Buongiorno a tutti,
da non molto tempo (solo alcuni anni) ho iniziato a raccogliere posta militare relativa alla Campagna di Russia. In principio riuscivo, abbastanza facilmente a reperire pezzi che, a mio giudizio, reputavo coerenti con la tematica prescelta e, se devo essere sincero, anche a prezzi piuttosto moderati.
Da qualche tempo, forse circa un anno o due, ho notato che i prezzi sono progressivamente lievitati, soprattutto, quando la corrispondenza è coincidente con periodi storicamente rilevanti della Campagna Russa. I riferimenti al Marchese sono oramai imprescindibili, per cui vedo P.M., che fino a non molto tempo fa acquistavo per 5-10 euro, venduta, a volte, anche oltre i 100 euro, oramai il prezzo per una missiva mediamente interessante è mediamente tra i 35 e 65 euro.
Al momento non saprei dire se si tratta solo di una mia personale ed errata percezione o se, invece, si tratta di un risconto oggettivo; per questo mi farebbe piacere leggere il parere di altri collezionisti, certamente più esperti del sottoscritto e che, di conseguenza, possono avere riferimenti molto più dilatati nel tempo ed oggettivamente più affidabili.
Inoltre vorrei chiedere se, oltre la nota piattaforma "evvay" , esistano altre opportunità, online, per la ricerca del materiale in parola.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà intervenire.
Saluti.
Gaetano

Io colleziono Albania da molti anni e ho notato che ciclicamente i prezzi subiscono variazioni anche notevoli. L'idea che mi sono fatto io è che la crescita di prezzo sia imputabile all'arrivo di nuovi collezionisti che iniziano a raccogliere materiale spesso facendosi trasportare "dall'entusiasmo" e fidandosi ciecamente di quanto riportato dai cataloghi.
Col tempo ognuno di noi si crea una propria scala di valutazione ed è solo quella - a mio parere - che deve essere il metro di paragone per gli acquisti, indipendentemente dalle bizze del mercato.

Caro Gaetano devi ricordare una cosa importante: il venditore può mettere il prezzo che vuole ma siamo noi compratori a decidere se vale quel prezzo, se lo trovo esagerato non lo compro. Ti dirò che nel corso degli anni il materiale P.M. fronte Russo si è rarefatto, è un fronte molto richiesto e i documenti interessanti nel mercato sono sempre meno. Detto questo,il nostro Forum ha contribuito indirettamente a lievitare i prezzi, sono molti i venditori iscritti al Forum che grazie ai post e le risposte di esperti decidono il prezzo di vendita dei loro documenti che hanno capito quanto siano interessanti. Alcuni prezzi sono fuori mercato o illogici e mi sembra incredibile trovino un compratore,eppure lo trovano. Se hai pazienza nel cercare, trovi ancora pezzi importanti a prezzi ottimi te lo garantisco io, ne ho comprato uno la settimana scorsa su internet a 6 euro e appena arriva lo posto. La nostra vendita del Forum ha una grande quantità di documenti di Russia a prezzi più che onesti, Sei iscritto all'AICPM?
Puoi guardare su ebay digitando Posta militare italiana 1939-45, capita di trovare pezzi importanti a poco prezzo...anche lotti di 6 o dieci pezzi da magari 20 euro che se hai occhio allenato lo compri perchè fra i 10 ne hai visto uno che ti interessa. Ricordati che si può fare una bella e gratificante collezione con pezzi all'apparenza modesti ma che sono valorizzati dalle tue ricerche.
Ciao
Roby

Ciao Gaetano, concordo con Claudio e Roberto sulla ciclicità degli aumenti anche se effettivamente alcuni fronti militari e soprattutto in alcuni periodi storici sono più "caldi" in assoluto rispetto agli altri. Ma è altrettanto vero che la ricerca paziente e non "ad ogni costo" è più divertente oltre che accessibile economicamente a quasi tutti. Fra i vari siti, a parte le vendite all'asta della nostra associazione e al già citato eBay prova anche su "Delcampe". C'è tantissimo materiale e i prezzi sono generalmente "normali". Un saluto, Nenad

Roby non credo che i pezzi interessanti si siano rarefatti.
Al contrario arrivano nuovi documenti in continuazione perchè il ciclo storico delle nuove abitazioni, intese come famiglie che subentrano e sgomberano la casa del nonno o la casa appena comprata, tramite gli "svuotacantine" (che una volta buttavano via o svendevano ma ora sono molto più attenti complice internet) fa ritornare disponibili pezzi che sbucano sul mercato e forniscono specialmente nei mercatini delle felici occasioni di trovare documenti importanti.Ed ora è il momento proprio del periodo dal 1940 al 1965....
Rimane la rarità oggettiva di alcune cose che ab origine sono già numericamente poche e filtrate dal tempo diventano introvabili.
Sui prezzi non credo ci sia da scandalizzarsi. Le cose che colleziono sono documenti storici a mio avviso. Se ritengo che un documento sia particolarmente interessante perchè permette di avere una visione reale di un periodo o di una situazione non guardo il catalogo ma uso la mia emozione. E in una situazione dove entra in gioco la passione è difficile usare la logica.
Nuovi collezionisti speriamo che se ne formino in continuazione, anche grazie a strumenti come il forum. Saranno coloro che salveranno i nostri preziosi pezzettini di carta e non permetteranno che cada nell'oblio una parte della nostra storia.

ciao
umberto

mi piacciono questi interventi. fanno capire che per fortuna la posta militare appassiona ed attrae.
per me che sono principalmente un collezionista di seconda, non può far altro che piacere.
allora lo sapete, avete ed abbiamo ognuno un suo metro che non si esaurisce con la stima di catalogo: il mercato non mi pare vivace. Alla fine siamo sempre i soliti a comprare, ognuno con le sue specializzazioni. Per questo, personalmente, non acquisto più nelle aste online, che da tempo ormai servono per dare prezzi soprattutto ai commercianti a discapito di qualche appassionato collezionista che pur di accaparrarsi il pezzo confligge con l'amico che fa la stessa tematica. Da parte mia mi sono tirato da parte.
Trovo molto più conveniente partecipare a convegni o andare ai mercatini.
Può darsi esistano isole felici ove il materiale esce e concordo con Morek che ora è il turno cronologico della seconda per i motivi che ha detto. Tuttavia i prezzi dei commercianti inventati ai mercatini sono talvolta una vera occasione, ma talvolta grazie ad internet un vero supplizio. Non sono nelle condizioni di collezione di farmi prendere per il collo e quindi raramente compro a tutti i costi...
Perchè? perchè è vero che negli ultimi convegni nazionali vediamo meno gente, sia dalla parte dei venditori che da quella nostra degli acquirenti. Le teste sono sempre più canute e bianche, non mi pare ci sia un rilancio del mercato, complice la crisi generale del settore (vedasi stime di catalogo dei fbolli per esempio e reali valori che vengono commercializzati tra i banchi).
Quindi il consiglio è divertirsi, cercare una propria nicchia di tematica magari evitando quelle affollate. Lo studio, il forum e gli amici aiutano.

Innanzi tutto, grazie a chi è intervenuto nella discussione, ricapitolando, direi che i concetti espressi, concordano con la mia personale sensazione, ovvero esiste una effettiva lievitazione dei prezzi. Probabilmente per una serie di concause che sono state ben spiegate nei precedenti interventi e, per quanto mi riguarda, seguirò alcuni consigli che ho letto nei vari post, tra i quali quello dell'iscrizione alla "AICPM" (alla quale ero già iscritto qualche anno fa, quando mi occupavo della tematica dei sommergibili della Regia Marina), che penso di effettuare prossimamente, in modo da diversificare le mie fonti collezionistiche, considerando, soprattutto, che nella mia zona non esistono mercatini collezionistici.
Saluti
Gaetano

Arrivo con un pochino di ritardo ma solo per confermare le sensazioni di Gaetano e degli altri amici del Forum, c'è stato sicuramente un aumento delle quotazioni di vendita verso l'alto, soprattutto quelle legate alla campagna di Russia e qualcosa anche del Nord Africa, certamente correlate alla richiesta. Non sono da meno i convegni ed i mercatini, sarà poi il caso che quando mi avvicino al banco del venditore e mostro interesse per un documento postale legato alla posta militare il prezzo sale esponenzialmente, forse dovuto al fatto che oramai conosciuto come collezionista di tale argomento per i venditori tutto ciò che interessa a me ha sicuramente qualcosa di nascosto e di possibile valore e quindi per non sbagliare il prezzo sale al rialzo. Ce ne vuole a spiegare che non è così, oramai acquisto solo nelle scatole il cui prezzo è già stabilito oppure se il prezzo sia equo sia per il venditore che per me. Questa tendenza mi ha portato a cambiare argomento cercando altri interessi, sempre nella posta militare, dove non si deve entrare in conflitto con gli altri collezionisti o perlomeno il numero per tale ricerca sia limitato a pochi, in attesa che per la campagna di Russia l'interesse scenda un pochino.
Andrea

Questa franchigia mi è arrivata oggi e come anticipato a Gaetano la posto subito.La franchigia è scritta dallo stesso capitano di quella postata da Umberto che chiedeva il nome della città tedesca. Come vedete,è scritta durante il viaggio in data 11.7.42 e dallo scritto si deduce che si trovava in Ungheria(?), postalizzata senza annullo di P.M. e consegnata per l'inoltro alla Feldpost e passata per la censura di Monaco(Ad) e poi x la censura italiana. Detto questo, l'ho comperata su Delcampe dove era rimasta in vendita oltre 3 settimane senza ricevere nessuna offerta.Non meritava il costo di 6 euro? Nessuno l'aveva notata? Potevo anche non comprarla, del viaggio ne ho tante,mi aveva attratto lo scritto sulla tradotta ungherese. Ieri ho comprato dopo mesi che era in vendita a" comprala subito" su internet , nessuna offerta,continuavo a guardarla,era un P.M. 102 del dicembre 1941, il mittente, un carabiniere di scorta che scrive NUCLEO MESSAGGIERI, lo stesso delle franchigie mia e di Enrico, con questa ora ne conosco 3 e l'ho pagata 15,50 euro.https://www.ebay.it/itm/275658660829 a chi interessa,su titolo" Storia-postale" è ancora in vendita da mesi un'altra franchigia del viaggio della P.M. 201 , mi sembra a 12 euro. Ho scritto tutto questo, non per sentirmi "fortunello", ma per ripetere che serve pazienza nel cercare attentamente. Questi due pezzi erano in vetrina da mesi, 2 documenti importanti.(9punti) non interessavano a nessuno? Come vedete si può ancora comperare a prezzo buono o ottimo.
Roby

Io colleziono materiale solo della mia città (spilimbergo) quindi ho una ricerca molto mirata e capita di rado si reperire materiale. A volte lo pago anche piu del suo effettivo valore ma con i pochi pezzi presenti credo sia una cosa giustificata, anche se magari gli annulli non valgono cosi tanto...!

Colleziono un settore di nicchia (storia postale dell'occupazione tedesca delle Isole del Canale) . In Italia non si riesce a trovare niente di interessante. Quello che ho trovato principalente su Ebay , aste inglesi , vendite dell'associazione dei collezionisti di settore, qualcosa su Del Campe. Prezzi medi alti e molto alti per pochi pezzi di una certa rarità. La competizione con i collezionisti tedeschi è molto dura...
Riguardo la P.M. italiana , a mio modesto parere , vedo prezzi in rialzo ma molto invenduto.

Buongiorno, è indubbio che con un poco di pazienza ed abilità nella ricerca si possano ancora reperire pezzi a costi accettabili, complimenti a chi riesce a farlo. E' altrettanto vero, però, che questo accade sempre più raramente rispetto ad uno o due anni fa (temo che a breve il mercato si uniformerà). Se questa lievitazione dei prezzi sia dovuta ad un aumentato interesse per il fronte russo, (ed in questo caso ci sarebbero anche aspetti positivi) o a semplice speculazione commerciale, sarà il tempo a stabilirlo perchè i due fattori dovrebbero procedere parallelamente ed in misura direttamente proporzionale.
Grazie
Gaetano

ripeto, l'importante è non farsi trascinare dal mercato. Non pensare che se oggi la Russia (che è sempre stata tra le più ricercate) costa di più , sarà un crescendo costante. Il collezionismo non può ridursi ad investimento, ma deve essere divertimento, colto ma divertimento.il materiale va rarefacendosi perchè quello nelle case, non solo dei reduci ma anche dei collezionisti, viene disperso forse più di prima, causa perdita di memoria e di affetti, e raccolte differenziate di rifiuti. Ma la posta militare conta milioni di pezzi collezionabili ( se si conta il numero dei soldati ed i giorni di guerra!). Quindi si troverà anche dopo.
La particolare sensazione che tu hai sul fronte russo è come si diceva data dal fatto che ad oggi, anche solo i 4/5 collezionisti del settore che appaiono in questo forum, sono particolarmente appassionati e questo fa lievitare i prezzi sul mercato online, perchè tutti ci danno un'occhiata e magari offrono online. Talvolta la competizione porta a svenarsi anche quando non sarebbe il caso, figuriamoci sui pezzi veri di valore!
Ripeto cercare mercati alternativi di approvvigionamento può servire, altrimenti se non si vuole seguire un mercato in crescita, si sospende la collezione fino a migliori momenti e ci si diverte nel frattempo con qualcosaltro. E poi rammentarsi: è facile comprare, ma non facile vendere agli stessi prezzi....

Saggi consigli p.m. Pistoia, soprattutto l'ultimo: "...è facile comprare, ma non facile vendere agli stessi prezzi" è assoluta verità!
Grazie

Buonasera vorrei aggiungere anche in ritardo le mie osservazioni. Dobbiamo renderci conto che siamo giunti a (98/99 anni ) dalla chiamata di leva ultima il 1925 alcuni del 1926 si aggregarono all'esercito del Governo del Sud come volontari di squadre Partigiane , che stava risalendo l'Italia e con questo la P.M. finisce. Deducendo da tutto cio', il materiale che oramai arriva sul mercato e' pochissimo. Tutto quello che circola proviene da collezionisti che decidono per raggiunti limiti di eta' di disfarsi di materiale delle loro collezioni o raccolte. Tutto questo imprime al mercato degli alti e bassi nel campo delle valutazioni. Credo che ogni uno di noi debba essere responsabile di questa situazioni e debba oculatamente decidere delle proprie possibilita' di spesa. Quello che rimane certo e importante e' quello che tutti stiamo facendo per prolungare il ricordo della storia di nostri antenati che hanno permesso con il loro sacrificio immenso a noi di prolungare il nostro cammino. Onore alla storia.