrivo

grazie caro fotoelettrico.veramente belli i pezzi scansionati.
per quanto riguarda il muto di "Spalato" è in più rispetto a quelli che volevo censire. Trattasi infatti di bollo ambulante jugoslavo scalpellato; direi che la genesi è diversa, i tre riportati nel catalogo Marchese sono infatti timbri italiani.
mi sembra che ci sia una conferma delle zone di utilizzo: Slovenia(prov. di Lubiana,Sardegna(Cagliari), Egeo(Rodi).
Mi sembra si possa dire che ci sono stati utilizzi non frequenti rispetto alla massa di corrispondenze da tali zone: ricordo che il nostro catalogo porta un punteggio di 7 punti.
C'è qualcuno che ha conoscenza di usi al di fuori di queste zone?

Egr.amici, facciamo un passo alla volta. Pm.pistoia chiedeva spiegazioni sui muti riportati sul catalogo Marchese e dopo la mia risposta si chiede come mai non sono stati epurati (nel caso la mia ipotesi fosse fondata) in occasione della nuova edizione curata dall'AICPM (di questo dirò dopo).
Ritengo che i muti chiamati di Rodi dovrebbero invece chiamarsi di Lero.
Questi muti hanno sempre come mittente apparrtenenti al Cdo Marina Egeo-Marizio II (Lero), successivamente Cdo Marina Lero e dall'1.4.43 ridenominato Marina 610 od a reparti della Div. Regina (I btg. 10 Rgt. Fanteria ed alcuni reparti minori) di stanza a Lero ed alle dirette dipendenze del C.do Marina stesso.
Questo Comando che aveva giurisdizione sulla difesa di tutta l'Isola di Lero fino ad una certa data si appoggiò all'ufficio civile di Lero(C.Balestra/A. Cecchi "I servizi postali della Marina Italiana nella II GM" scrivono: il Cdo si appoggiò alla Posta Civile, quasi certamente usando un bollo muto fino al 20.11.41 ma io ritengo fino a metà 42) e successivamente alla PM 550.
In questo stesso periodo (6.40/6.42) la PM 550 servì a Rodi il Cdo Marina-Egeo I (Rodi), poi dall'1.4.43 Cdo Marina 501. Questo Comando mi risulta essersi appoggiato fino all'8.9.43 all'Ufficio PM 550
Ho altri documenti in collezione ma non aggiungerebbero nulla di significativo a quanto sopra indicato.
Per quanto riguarda "l'epurazione" dei bolli muti debbo dire (per conoscenza diretta) che il poveretto che ha rivisto l'intera opera aveva avuto l'incarico: A) di non stravolgerla (anche se in certi casi sarebbe stato necessario); B) di aggiornare le date con i ritrovamenti degli ultimi anni apportando solo le modifiche essenziali; C) di non toccare le valutazioni.
Prossimamente cercherò di segnalare alcuni documenti sul muto di Cagliari.

grazie ai due interlocutori dell'argomento.
Quel "poveretto" che si è sobbarcato il lavoro di revisione del catalogo Marchese, sappiamo tutti che è un "grande" (per lo meno della storia postale!).
Allora viste le forze in campo che può avere l'AICPM, e visto ciò che Roberto afferma nella risposta...perchè non ce lo rifacciamo noi dell'AICPM , un catalogo della seconda totalmente autogestito? Non subito, visto il recente sforzo sull'argomento, ma iniziando a mettere assieme le novità, gestite da un gruppo di soci che collabori in maniera fissa con il "grande"... Che ne dite,mi sembra che il Forum ci dia una mano?
Nella costruzione di un catalogo ci vuole organicità ed è veramente difficile, lo sappiamo, dare notizie omogenee ed il più possibile complete.
Torno quindi sull'argomento dei bolli muti. Già nel secondo volume sempre edito da AICPM, Carloni-Cercenà forniscono nell'elenco dei bolli di P.M. ben 5 bolli muti nell' Egeo (con utilizzi apparenti da varie isole,non solo Rodi e Lero). Riproduco le impronte tratte da quella pubblicazione, evidenziando gli altri due non censiti sul Marchese.

Ecco i documenti con relativi muti che ritengo attinenti al Cdo Marina Cagliari ed all'Ufficio Civile presso il quale si appoggiava:



ho altra documentazione del muto di Cagliari? che però non aggiungerebbe nulla a quanto già inserito.

Lettera da Pola 4.2.43 con annullo muto

retro della busta da Pola

Bollo muto dalla Sardegna 9.12.44. Se questo bollo è stato usato per nascondere la località, mi fa sorridere vedendo che il mittente in questo caso della marina, scrive in chiaro la località.

Un piccolo contributo.
Biglietto Postale c.50 annullato con bollo muto di Pola in data 28.10.40 (manoscritto all'interno) e pervenuto a Guidizzolo il 30.10, indirizzo manoscritto Mariscuolasom Pola e timbro censore 5/E(5) al recto e al verso.

Mi sembra che quì vada bene visto che si parla di annullo muto,
Questa cartolina oltre al muto riporta anche il timbro Franchigia postale truppe di occupazione.
La data è del 5 giugno 1941-
Il mittente è un certo Mariano Francesco, Maridife Egeo V.H. 109 Posta Militare 550 E M.M.

Occupazione di Samo. Molto bella complimenti !!
Il 9 maggio 1941 L'isola di Samo, la principale delle Sporadi meridionali italiane, fu occupata dalla Divisione "Regina" e Vathy (vicino alla cittadina storica Samo) dichiarato il suo capoluogo amministrativo. Nel settembre successivo subentrava la Divisione "Cuneo" alla "Regina.
Mi potrei sbagliare ma il muto con datario mi sembra ricordare venisse apposto a Rodi. La cartolina è datata 27/5/1941.
Stasera controllo sul Marchese.
Interessante il bollo lineare :Franchigia Postale- Truppe Occupazione Sporadi (?) anche se mi sembra di leggere Cicladi.

un mio piccolo contributo.

Grazie Marco, mi sembrano notizie importanti, sul timbro anche a me sembra Cicladi.

mi sembra un ulteriore utilizzo , finora inedito. la franchigia difatti viene da Palermo, finora non avevo visto utilizzo di bollo muto in Sicilia su corrispondenze belliche.