Alle operazioni della 2' Guerra Mondiale l'Arma dei Carabinieri partecipò con 36 Battaglioni, 1 Battaglione Paracadutisti, 1 Squadrone a cavallo, 1 Gruppo autonomo, 19 Compagnie autonome, 1 Nucleo per la base tradotte, 410 Sezioni (miste, alpine, per l'aeronautica, celeri e motorizzate), Nuclei per i vari uffici postali, nonché con Comandi Carabinieri presso i Gruppi di Armate, Armate, Corpi d'Armata, Intendenze, basi navali ed aeree, Divisioni e Brigate. I reparti, posti tempestivamente in approntamento secondo i progetti di mobilitazione e le richieste dello Stato Maggiore dell'Esercito, entrarono progressivamente nella campagna, a cominciare dal 10 giugno 1940. I Carabinieri furono presenti su tutti i fronti: su quello occidentale, in Africa Settentrionale, in Africa Orientale Italiana, su quelli balcanici (greco-albanese, albanese-jugoslavo e giuliano-jugoslavo), in Russia, in Corsica e sulle coste dell'intera Penisola, delle isole, delle colonie e dei possedimenti. Inoltre il Comando Carabinieri per la Marina, comprendente nel 1941 1 Compagnia servizi speciali, 1 Compagnia Ministero Marina, 3 Compagnie Arsenali (La Spezia, Taranto e Pola) e 3 Tenenze, con un organico di 28 ufficiali, 281 sottufficiali e 1.059 militari di truppa, provvide, in collaborazione coi reparti mobilitati dell'Arma presso le varie unità operanti, nonché coi comandi territoriali, ai servizi di polizia militare e di sicurezza nell'ambito stesso della Marina, specie nei porti, arsenali, depositi, opifici, laboratori ed opere di difesa costiera. Tali forze parteciparono anche ad operazioni dirette, in occasione di offensive aeree, navali, attentati e sbarchi da parte del nemico. Anche presso l'Aeronautica i Carabinieri provvidero ai servizi di polizia militare e di sicurezza, con Nuclei, Drappelli e Sezioni presso le Grandi Unità Aeree.
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