Concordo sul fatto che il timbro sia stato apposto in arrivo, ma perchè ........ ??
Mi sembra di leggere (se non vado errato) l'indirizzo in maniera abbastanza chiara ovvero :
Sig. Armando Battisti
Via S.Bartolomeo 40
Piacenza
Quindi il Ripartitore ha forse espletato la sua funzione su richiesta di un portalettere con problemi alla vista ????
Scherzi a parte può essere anche il frutto di una battuta del tutto occasionale senza nessuna motivazione.
Ecco quello che dice Franco Moscadelli su il Postalista :
Prima che l'amministrazione postale adattasse il cap codice di avviamento postale per l'espandersi delle città con conseguente creazione di interi quartieri, si faceva uso di un cospicuo personale "RIPARTITORE" che aveva appunto una perfetta conoscenza sia della geografia postale sia della rete stradale dei grandi centri aventi migliaia di toponimi. Sono "esperti" che hanno un compito speciale: salvare la corrispondenza considerata "persa" dai normali uffici postali, assegnarle l'indirizzo giusto ed inviarla al destinatario. Se ne "fa uso" anche oggi in quanto noi utenti ancora sbagliamo oltre il 10% degli indirizzi o del cap o dei numeri civici....senza contare gli sbagli dei nomi o cognomi e delle località.....per cui ancora abbiamo bisogno di questi signori dalla professione tanto sconosciuta quanto preziosa, i "RIPARTITORI MNEMONICI". Sono presenti per lo più nei grandi centri di smistamento dove "passano" migliaia di lettere ogni giorno. A Roma cmp per esempio, accanto al marchingegno elettromeccanico che divide e seziona tutta la posta della capitale impegnando circa 1200 dipendenti in vari turni di lavoro, abbiamo avuto il sig. D'Alessandro che era specializzato in "borgate e autorità" e ricordava nomi strani, persone e strade difficili da ricordare. Al centro meccanografico si parla ancora del sig. Laurini che si meritò un encomio dall'amministrazione. Era riuscito ad indovinare un indirizzo sbagliato per scherzo: di fronte ad una fantomatica lettera con su scritto Egr. Sig. Licinio il Pelato, via ecc. si ricordò che il sig. in questione poteva essere il Dott. Licinio Calvo, via della Balduina ecc, così il professore universitario ricevette puntualmente le lettere e ringraziò pubblicamente la posta. Più "il ripartitore" è anziano e più non se ne può fare a meno...perchè ne sa di più! Centinaia di lettere arrivano "al capo dei sorcini" e lui sapeva che si trattava di Renato Zero e le missive arrivavano regolarmente a destinazione. D'Alessandro ha confessato che si facevano gare di memoria con i colleghi, al limite dell'impossibile. Tra gli utenti "indisciplinati" ci mettiamo le banche, i ministeri della pubblica istruzione, grazie e giustizia e difesa che quasi mai mettono il cap sulle missive. Non parliamo poi delle scuole.Il direttore del cmp di San Lorenzo, dott. Aldo Ripert, dice che tutto ancora dipende dagli utenti e, comunque, anche con il computer ci sarà sempre bisogno del "ripartitore". Anche questa è la posta.
-(dal CDS 1995)-
Franco Moscadelli
michele.caso ha scritto:
Il ripartitore è l'ultimo a "lavorare" la corrispondenza prima che questa venga affidata al portalettere per la consegna
Ciao Michele,
a tal proposito ho ancora le idee un pò confuse su questa Figura Postale, se non ricordo male mi sembra di avere letto da qualche parte che la dicitura "Ripartitori/e Postali/e" poteva avvenire anche a bordo dei vagoni postali in collaborazione con gli Ambulanti, e poi anche perchè forse nel periodo Repubblicano non si cambiò denominazione con la dicitura "Sezione Guida" ??? così magari da distinguerla.
A meno che non esistevano due tipi di Ripartitori, ovvero quelli Mnemonici descritti da Moscadelli ed altri che si occupavano solo di "Ripartire" la corrispondenza, ordinaria e non, nei vagoni durante il viaggio.
Da qui vorrei capire la sottile distinzione con gli stessi Ambulanti.
Grazie per la collaborazione.
Rjkard.