Mi ha sempre colpito il fatto che in situazioni belliche estreme ci sia sempre qualcuno che pensa alla filatelia... magari con occhio ai vantaggi commerciali del ''dopo''. A confermare questo assunto e' venuta in questi giorni la pubblicazione on-line di un catalogo d'asta tedesco che contiene un'orgia di queste emissioni di guerra, legate ad occupazioni o alla posta militare. In gran parte roba assai ''pelosa'' che con la posta concreta c'entra magari pochino ma che testimonia non di meno la grande rilevanza ''sociale'' della filatelia anche in quei periodi drammatici. Ad attirare la mia attenzione e' stato il materiale relativo alle ''sacche'' di resistenza tedesche in Francia dopo lo sbarco in Normandia.
Gli alleati fecero allora una scelta strategica razionale e le truppe, appena possibile, puntarono decisamente verso le frontiere tedesche, ignorando le sacche di tedeschi in armi che restarono in alcune roccaforti sulla costa la cui ''ripulitura'' avrebbe chiesto un eccessivo impegno di forze senza vantaggi tattici. Si limitarono a controllarle (e spesso a farle controllare dai francesi) con un velo di truppe che ne garantisse l'assedio pur senza spingere a fondo le operazioni belliche. I tedeschi d'altra parte potevano valersi di fortificazioni assai efficienti costruite soprattutto lungo la costa atlantica il che avrebbe reso assai oneroso ogni tentativo di sloggiarli con la forza. Nell'agosto del 1944 restarono cosi' intrappolate forze tedesche nella ''poche'' (sacca in francese) di Saint Nazaire e in quella di Lorient; nel settembre 1944 fu chiusa la morsa attorno a La Rochelle e le coste della Gironda; nell'ottobre del 1944 forze tedesche rimasero accerchiate al nord nella ''poche'' di Dunkerque (riproponendo a rovescio quanto era accaduto agli inglesi nel 1940). Nella sacca di Lorient erano presenti circa 27000 militari tedeschi e circa 10.000 civili francesi; in quella di Saint Nazaire restarono circa 23.000 tedeschi e ben 120 mila civili francesi; a Royan e nella sacca della Gironda Settentrionale rimasero 5000 tedesci e nella sacca della Gironda Meridionale circa 3800 tedeschi; a La Rochelle 14.000 tedeschi e circa 60.000 civili francesi; a Dunkerque rimasero intrappolati circa 10-13.000 militari tedeschi. I dati li ho presi dal web e spero che siano giusti. Le sacche - che i tedeschi denominarono ''festung'', cioe' ''fortezza'' forse per incoraggiare i difensori - furono liberate solo nel maggio del 1945 , piu' o meno quando ci fu la capitolazione del Terzo Reich. L'ultima ad arrendersi fu la poche di Saint Nazaire l'11 maggio 1945.
Ebbene, in questa situazione che dopo qualche mese doveva apparire a chiunque priva di sbocchi, la filatelia gioco' la sua parte. A Lorient un ufficiale tedesco - dal banalissimo cognome di Schmidt - nel febbraio del 1945 fece soprastampare ben 26 tipi di francobolli con la dicitura ''festung Lorient'', cioe' fortezza Lorient, e fece preparare un timbro di censura con la stessa dicitura e l'aquila nazista (vi compare inoltre manoscritta la sua sigla). I collegamenti postali con il Reich, a quel punto, erano ormai quasi cessati (prima se ne occuparono rari collegamenti aerei e qualche sommergibile); tuttavia erano ancora possibili scambi via barca con l'altra sacca viciniore, quella di Saint Nazaire. Ed ecco - dall'asta tedesca - un bel po' di questi francobolli soprastampati e ''annullati'' (si fa per dire) con il timbro di censura summenzionato in data 1 maggio 1945 (manca una settimana o poco piu' alla resa!!)
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Ci sono anche lettere, assai filateliche, viaggiate per la poche di Saint Nazaire
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Particolarmente attiva l'iniziativa filatelica nella ''poche'' di Saint Nazaire dove nel febbraio del 1945 una ditta privata , con la scusa di carenze di francobolli in un paio di uffici, fa stampare delle vignette con la dicitura Taxe perçue (tassa pagata) praticamente utilizzate solo a scopi filatelici. A fine marzo 1945 un viceprefetto autorizza la Camera di Commercio ad una vera e propria emissione di francobolli ''locali'' da 50 centesimi e da 2 franchi con la dicitura ''Front Atlantique''
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Le altre sacche hanno lasciato tracce filateliche piu' ridotte (a parte la rara effettiva corrispondenza dei militari): ma si puo' ricordare, ad esempio, che a La Rochelle il 31 dicembre 1944 venne utilizzato un ineffabile annullo per la ''giornata del francobollo'''....