Ringrazio Roby per i pezzi postati e ne aggiungo solo qualcuno di quelli che ho sull’argomento. E questo sia per il relativamente poco tempo che ho a disposizione dopo aver finito con i biberon, passeggiate, pappe e ninna nanne (ma ringrazio Iddio di averlo questo impegno!) sia perché ho in mente un articolo per la nostra rivista di dimensioni “sostanziose”. Pensavo che potrebbe essere diviso in tre parti, da pubblicare su tre numeri consecutivi della rivista e dovrebbe esaminare le operazione antipartigiane nei Balcani negli anni 1941, 1942 e 1943.
La storiografia militare tedesca prolunga di un poco l’operazione “Trio”, facendola terminare il 6 giugno. Di fatto cambia poco. Le unità militari italiane coinvolte direttamente nell’operazione “Trio” erano, secondo la storiografia tedesca e quella croata, quelle aggregate alle PM 100, 200 e 206.
In contemporanea all’Operazione “Trio” c’è stato anche l’intervento della PM 32 e la 154. Le date sono identiche alla “Trio” ma la zona di operazione è un poco diversa. Tale intervento, svolto solo dalle forze italiane con l’appoggio delle milizie cetniche serbe, non ha un nome particolare nella storiografia italiana, mentre in quella tedesca e croata viene chiamato come operazione “Stolac” o “Foča” dal nome delle cittadine nell’Erzegovina intorno alle quali l’intervento stesso si è svolto. L’operazione quindi aveva lo scopo di ridurre gli interventi partigiani che erano presenti a macchia di leopardo sul territorio e di essere di supporto alle unità operanti nella Trio sia preservandoli da eventuali attacchi alle retrovie da parte delle forze partigiane sia tenendo occupata una parte delle stesse.
Le unità interessate erano quelle aggregate alle PM 32 e 154 perché vicine al teatro delle operazioni. La 32 in quelle date era a Dubrovnik e la 154 a Mostar.
Un saluto a tutti, Nenad.
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Commento file: Cartolina illustrata di Boccasile inviata il 16 maggio 1942 a Trieste con la Posta Militare 100 che si trovava a Nevesinje. Le truppe erano impegnate in quel periodo nell'operazione “Trio”. Affrancatura per 20 centesimi con un valore della serie “Imperiale”.
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Commento file: Lettera di porto semplice affrancata in modo insufficiente per soli 30 centesimi con i valori della serie “Imperiale” da 25 e 5 centesimi e non tassata. E’ stata inoltrata da Nevesinje il 19 maggio 1942 per Roma con la Posta Militare n° 100 che dal 20 aprile al 6 giugno era impegnata nell’operazione antipartigiana “Trio”.
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Commento file: Nella lettera il militare scrive: “… non si fa altro che andare in montagna per questi vigliacchi comunisti, ma con noi non cianno niente da fare…”.
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Commento file: Lettera espresso inviata il 13 maggio 1942 con la Posta Militare 200 a Torino. Rara affrancatura con due commemorativi della serie “Tito Livio”. In quel periodo la Posta Militare 200 era impegnata in operazioni antipartigiane.
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Commento file: Cartolina in franchigia, dentellata a destra, inviata il 16 maggio 1942 con la Posta Militare 200 a Busseto in Provincia di Parma. In tale data la Divisione “Taurinense” era impegnata nell’operazione antipartigiana “Trio”. Manoscritto: “Essendo in operazione invio un mio saluto”.
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Commento file: Franchigia illustrata di Boccasile inviata il 25 aprile 1942 con la Posta Militare 206 a Iggio in Provincia di Parma. Timbro di transito per Pellegrino Parmense e quello di arrivo. Timbri della censura. In tale periodo la Divisione “Pusteria” era impegnata nell’operazione antipartigiana “Trio”.
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Commento file: Franchigia inviata il 1 maggio 1942 con la Posta Militare 32 a San Remo. Timbro tondo della compagnia. In quel periodo la Posta Militare era a Dubrovnik ma una parte della Divisione “Marche era impegnata in operazione antipartigiana “Stolac” nell’Erzegovina.
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Commento file: Cartolina inviata il 19 maggio a Como con la Posta Militare 32 che era impegnata in operazioni antipartigiane. Manoscritto (due volte): “Zona operazioni”.
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Commento file: Cartolina illustrata di Mostar inviata il 4 maggio 1942 a Roma con la Posta Militare 154. Non essendo affrancata presenta il timbro di tassazione speciale anche se in realtà poi non risulta tassata. Il manoscritto “Prega per me !” risulta eloquente, essendo la cartolina stata spedita durante le operazioni antipartigiane in Croazia, protrattesi dalla metà di aprile alla fine di maggio 1942.
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Commento file: Franchigia di propaganda inviata il 4 maggio 1942 con la Posta Militare 154 a Brà. Timbro tondo del Commando CC.RR.. In tale periodo la Divisione “Murge” era impegnata nel supporto esterno all’operazione antipartigiana “Trio” in Bosnia.
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