Risveglio questo thread dal lungo sonno con questa franchigia da Belgrado, P.M. 700,manoscritta "Tradotta Militare" 6.1.43
Roby

da soldato di passaggio sul treno
franchigia con timbro jugoslavo ambulante Zemun- Zagreb in data 17/4/43.

Bella e non comune con l'annullo ferroviario. Complimenti.
Roby

grazie Roberto
in effetti appena trovata con annullo ambulante Belgrado Zagabria jugoslavo...sono stato molto contento, mi mancava per la raccolta di stazioni di passaggio...

una vinceremo da PM 700.
Usata nelle prime settimane di distribuzione della cartolina di probabile "dotazione" personale.

Domanda: le cartoline e i biglietti postali venivano normalmente distribuiti dagli uffici postali militari? Vi erano delle regole particolari circa le forniture e distribuzione?

Fra i guller degli ambulanti del Regno di Jugoslavia non esisteva quello con la dizione Zagreb – Zemun, ma Zagreb – Beograd.
I guller jugoslavi poi sono stati modificati quando una delle località della linea non fosse stata all’interno dello Stato Indipendente Croato. Così Zagreb – Beograd è stata trasformata in Zagreb – Zemun, ultima località della Croazia sulla linea in questione. I numeri in basso sulla linea Zagreb – Beograd erano 10, 14 e 40 nei guller jugoslavi e sulla nuova linea per Zemun si trovano i numeri 10, 13, 14 e 40.
Quindi Zagreb – Zemun 13 è un timbro croato e una linea tutta croata (nel 1943) e non dovrebbe essere nella Posta dalla Serbia.
Lo stesso timbro, con altri numeri, è stato rifatto in forma diversa, senza le due semilune. Lo si può vedere nella “caccia al tesoro” su un timbro sconosciuto proposto da Andrea che abbiamo fatto agli inizi dell’anno (Vedi alla pagina 12 di “8° ARMATA ITALIANA IN RUSSIA (ARM.I.R.).
Ciao a tutti, Nenad.

Grazie Nenad per aver rimesso le cose a posto con l’indicazione giusta per l’inserimento. Provvedo quanto prima.un saluto.Enrico.

Certamente molti soldati alla partenza si dotavano di una scorta personale di francobolli o interi postali proprio in previsione di possibile difficoltà di reperirli in fronti lontani, e spesso esauriti anche presso gli U.P.M.,da dover scrivere "Zona senza francobolli".
So che ogni U.P.M. partiva con una dotazione di valori postali di 20.000 lire, ma in guerra bastava una bomba che centrava l'ufficio P.M. per perdere la dotazione di valori. Ti posto l'articolo "Interi postali" tratto dal libro di Giuseppe Marchese " La posta militare italiana 1939-1945, Volume secondo. Anni fa, Marchese aveva dato un punteggio per vari fronti agli interi postali.
Ciao Fabrizio
Roby

P.M. 700 Belgrado 6.3.43. 29^ Base Div.Julia 329 compagnia Alpina
Roby

Sto mettendo a posto i miei reperti della posta dalla Serbia, del periodo “ocupazione tedesca” e ciò in vista di un ipotetico articolo sulla nostra rivista.
Sono peraltro in grado di rispondere già da adesso (meglio tardi che mai!) al quesito posto da Enrico ormai più di 4 anni fa quando ha iniziato l’argomento “posta dalla Serbia”. Ci si domandava quale fosse l’affrancatura mancante sulla cartolina.

Durante l’occupazione tedesca della Serbia (1941 – 44) sono state emesse 6 cartoline postali, 4 provvisorie e 2 definitive. I primi due tipi sono con la sovrastampa di una griglia, in colore verde e rosso rispettivamente, che copre la denominazione dello stato sull’intero definitivo da 1 dinaro del Regno di Jugoslavia. Il valore nominale resta di 1 dinaro e la differenza fra i due interi, oltre al colore della sovrastampa, sta nel fatto che l’intero “verde” lascia immutata l’impronta del francobollo, mentre sull’intero “rosso” l’impronta del valore è stata sovrastampata con la scritta SERBIEN in obliquo dall’alto in basso, sempre in colore rosso.
L’intero provvisorio n°3 presenta una griglia viola che ricopre le scritte della cartolina jugoslava. Inoltre, sopra il francobollo, è stata sovrastampata la parola SRBIJA, in caratteri cirillici, dal basso in alto. Sono stati cancellati sia l’indicazione del valore con tre linee orizzontali, sia la denominazione precedente dello stato, con due linee sopra le quali è stato indicato il nuovo valore di 1,50 dinari.
Molto simile a questo intero è anche il tipo 4, ottenuto con la stessa sovrastampa viola sull’intero jugoslavo da 1,5 dinari (invece che 1 dinaro, come per gli altri!), intero jugoslavo peraltro ufficialmente “non emesso”.
Dato che gli interi serbi provvisori sono usciti fuori corso il 1 marzo 1943 sono stati utilizzati, dopo tale data, come semplice supporto cartaceo ed è stato applicato di volta in volta il francobollo necessario. Il francobollo che veniva applicato quasi sempre sopra il preesistente valore era all’inizio per il traffico interno sempre di 1,5 dinari.

Pertanto, dato che la cartolina proposta da Enrico risultava inviata da Lapovo il 26 marzo 1943 ed era ormai fuori corso, avrebbe dovuto essere affrancata con un valore da 1,50 dinari per renderla franca per l’uso interno. E probabilmente era così ed il francobollo è stato successivamente tolto. Ma dato che viaggiava verso l’estero avrebbe avuto bisogno di un altro francobollo da 0,50 dinari per garantire la tariffa corretta per l’Italia che era di 2 dinari. Ma questo francobollo non lo aveva e pertanto il funzionario postale di Lapovo ha apposto il timbro di tassazione anche se poi la cartolina non sembra essere stata tassata.

Presento una cartolina della mia collezione con le stesse caratteristiche di semplice supporto come raccontato sopra. Un saluto a tutti, Nenad.